Fuori dall'ordinario

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Dopo le scoperte della famiglia hargrevees sulla morte di quello che i ragazzi chiamavano padre, Cinque e T/n sono in camera del ragazzo, entrambi sono seduti sul letto di Cinque. T/n cuce una ferita di Cinque che aveva sul suo braccio, Cinque fa delle smorfie per il dolore, T/n prende un cerotto da bambini con disegnate sopra della macchinine e lo attacca sulla ferita di Cinque, per prenderlo in giro gli da un bacio sulla fronte e dice con tono ironico:
"Tesoro della mamma vedrai che guarirai presto"
"Seh grazie" risponde Cinque
Cinque si rimette la camicia e i due iniziano a prepararsi, prima che Cinque finisca di mettersi la camicia T/n è già uscita dall'accademia.
Cinque esce dalla finestra con un borsone enorme sulle sue spalle e prende la scala antincendio, sfortunatamente per lui però incontra Klaus che stava cercando qualcosa dentro il bidone della spazzatura, Cinque poco prima di scendere dalle scale antincendio dice:
"Sai Klaus ti chiederei che cosa stai facendo... ma non mi interessa"
"Oh ehi fratellino, dov'è T/n?" Risponde Klaus, era fatto, anzi fattissimo, come sempre d'altronde.
"Che ti importa?" Risponde Cinque
"Beh ormai la considero una della famiglia e poi è mia amica, di solito siete sempre insieme."
Alla prima frase di Klaus il cuore di Cinque si scalda, davvero l'avevano già accettata all'interno della famiglia? O era solo il solito Klaus spara cazzate? Queste domande giravano per la testa di Cinque in pochissimi secondi, era felice, l'avrebbe voluto dire a T/n, avrebbe voluto vivere una vita insieme a lei e alla sua famiglia, ma purtroppo dalla bocca di Cinque uscì solo
"T/n aveva delle cose da fare, un consiglio: smettila di drogarti e fai qualcosa di utile invece che rovistare nella spazzatura"
Cinque era così freddo e veloce, ma sapeva bene perché, quei suoi ultimi pensieri si erano spenti, l'apocalisse, se Cinque non l'avrebbe fermata entro 7 giorni non avrebbe mai più potuto vivere una vita felice con T/n e la sua famiglia.

Dopo un po' di strada Cinque si teletrasporta dentro un furgone e dal borsone che aveva in spalla fa uscire la sua amata Dolores, i "due" iniziano a parlare, a un certo punto T/n bussa alla portiera del sedile di fianco a quello di Cinque, Cinque le apre e nota che ha un lecca lecca in bocca.
"Sei una quattordicenne o una bambina di sette anni? Dai entra" dice Cinque mostrando un affettuoso sorriso
"Fatto?" Domanda Cinque
"Si, li ho rivisti... stronzi come prima tranquillo" risponde T/n
T/n era tornata a vedere la sua enorme e ricca casa ormai presa dai suoi zii, li guardò  un po' dalla finestra e se ne andò.
Andandosene sentì troppe emozioni girarle attorno, troppe domande, perchè era tornata li? E se Cinque l'avesse abbandonata? Dove sarebbe andata? "No di sicuro Cinque non mi abbandonerà mai" questo suo pensiero risponde a tutte le domande fatte prima, Cinque rimarrà con lei, questa era una delle poche certezze che aveva la ragazzina.
" vedo che non siamo soli" dice T/n riferendosi a Dolores, doveva ironizzare per forza o se no sarebbe scoppiata a piangere difronte a Cinque, non che non fosse già successo, solo che non le sembrava il momento.
"Esatto" dice Cinque
"Bene ora che facciamo?" Dice T/n
"Beh aspettiamo" risponde Cinque

