Capitolo 16

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Dovetti sedermi un attimo per cercare di riprendere fiato, mi sentivo male. Alzai lo sguardo e fui costretta a guardare di nuovo quella scena tanto agghiaccente: i custodi sgozzati, i loro corpi che galleggiavano in piscina circondati da acqua rossa.

Tornai dentro e dovetti appoggiarmi alla parete per non svenire. L'odore di morto era così penetrante, sentivo che avrei vomitato. Cercai di riprendermi e andai subito in camera da letto, afferrai la cornetta, non riuscivo a tenerla ferma, feci il numero di Christian. Il telefono squillava.

C:''Chi è?'' rispose secco.

K:''Christian, aiutami.''

C:''Oh mio dio Kate, dove sei?''

K:''Sono alla villa, sono riuscita a scappare, ti prego Christian vieni subito.'' dissi tra le lacrime, non riuscivo a smettere, avevo molta paura.

C:''Arrivo subito amore mio.''

Misi giù la cornetta e andai da Shay, mi misi affianco a lei, avvolta nel buio mentre l'acqua della piscina si rifletteva nelle finestre ed era l'unica fonte di luce nella stanza.

Sentii dei forti colpi alla porta, mi spaventai ma poi sentii la sua voce. La voce di Christian.

Scattai sul divano e me lo ritrovai di fronte, ci divideva soltanto un metro, non potevo crederci. Tutto intorno a me era sparito. Sentivo solo il battito del mio cuore e il respiro affannoso.
 Gli corsi incontro, lui mi afferro e gli cinsi la vita con le gambe. Ci guardammo un attimo negli occhi per poi fare quello che entrambi avevamo desiderato ardentemente negli ultimi due mesi e soprattutto in questi due giorni. Lentamente avvicinò la sua bocca alla mia e finalmente unii la mia bocca alla sua, le nostre lingue si intrecciarono e così i nostri cuori. Lo strinsi forte a me mentre quel bacio tanto atteso volgeva al termine. Lo guardai ancora una volta negli occhi e appoggiai la fronte contro la sua mentre mi metteva giù e ci baciammo ancora una volta. Solo dopo mi accorsi che insieme a Christian c'era la polizia.

C:''Dov'è Shay?''

lo:''Sul divano.'' dissi rimanendo tra le sue braccia, non volevo più lasciarlo.

La polizia entrò e iniziò a frugare tra i cassetti e alcuni di loro.

Alcuni andarono a controllare fuori in piscina.

Uno entrò allarmato e gridò: ''Capo, venga a vedere.''

Christian si fece avanti per seguire i poliziotti. Lo fermai appoggiandogli la mano sul petto.

Lui mi guardò con aria interrogativa.

lo:''l custodi. Li ha uccisi.''

Spalancò gli occhi, poi si passò una mano sul volto irritato e diede un pugno sul tavolino accanto al divano. Sobbalzai.

C:''Vieni, stasera andiamo in albergo e domani prenderemo il primo aereo per Los Angeles.''disse prendendo Shay in braccio.

Salimmo in macchina e mise Shay sui sedili di dietro. Poi si mise al posto del guidatore. Prima di mettere in moto mi chiese come stavo, come voleva che mi sentissi.

Arrivammo all'albergo circa 10 minuti dopo. Arrivati in stanza misi Shay a letto e io andai in bagno, volevo lavarmi. Sentivo ancora le mani di Nathan su di me. Mi misi sotto il getto della doccia, presi una spugna e iniziai a strofinarmi più volte nello stesso punto. ll ricordo di Nathan che abusava di me ritornò come una punalata nella mia mente. Cominciai a piangere mentre mi lasciai scivolare con la schiena contro le pareti della doccia. L'acqua si confondeva con le lacrime mentre il ricordo si faceva più nitido.

Entrò Christian.

C:''Kate, che succede?'' disse mentre mi avvolgeva con l'asciugamano.

Mi portò in camera e mi fece sedere sul letto. Lui si mise a fianco a me, con un braccio mi cingeva le spalle e con una mano mi accarezzava i capelli.

C:''Kate è successo qualcosa? Cosa ti ha fatto?''

lo:''Niente.''

Our present (sequel sex or love?)Where stories live. Discover now