Capitolo 25

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Ci sedemmo a tavola.

Io alla fine del tavolo, affianco a me Lewis e di fronte Jackson.

I nostri genitori conversavano animatamente mentre io e gli altri 3 ragazzi, tutti muti come pesci, ci lanciavamo occhiate poco amichevoli.

«Allora Lucas» parlò il signor walker «Come va a scuola? Ho sentito dire che te la cavi piuttosto bene e che sei in squadra con Jackson»

MI pulii la bocca con il tovagliolo e parlai «Si signore, sono tra i migliori della classe» La cosa era vera, non studiavo molto però me la cavavo particolarmente bene e i miei voti erano piuttosto alti.

«Mio figlio invece è il migliore di tutto l'istituto e inoltre fa parte del club degli scacchi ed anche in quel campo è uno dei migliori»

Jackson rise e poi rispose allo zio «Sarà uno dei più bravi, però è da quando abbiamo 6 anni che non riesce a battermi neanche volendo»

Lewis non disse nulla e si limitò a guardare male Jack.

«Beh, ovviamente lo fa apposta per non farti sentire ulteriormente inferiore a lui» disse il padre dei gemelli.

«Caro, ma cosa dici!» la signora Lewis si innervosì parecchio a tale affermazione  e sperò che Jackson non intervenisse e lasciasse perdere il commento poco intelligente del marito.

Ovviamente non fu così

«In che senso zio?»

«Ma no caro, lascia perdere. Mi sono solo espresso male» il signore a quanto pare si era accorto del peso  delle sue parole e ora provava a rimediare all'errore commesso.

«Io non penso proprio, l'hai detto di proposito ma sei troppo codardo per continuare con il discorso» Jackson si stava innervosendo e non aveva tutti i torti.

Questa volta però fu  il ragazzo alla mia destra ad intervenire.

«Intendeva dire che purtroppo non hai un padre e quindi sei inferiore  a me» tutti i presenti si ammutolirono

«Non prendertela troppo dai, infondo ha ragione» parlò Cindy

Jackson allora si alzò dalla sedia e aprì bocca per rispondere all'affermazione del cugino ma mio padre intervenne prima di lui

«Andatevene subito»

La signora Walker provò a scusarsi ma Kelly non la lasciò fare.

«Vi invito a casa mia e avete il coraggio di trattare così mio figlio?» il tono era pacato ma lo sguardo  trasmetteva emozioni completamente differenti.

«Jackson, Lewis non volev-»

«Non me ne frega nulla di voi, vi credete superiori a noi solo perchè rappresentate la famigliola perfetta. In realtà è tutta una facciata, siete dei falsi e solo voi non riuscite ad accorgervene» anche Jackson era calmo

«E poi, pensate di ferirmi dicendo queste cose? Kelly non mi ha mai fatto mancare nulla ed è riuscita a crescermi da sola. Non ho bisogno di una figura paterna per sentirmi bene o "superiore" come dite voi.»

Kelly si era commossa, non si aspettava certe parole da suo figlio.

«Quindi ora andatevene e non fatevi più vedere. E  ricordatevi una cosa, meglio senza padre che con uno come il vostro» con queste parole si era rivolto ai cugini che a quanto pare non avevano più nulla da ridire.

Mio padre accompagnò gli ospiti alla porta e io per non starmene con le mani in mano decisi di cominciare a sparecchiare la tavola.

Lasciai così Jackson e sua madre in sala da pranzo a parlare.

Quando ritornai da loro, li vidi abbracciati e mi si scaldò il cuore.

Mi ritrovai molto nelle parole di Jackson, anche mio padre era riuscito a crescermi da solo e nonostante mi mancasse molto mia madre, lui era riuscito in parte a  colmare quel vuoto e ad occuparsi di me nonostante le difficoltà.

Quando mi videro entrare in sala si staccarono e Jackson decise di tornare in camera sua, dopo aver sorriso a Kelly lo seguii e ci  ritrovammo così soli.

Mio fratello si sdraiò sul letto sbuffando e si coprì il volto con le mani.

Mi sedetti affianco a lui senza parlare.

«Avrei voluto dire tante cose»

«Posso assicurarti che quelle che hai detto è stato più che sufficiente»

«Mi sento di aver detto le cose sbagliate»

«Stai scherzando spero»

Il ragazzo si mise seduto e continuò a parlare senza però guardarmi.

«Forse avrei dovuto-»

«Forse un bel niente!» sbottai innervosito

Jackson mi fissò sbigottito

«Jack, hai detto delle cose più che giuste e posso assicurarti che il tuo pensiero  è arrivato forte e chiaro, non stressarti per cose inutili»

«No! Avrei dovuto-»

«NO! Ti ho appena detto che il tuo discorso è stato perfetto, smettila di contraddirmi!»

Il ragazzo allora scoppiò in una fragorosa risata

«E va bene, non dico più niente»

Si era tranquillizzato e non potevo che esserne felice.

«Ora ho bisogno di farmi un bel bagno, vieni con me?» ovviamente stava scherzando perciò decisi di rimanere al gioco

«Certo, perché no»

«Cosa?! Guarda che stavo scherzando» dopo aver visto la sua espressione sconvolta decisi di stuzzicarlo un pò di più.

Mi alzai così in piedi e con sguardo lascivo avvicinai il volto al suo.

«Io no»

Jackson deglutì e per un secondo rimase senza parole, di certo non si aspettava un comportamento del genere da me.

La cosa mi divertiva un sacco e vederlo così "impotente" quasi mi eccitava.

«Quindi? Il gatto ti ha mangiato la lingua?» bisbigliai a fior di labbra

Jackson alle mie parole sembrò riprendersi e dopo essersi calmato parlò

«No, però il gatto sta per mangiarsi la tua»

Così dicendo mi afferrò la nuca e fece scontrare ancora una volta le nostre bocche affamate.

Fin da subito il bacio fu intenso.

La sua lingua era calda e si muoveva con esperienza.

Afferrai mio fratello dal fondoschiena e spinsi il suo bacino contro il mio.

Non appena le nostre accennate erezioni si scontrarono, ad entrambi scappò un gemito che nessuno dei due provò a nascondere.

Jack fu il primo ad interrompere il nostro gioco di lungue.

«Chi sei e cosa ne hai fatto di Lucas?»

Alle sue parole ridacchiai e mi allontanai

«È scappato in bagno per sistemare la sua imponente erezione» e così dicendo mi avviai davvero verso il bagno lasciandolo nuovamente senza parole.

Ero soddisfatto delle mie azioni e piuttosto fiero di essere riuscito a far tacere Jackson.

Però avevo cantato vittoria troppo presto perché a quanto pare qualcuno si era risvegliato dal suo momentaneo stato di shock e ora mi stava bloccando contro la porta

«Direi che per sistemare la cosa non c'è bisogno di andare in bagno. Cosa ne pensi "fratellino?"»

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Vi consiglio di seguire la pagina Instagram @amantiofratelli.wattpad perché prossimamente pubblicherò il cast della storia :)
Alla prossima~~

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