Guardami e dimmi che sono importante

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LEILA

Dopo aver discusso per farlo rimanere in camera, scendo sistemandomi i capelli sulle spalle e prima di aprire la porta faccio un lungo sospiro.

Appena apro la porta Kevin entra in casa fiondandosi su di me, fa scontrare le nostre labbra e mi circonda la vita com un braccio.

«Kevin» lo richiamo e lui si allontana con un cipiglio in volto, cerco di sorridere ma è più forte di me rimanere seria.

Mi stacco dal suo tocco e allontanandomi gli faccio cenno di sedersi sul divano, dinanzi a me.

«come stai? Tutto bene?» domanda allarmato mentre poggia una mano sul mio ginocchio, io chiudo un attimo gli occhi cercando di ricacciare l'istinto di scansarlo malamente.

«sì, volevo parlarti...» deglutisco «...di noi, della nostra storia» la sua espressione cambia del tutto, il suo sorriso preoccupato si trasforma in una serietà che mi trasmette quasi freddo.

«ultimamente sono successe tante cose, e sono molto confusa, i miei sentimenti non sono più chiari come prima e...» mi interrompo alzando gli occhi su di lui impassibile «...non sono più onesta con me stessa, ma soprattutto con te, e voglio esserlo, per questo non voglio farti soffrire» ricordo le parole di Jace, e subito la mente si collega a lui, e mi chiedo cosa starà facendo.

«penso che saremmo dovuti andare più lentamente, abbiamo affrettato le cose e forse, se ci saremmo dati più tempo, sarebbe andata diversamente» accenno un sorriso mentre sento la sua mano spostarsi dal mio ginocchio e posarsi sul divano.

«dì qualcosa» lo sprono a parlare sentendo il
senso di colpa invadermi, quando incrociamo gli sguardi il mio corpo rabbrividisce per la freddezza e la serietà che riesce a trasmettermi con gli occhi.

«cosa dovrei dire?» domanda acido «mi stai lasciando per qualcun'altro, in questo momento non ho nulla da dire» scuoto il capo fermandolo.

«io non ho detto questo» lo guardo confusa «non ti sto lasciando perché ti tradisco, quello che provavo prima ora si sta spegnendo e non voglio farti soffrire portando avanti qualcosa che non potrebbe più funzionare» lo dico con la voce ferma e sicura, ma il suo sguardo non cambia.

«ti stai innamorando di qualcun'altro» insiste con la sua teoria, stringe la mascella, perciò è arrabbiato «anche se tu non vuoi ammetterlo a te stessa, il succo di questo inutile discorso che mi stai facendo è che non ti interesso più perché qualcun'altro ha preso il mio posto» scuoto il capo stringendo un pugno.

«non è assolutamente vero» ringhio «non ti sto sostituendo con nessuno» la mia voce è ferma, ma dentro so per certo che non è la verità.

«avevi detto di voler essere sincera con me» mi indica alzandosi «e non lo stai facendo, affatto»

«e anche se fosse?» sbotto seguendolo «sono libera di amare chi voglio, non sei tu a decidere per me» lo indico minacciosamente.

«lo so, per questo te lo sto dicendo» stringe i denti «mi stai sostituendo con Jace»

Rimango in silenzio, chiudo ripetutamente gli occhi per mettere a fuoco la stanza, e sento un rumore provenire dal piano superiore.

Prego tutti i santi che Jace non venga in sala in questo momento, non voglio assistere ad una rissa in casa mia.

«ti sbagli» mormoro «io e Jace siamo solo amici, io sono solo la sua tutor» un peso al cuore mi trascina in fondo, nel buio, e non riesco a risalire.

Sento un dolore incontrollabile al petto, al che una lacrima scende lungo la guancia, e Kevin la nota.

«Kevin, ti prego, rispetta la mia scelta» sussurro sconfitta, questa situazione mi sta sfuggendo di mano, e mi sta lentamente consumando.

I'm not your enemyWhere stories live. Discover now