Come successe

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Era un giorno come gli altri per Cinque Hagreeves, ma c'era un problema che li dava alquanto fastidio, suo padre non voleva fargli sperimentare i viaggi nel tempo, così a pranzo impiantò un coltello sul tavolo e dopo una movimentata, ma veloce, discussione con suo padre decise di alzarsi e di uscire dall' Accademia.
Una volta uscito iniziò a saltare nel tempo, cambiando velocemente stagione, a un certo punto però arrivò in un luogo deserto con i pochi palazzi rimasti ormai barcollanti, tornò indietro fino all'Accademia, ormai distrutta, e trovò un giornale con scritta sopra la data del giorno in cui era finito Cinque. Se ci fosse stato qualcun'altro li con Cinque avrebbe potuto facilmente notare il volto disperato del ragazzo, beh qualcuno li c'era, una ragazza, di altezza media, con capelli marrone scuro e con due grandi occhi dello stesso colore che fissava il ragazzo.
La ragazza iniziò ad avvicinarsi a Cinque che cercava disperatamente di usare i suoi poteri per tornare indietro, ma ovviamente con insuccesso, Cinque allora si volta e dice alla ragazza: "dove mi trovo!?"
La ragazza con molta calma gli risponde: "non lo so, sono arrivata poco prima di te" la ragazza continua dicendo " comunque sono T/n" T/n fissa Cinque e dopo poco continua "sai quando qualcuno si presenta è buona educazione rispondergli con il tuo nome"
Cinque allora dice "Cinque, il mio nome è Cinque"
"Nome un po' strano.... ma mi piace" dice la ragazza "ti va se andiamo a cercare un bar?"
Cinque con area un po' sorpresa per la domanda che gli è stata appena posta risponde "un bar?! In mezzo all'apocalisse tu cerchi un bar!?"
"Senti era una proposta, sai mi sembra ti serva un po' di alcol per rilassarti" dice T/n
"Va bene, mi piaci, ma sappi che avendo 14 anni con pochi bicchieri sono già ubriaco fradicio"
"Oh benissimo, ho anche io 14 anni"
I due si scambiarono un sorriso dolce e rimanerono a fissarsi per un po', tutto sembrava essere svanito intorno a loro, tutta la apocalisse era scomparsa si loro occhi, ma il momento venne interrotto da un rumore e T/n disse: "bene! Allora andiamo?"

Dopo poco trovarono un bar ed entrarono, per fortuna c'erano ancora un po' di bottiglie piene che i due ragazzi presero e iniziarono a bere.
Si sedettero al bar ancora "in piedi" e Cinque disse: "ma come ci sei arrivata tu qui? Intendi dire.. sei sopravvissuta?"
T/n rispose "no... almeno non credo.. ecco il giorno che è successo io cercavo di scappare, i miei genitori erano morti la mattina del giorno prima e i miei zii volevano adottarmi, io non volevo venire adottata da loro, i miei genitori mi raccontavano cose terribili di loro, infatti non li avevo mai visti, così infuriata, perchè sarei dovuta andare a vivere con loro, aprii la porta con gli occhi sbarrati dalla rabbia, la richiusi dietro di me e quando mi girai per andarmene ero qua"
Cinque per tutto il suo racconto non disse una parola e non bevette nemmeno un sorso della bibita che c'era dentro le bottiglie che avevano deciso di prendere dal bar, rimase semplicemente a guardarla e ascoltarla, cosa alquanto in solita da parte di Cinque dato che il ragazzo odiava sentire le storie che non lo riguardavano.
Dopo che T/n ebbe finito il suo racconto Cinque disse: "t/n scusa ma che giorno sei nata?"
"15 ottobre 1989... perchè?" Rispose t/n con tono confuso
"Oh mio dio! T/n sei nata il mio stesso giorno"
"Oh wow che coincidenza... immagino"
"No no non è una coincidenza vedi... io ho altri 6 fratelli che sono nati il mio stesso giorno e abbiamo tutti dei super poteri"
Ma prima che Cinque potesse continuare T/n lo fermò e disse "aspetta, aspetta, tu stai dicendo che hai dei poteri giusto?"
" beh si-"
"Bene come faccio a sapere che tu stai dicendo la verità"
"Beh ti credevo più intelligente" disse Cinque quasi sfidandola
"Sai dopo un po' di sorsi di questa roba mi gira un po' la testa" dice T/n indicando la bottiglia
"Beh, come sarei arrivato fino a qui scusa? Io posso viaggiare nel tempo"
"..."
"Ok ok te lo dimostrerò" Cinque si alza dal bancone del bar e prova a usare i suoi poteri per teletrasportarsi ma dalle sue mani escono solo qualche scintillio azzurro.
T/n però nota quelle strane luci, gli prende le mani e dice: "ok... ti credo...dici che anche io ho dei poteri?"
Cinque le accenna un sorriso e dice: "credo di sì... sai quando ero più piccolo prima di imparare come controllarli, i miei poteri scattavano da soli in base alle mie emozioni" Cinque riprese fiato e disse "tu eri arrabbiata e triste quel giorno giusto?"
"Si giusto" rispose T/n "ho capito cosa vuoi dire... tu pensi che io abbia il tuo stesso potere vero?"
"Allora alla fine quella roba che hai bevuto non ti ha dato troppo alla testa.. comunque si, è quello che penso"
"Bene... credo di capire... ma preferisco lasciarlo a un altro giorno" disse T/n "ci ubriachiamo?"
"Certo socia"
"Bene... socio... cin cin"

Bene il resto lo dovreste già sapere se avete visto la serie! Spero vi sia piaciuto questo capitolo💗 bye bye

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