È passato un po' di tempo, Cinque era ancora in macchina seduto sul sedile anteriore che attende con Dolores e 6-7 cartine di lecca lecca mangiati dalla amica. T/n non c'è, è andata per l'ennesima volta a chiedere alla commessa del supermercato di fronte un altro lecca lecca. Cinque quindi è da solo, guarda fuori e vede dei bambini, uno sguardo malinconico, come se stesse pensando a tutta la sua infanzia in quei pochi secondi, poco dopo i bambini spariscono, c'è del fumo e della polvere intorno a lui, il ragazzo inizia ad agitarsi, esce dal furgone e si rende conto di essere dentro l'apocalisse.
Luther bussa sul finestrino del furgone e Cinque ritorna al mondo reale, apre la portiera e fa entrare Luther
"Devi venire a casa, ci sarà una riunione di famiglia" dice il gigantesco uomo
"Non posso, sto lavorando" risponde irritato Cinque
"Si tratta di mamma" insiste Luther
"Vedrò cosa posso fare"
I due vengono interrotti da T/n che bussa insistemente sul finestrino, si girano e T/n alza gli occhi in su notando che c'era anche Luther e fa vedere il lecca lecca a Cinque come per dirgli "Ero solo andata a prendere un lecca lecca, che cosa mi sono persa? Ah e fallo scendere, ORA"
Prima di far entrare T/n, Cinque dice
"Voglio che venga anche lei, alla riunione intendo"
"Stai scherzando?" Risponde Luther
"No, non vengo se non c'è anche lei"
" non fa parte della famiglia Cinque"
"Benissimo non ci sarò allora"
"Lei non conosce Grace"
"Dio Luther, ti senti quando parli? Hai appena chiamato tua madre per nome"
"Cosa dovevo fare, chiamarla ancora mamma"
"Si, LA TRATTI COME SE FOSSE UN OGGETTO"
"LEI È UN OGGETTO"
Tra i due c'è una pausa che non dura più di 10 secondi
"Cinque diciamoci la verità, è un robot, non è una persona vera, non ha sentimenti"
"CI HA CRESCIUTI, O ALMENO HA CRESCIUTO TE! SEI TU CHE SEI STATO PIÙ DI TUTTI NOI A CASA E ORA SEI TU CHE LA TRATTI COME UN' ESTRANEA, COME SE NON AVESSE MAI FATTO PARTE DELLA TUA VITA" Cinque ha gli occhi lucidi, era la loro madre, come poteva Luther parlare di lei in quel modo? Era la donna che gli preparava i biscotti la mattina prima di allenarsi, colei che gli rimboccava le coperte prima di andare a dormire. Forse Cinque se ne era andato troppo presto? Forse le cose erano cambiate? In ogni caso Luther non si doveva permettere di parlare così riguardo la loro madre.
"Senti" riprende Luther "se non vuoi venire fanne a meno, ma lo sai che ho ragione"
Klaus entra dal retro e Cinque dopo essersi ripreso esclama
"Dio anche il fattone adesso"
"Hai trovato l'uomo dell'occhio?" Chiede Klaus
"Chi?" Chiede Luther
"Non so nemmeno di cosa stia parlando, è Klaus dopotutto" Cinque non voleva parlare a Luther dopo la loro discussione avvenuta poco prima, ma doveva comunque dargli una risposta o se no si sarebbe insospettito.
"Esci Klaus!" Continua Cinque
K:"E va bene va bene"
C: "E fai entrare T/n dal retro"
Klaus dice qualcosa di incomprensibile e urla "T/NNNNN"
T: "Klaus serviva urlare?!"
"Devi salire cara" dice Klaus con un sorrisone
T/n sale e Klaus si incammina da qualche parte.
L: "che cosa sta succedendo Cinque?"
C: ".. non capiresti"
L: "beh prova a spiegarmelo, se non sbaglio sono ancora a capo di questa famiglia"
C: "beh se non sbaglio ho 28 anni più di te"
L: "sai qual'è il tuo problema?"
C: "sono tutto orecchie"
L :"hai sempre pensato di essere migliore degli altri"
C: "no Luther io SONO migliore degli altri"
L: "ecco appunto"
C: "di sicuro a capo della famiglia non ci deve stare un enorme uomo che chiama sua madre "oggetto" non ti pare?"
L: "ancora Cinque?"
C: "si e ora esci"
L: "la riunione, vieni, porta anche T/n se proprio devi"
T: "prego?"
Luther si gira verso T/n, sospira e esce dal furgone.
T: "cosa vorrebbe dire tuo fratello?e cosa c'entra vostra madre?"
C: "ho chiesto a Luther se potevi venire alla riunione, ha detto di no"
T: "tranquillo non importa, e tua madre? Cosa c'entra in questa discussione?"
Cinque non voleva parlarne, ma sapeva che avrebbe dovuto, insomma T/n l'avrebbe capito no?
"l'ha chiamata "oggetto" sospira Cinque
T: "cosa? Perchè ?"
C: "lo sai che è un robot"
T: "si ma è comunque vostra madre, insomma vi ha cresciuto lei"
C: "è quello che cercavo di dire a Luther quando eravamo da soli"
T: "Dio cinque mi dispiace, ci sarò alla riunione, non tanto per prendere decisioni con voi, ma per starti vicino, so che è un periodo difficile e pieno di stress per te"
Cinque sorride, perchè sorrideva solo con lei? Cosa gli faceva questa ragazza per farlo stare così bene? Ma questi pensieri vengono interrotti da un urlo, L'urlo di Klaus che sta scappando fuori da un mini market inseguito da delle guardi.
C: "sai comincio a chiedermi se sia stata un'idea saggia"
I due ragazzi nel furgone ridono insieme a quella che era l'immagine di Klaus che andava contro una macchina inseguito dalla polizia.

