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Sono passati quattro giorni da quel sabato in cui ho incontrato Oikawa e da allora non smettiamo di parlarci via messaggi.

Oltre ad essere un bel ragazzo è anche simpatico e poi si preoccupa per me al punto di chiedermi di avvisarlo quando la sera, se esco, arrivo a casa.

<<Misaki mi stai ascoltando?>> mi domandò Inuoka appoggiando i gomiti sul tavolino della mia stanza. <<oya sto parlando con te! Misaki!>>

<<ti ascolto che c'è!>> alzai la voce innervosita.

Okay non lo stavo ascoltando, ero persa a pensare a Oikawa e ai suoi occhi color nocciola che mi osservano.

<<vedi non mi ascolti! Ti ho chiesto se mi aiuti con questo esercizio>> borbottò lui girando il quaderno verso di me.

Sou era venuto a casa mia per avere una mano con gli esercizi di chimica.

Spiegai l'esercizio e mentre lui finì di svolgerlo io risposi a un messaggio di Oikawa senza farmi vedere.

Oikawa:
onestamente vorrei vederti prima di sabato, ma gli allenamenti durano così tanto in vista  dell'amichevole

Io:
ma no dai, è meglio se ti impegni al massimo

Io:
così almeno mi fai vedere quanto sei bravo in campo

Oikawa:
se vince la mia squadra la sera, dopo la partita, mi devi un'uscita nel centro di Tokyo.
se perdiamo farò quello che vuoi tu.

Io:
una sfida eh. Accetto :)

Oikawa:
inizia a prepararti per sabato sera ;)

Io:
e tu preparati a fare quello che dico :)

<<come fai ad andare bene in tutte le materie>> si lamentò il moro.

<<sei sicuro di essere nella mia stessa classe? Lo sai anche tu che non sono così portata ne per matematica ne per chimica, solo che questo argomento l'ho capito, stranamente aggiungerei>> risposi

<<intanto te la cavi sempre alle interrogazioni>> sbuffò.

Feci una linguaccia divertita dalla situazione, ricevendo però un cuscino in faccia.

<<aia Sou mi hai fatto male>> risi togliendomi i capelli dalla faccia.

Lui rimase fermo a guardarmi sorpreso e realizzai solo dopo di averlo chiamato semplicemente per nome.

<<scusa mi è uscito spontaneo>> sorrisi imbarazzata.

<<va bene così Misaki>> sorrise lui.

Sono felice di aver trovato un amico come lui.

Finimmo gli esercizi e proposi di fare qualche passaggio a pallavolo nello spazioso giardino di casa mia.

Fortunatamente avevo un albero a una distanza buona dalla casa dove potevamo attaccare una corda a un ramo e collegarla a un chiodo sporgente della parete, ed ecco una rete improvvisata.

<<non sei male come alzatrice>> rise lui.

<<non so se sia una provocazione o un vero e proprio complimento>>

<<è un complimento stupida>> disse lanciandomi la palla contro.

<<oggi stai cercando di uccidermi?>> domandai sbuffando ma con aria divertita.

Ho scelto te||Kuroo TetsuroDove le storie prendono vita. Scoprilo ora