⚡️- Dream Glow

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"Sei sicura della tua scelta? Sei ancora in tempo per rifiutare tesoro, dopotutto Seoul è lontana da qui. Come faremo senza di te?" continuò mia madre, come sempre timorosa.

Come biasimarla? Alla fine aveva ragione... Seoul era molto lontana dalla cara Busan, il mio luogo preferito in assoluto, nonché la mia cittá natale, e io mi ero appena laureata.
Non sarei stata contenta neanche io di lasciare andare mia figlia così giovane in una grande cittá lontano da casa.
In tutti i casi, avrei comunque dovuto farlo, alla fine si trattava della mia carriera e del mio futuro.
Sarei dovuta partire la mattina successiva, dopo essere stata finalmente assunta nell'agenzia di intrattenimento più famosa della Corea del Sud: la Dynamite Entertainment.
Mi era sempre piaciuto lavorare nel mondo dell'intrattenimento, anche se non ero particolarmente a mio agio davanti alle telecamere.
Per fortuna, ero appena diventata la segretaria dell'amministratore delegato, perció, tralasciando qualche uscita pubblica a cui avrei dovuto accompagnarlo, non sarebbe stato necessario apparire costantemente davanti a tutti.

"Mamma, stai tranquilla, me la caverò benissimo! Tu e papà riuscirete sicuramente a cavarvela anche senza di me. E poi, vi verrò a trovare di tanto in tanto, non preoccupatevi" dissi cercando di rassicurarla.

I miei genitori erano sempre state due persone molto dedite al lavoro, difatti mia madre era appena andata in pensione, mentre mio padre faceva qualche lavoretto qua e là, anche se avrebbe dovuto riposarsi e godersi anche lui la pensione, non sarebbe mai riuscito a non fare nulla tutto il giorno.

Chiusi la valigia, mettendola in un angolo della stanza. Rivolsi lo sguardo verso le foto appese alle pareti della camera, cercando di trattenere il magone che cominciava a farsi sentire.
Le foto ritraevano i momenti più significativi della mia vita: il diploma, la gita a Jeju di qualche anno prima con i miei genitori, i compleanni con gli amici e, per ultima, la tanto sudata laurea in economia aziendale.
Tanto sudata perchè davvero sono uscita viva per miracolo, mentalmente parlando.

Dopo le varie rimembranze, salutai i miei genitori, poichè quella mattina sarei partita molto presto, con un caloroso abbraccio e un po' di malinconia, non tanto per la partenza in sé, ma per le lacrime di mia madre, che continuavano a scendere sul suo viso senza sosta.
Ero sicura che le sarebbe passato presto, anche se vederla in quello stato mi riempiva il cuore di angoscia.

Feci un respiro profondo prima di mettermi sotto le coperte.
Si, avrei dovuto dormire quattro ore, ma sono comunque ore di sonno, no? Meglio sfruttarle.
Cosí, chiusi gli occhi cercando di immaginarmi come sarebbe stato il mio primo giorno di lavoro, per poi addentrarmi in un sonno profondo.

Sour Candy || Park Jimin ⚡️Where stories live. Discover now