Il mondo dei morti - Capitolo 28

173 13 9
                                    


«Ti addormenterai, prima o poi.»

Ben osserva Klaus da lontano, un Klaus particolarmente assonnato che cerca in tutti i modi di restare sveglio, ogni tanto mi lancia delle occhiate imploranti, richieste d'aiuto mute per far sì che io lo aiuti a bloccare suo fratello nel tentativo di possederne il corpo approfittando del sonno, ma devo deluderlo, questa è una delle rarissime volte in cui sono dalla parte di Ben.

Così anche io me ne sto nel fondo della camera con le braccia incrociate ad aspettare che gli occhi di Klaus si chiudano: «Non essere brusco, non funziona mai.» ammonisco numero Sei mettendogli una mano sulla spalla: «Sii gentile, funziona sempre. E delicato, magari.»

Klaus ci indica minacciosamente: «Ve lo scordate, nessuno dei due oserà entrare e rovinare questo splendido corpo!»

«Tesoro perché opponi resistenza? Tanto sai che lo faremo.»

Si che lo sa, glielo leggo in faccia.
E forse è il nostro scambio di espressioni a convincerlo ad alzarsi in piedi a seguito di uno sbuffo scocciatissimo, guarda me poi il fratello alzando l'indice della mano destra: «Una volta sola.»

«Bene, allora...»

La mia avanzata viene bloccata dal braccio teso di Ben: «Scusa Val, è il mio turno.» dice altezzoso senza degnarmi di mezzo sguardo.

«Cosa?!» sbotto aprendo occhi e bocca alla massima estensione: «Hai già avuto la tua occasione, tocca a me.»

«Se non sbaglio tuo nonno ha già parlato con il corpo di Klaus, com'è finita?»

Klaus alza la mano tutto convinto e allegro: «Oh, io lo so!»

Come sempre Ben spegne l'entusiasmo: «Era una domanda retorica.» finalmente porta l'attenzione su di me: «Cosa cambierebbe se andassi dai tuoi nonni usando Klaus come vincolo? Ai loro occhi sarebbe comunque lo stesso fattone che si è presentato alla loro porta qualche giorno fa. Voleva sparargli senza che gli avesse detto nulla di male, pensa se ti azzardi a premonire la morte di tua nonna usando la sua bocca, diventerebbe cibo per cani.»

«Io non sono un fatt...»Klaus si zittisce da solo, con la coda dell'occhio lo vedo buttare occhi e testa di lato in un cenno abbastanza esplicativo.

«Non è con i miei nonni che desidero parlare.» ammetto abbassando gli occhi con vergogna: «Voglio dire a Diego che non è stata colpa sua se sono morta tre anni fa.»

Klaus si avvicina a noi, non mi sfugge uno strano scintillio nei suoi occhi: «Sai bene che Diego ha la sindrome dell'eroe, si sentirà sempre in colpa per quello che ti è successo. E poi abbiamo già provato a dirglielo ma non c'è niente da fare, anche se è andato avanti dentro di lui ci sarà sempre quella vocina del senso di colpa che lo devasterà. Anche in questo caso l'uso del mio corpo sarebbe inutile.»

Wow, me l'aspettavo da Ben una "ramanzina" simile.
Dalla vergogna passo alla tristezza, butto gli occhi in terra facendo spallucce: «Va bene Ben, turno tuo.»

«Cosa sono una giostra del luna park?» protesta numero Quattro cercando di alleggerire l'atmosfera e soprattutto cercando di farmi ridere.

«E io non vedo l'ora di salire!»

Ben si butta dentro Klaus senza preavviso facendosi inglobare, lo splendido corpo si muove in tanti spasmi e il respiro arriva appena, pochi secondi in cui penso di poter morire di nuovo ma dalla paura. E se non dovesse funzionare? Se Klaus dovesse subire pericolose conseguenze o peggio non tornare com'era prima.
È veramente una frazione di tempo dopodiché il corpo torna in posizione eretta, Klaus osserva le dita delle sue mani con rinnovato stupore.

«Ce l'ho fatta...Ha funzionato!»

E bravo Ben.
In cuor mio sapevo non avrebbe fallito.

Klaus Trilogy - The Umbrella Academy fanfiction - Alice Gerini -Where stories live. Discover now