1) 𝑵𝑰𝑮𝑯𝑻 | 𝒑𝒋𝒎

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(consiglio: ascoltate la canzone durante la parte in corsivo! baci)


Mina sorrise quando si rese conto di essere l'unica all'interno della grande biblioteca. Aveva iniziato l'università da due anni, non aveva amici se non la signora Min. La donna e lei avevano legato fin da subito, le voleva molto bene, la donna lavorava all'interno della biblioteca.

Era conosciuta come la strega e la rompicoglioni ma Mina non l'avrebbe mai definita così. Insomma, in biblioteca mica ci vai per parlare o gossippare, era frequente sentire la donna urlare di stare zitti o peggio, iniziare a sussurrare del lunghi 'shii'.

Quella biblioteca era il suo posto tranquillo, il suo posto sicuro. Una volta finito di studiare nella sua singola camera raggiungeva in tutta fretta la biblioteca. Era considerata come la strana del suo piano, dopo due mesi di convivenza con la sua ex coinquilina, una ragazza stramba, aveva deciso di chiedermi permesso di avere una camera tutta per sé. Non era brava a socializzare, no per niente. Insomma aveva passato più di un mese a non dormire! Perchè la ragazza di fianco si divertiva con il suo ragazzo, non che avesse qualcosa in contrario, ognuno era libera di fare ciò che voleva ma i ragazzi erano severamente vietati nel Campus, soprattutto di notte. Stanca di quella situazione, aveva riferito tutto alla segretaria e solo dopo, si rese conto di non aver fatto la cosa giusta. Gli insulti non aspettarono neanche ad arrivare.

Sei una stronza.

Sei una spia del cazzo.

Sei solo invidiosa, ecco perchè hai parlato.

Sei una sfigata.

Ritorna nella tua tana, topo.

I primi mesi erano stati abbastanza pesanti per la ragazza, non aveva mai subito atti di bullismo. Lo sgambetto di là, spinte di qua. Ma dopo si abituò e anzi, smisero anche di farlo.

D'altronde dopo un pò che uno non ti da più corda, la smetti perchè non ti diverti più? Giusto? Era emarginata e dopo due anni, le andava bene così.

Si stiracchiò e appoggiò il libro, appena finito. Si guardò intorno e per una volta si sentì privilegiata. Tutto quel posto era suo. La signora Min le aveva dato segretamente le chiavi della biblioteca, in casi come quella sera, le facevano più che comodo.

Guardò le grandi vetrate della struttura che affacciavano sul Campus, era vuoto. Due orette prima aveva visto e sentito una massa di studenti uscire, per dirigersi ad una delle confraternite poste qua di fianco.

Quel pomeriggio a lezione aveva sentito che alla sera, una confraternita avrebbe organizzato un festone che nessuno si poteva perdere. Infatti avevamo invitato tutta l'Università e indovinate? Mina non sentì il telefono suonare per il messaggio con scritto data e ora. Non ci diede molta importanza, nessuno aveva il suo numero di telefono ma cosa si aspettava? Che qualcuno si girasse e chiese 'come ti vesti alla festa?' o 'sei invitata anche tu?'. Non aveva amiche per farlo, non aveva nessuno.

𝐎𝐍𝐄 𝐒𝐇𝐎𝐓 | 𝐁𝐓𝐒Onde histórias criam vida. Descubra agora