A casa Hargreeves la riunione è in corso, Cinque e T/n però non ci sono. Dopo una movimentata discussione tra la famiglia i voti sul disattivare Grace sono in minoranza
"Siamo 3 contro 2" dice Diego a Luther
"Non è ancora detto" dice Allison "tutta la famiglia deve votare, compreso Cinque"
"Quello stronzo" bisbiglia Luther
D: "Scusa Luther? Puoi ripetere?"
Luther non dice niente
D: "Hai detto che Cinque è uno stronzo? O ho capito male"
L: "l'ho detto, si l'ho detto e quindi? È quello che pensiamo tutti no? Poi con la sua egocentrica amica, che se la scopi, non me ne frega un cazzo."
A: "Luther..."
L: "Allison... io posso spiegare"
A: "No Luther hai già detto abbastanza, non ti riconosco più, da quando hai visto papà morire in quel filmato non ti fidi più di noi, siamo la tua famiglia"
Allison esce insieme a Diego, Klaus e il fantasma di ben. Rimane solo Vanya
V: "perchè lo hai detto, è tuo fratello"
L: "lo so, non dovevo dirlo, ma" Luther viene interrotto, nella sua testa pensava "come posso fidarmi di lei, numero 7, proprio colei che ah svelato tutti i segreti di famiglia?"
L: "Senti Vanya non sono affari tuoi"
Detto questo Luther esce e se ne va in camera sua, Vanya quindi rimane da sola, pensando a Cinque.
In quella casa riaffioravano i ricordi dell'infanzia dei sette bambini, tutti i ricordi con la loro mamma che li aiutava, che li metteva in riga e che li supportava, i fratelli non potevano pensare a come sia venuta l'idea di spegnere Grace, la loro madre.

Si è fatta sera e Cinque e T/n sono ancora nel furgone, T/n sta dormendo quando a un certo punto Cinque la sveglia bruscamente e le fa notare che il dottore dell'ospedale che cercavano è uscito finalmente dalla struttura.

A casa Hagreeves però Hazel e Che cha fanno un attentato, rapendo Klaus.

Spazio autrice
Bene, so che questo capitolo è un po' più lungo degli altri, spero non sia un problema, ditemi cosa ne pensate, ho voluto soffermarmi di più sulle discussioni tra la famiglia e me ne sono pure inventata una ops.
Comunque avrete capito che I don't stan Luther 🤭 non mi piace il suo personaggio e basta
Grazie mille per la lettura e la pazienza 💖

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