WHIT YOU (3* PARTE di THE STORM)

9-Ti fidi di me?...

Sono passati tre mesi da quando io e Aron stiamo insieme, non so esattamente cosa provo per lui, se sia amore o meno. Ma una cosa è certa gli voglio un bene dell'anima e quando sono con lui sto sempre bene, non penso a niente e soprattutto non penso a Logan. Quest'ultimo in questi ultimi mesi si è comportato come se io non esistessi e lo stesso ho fatto io, anche se a quella notte e al nostro bacio ci penso ancora.

Sto aspettando che Aron venga a prendermi, stasera vedremo un film a casa sua. L'idea mi imbarazza, non sono mai stata invitata a casa di un ragazzo, a dirla tutta non ho mai avuto un ragazzo e quindi non si è mai presentata l'occasione.

Indosso un jeans comodo e un top, le mie scarpette da ginnastica e mentre lo aspetto applico un pó di correttore, ho delle occhiaie terribili.
Qualche minuto più tardi il mio cellulare squilla, è lui.
Prendo la borsa ed esco.

I miei genitori sono andati via per il weekend, altrimenti il film a casa di Aron sarebbe stato solo un sogno irrealizzabile. La mamma è al corrente della cosa, mentre papà sa solo che esco con Beth e Jemi e che dopo mi accompagneranno a casa dei nonni paterni.

Sorrido quando lo vedo che mi aspetta fuori dall'auto, è bellissimo, indossa una tuta nera e una maglietta bianca. Quando mi avvicino e mi sorride, mi sciolgo letteralmente.
"Ciao meraviglia" dice attirandomi a se e baciandomi.
"Ciao" dico avvolgendo le braccia intorno al suo collo e ricambiando il bacio.
Entriamo in auto, il viaggio è silenzioso, nessuno dei due parla. Forse per la situazione imbarazzante, anche se questo silenzio lo è di più.
"Allora che film mi fai vedere?" chiedo per sciogliere il silenzio.
"Ti piacerà" risponde vago per poi sorridere.
Gli sorrido anche io.

Arriviamo a Beverly Hills, Aron svolta in un vicoletto sulla destra e resto a bocca aperta difronte alla sua casa.
"Aron è fantastica" dico e lui sorride.
"È carina" dice entrando con l'auto dal cancello principale.
"Carina?" ridacchio è una villa immensa, tutta vetrate, si alza su sei livelli, avrá mille stanze.
"È bellissima" dice scoppiando a ridere.

Mi prende per mano ed entriamo.
"Lara c'è una cosa che non ti ho detto" dice mordendosi un labbro.
Lo osservo perplessa " cosa?" chiedo.
"Siamo soli a casa" dice e io vado in panico.
"Ok" mi limito a dire distogliendo lo sguardo per l'imbarazzo.

Lui mi appoggia un braccio sulle spalle " per il nostro film ti ho comprato i pop corn , so che ti piacciono tanto" dice e io sorrido rillassandomi un pó.
Entriamo in un'immensa cucina, Aron va verso il frigo e prende due coca-cola e poi i pop corn.
"Ora scendiamo al piano di sotto" dice e io lo seguo.
Arriviamo in un corridoio con varie stanze e lui si ferma avanti ad una porta rossa.

"La apri per favore?" mi chiede dolcemente.
"Si" dico e la apro, entriamo in una sala cinema con delle poltrone enormi e morbide.
"No è pazzesco" dico " credevo che la casa dei miei nonni fosse il massimo, ma la tua le batte tutte" dico e lui ride.
"Era un ex albergo, i miei l'hanno ereditata dai nonni" dice.
"È stupenda" dico rubandogli i pop corn dalle mani e sedendomi su una delle poltrone.
Lui si siede accanto a me e armeggia con qualcosa che sembra un telecomando e dopo poco il film parte.
"Oh romantico" dico quando parte Romeo e Giulietta, Leonardo Di Caprio è uno dei miei attori preferiti.

Mi appoggio sulla spalla di Aron, ha un profumo così buono. Lui mi appoggia una mano sulla coscia e quel pizzicorio che ho sentito mesi fa ritorna più intenso.
Alzo lo sguardo verso il suo viso e incrocio i suoi occhi, mi sorride e io mi allungo per baciarlo.
Ci baciamo con passione, con un'intensità maggiore rispetto ai nostri soliti baci.
In un attimo mi ritrovo a cavalcioni su di lui, ci guardiamo negli occhi per un istante e poi le nostre labbra si reclamano ancora vogliose, bisognose di appartenersi.
Le sue mani forti e grandi percorrono la mia schiena per poi fermarsi sui miei glutei e strizzarli con forza.
Gemo nella sua bocca a quel contatto e la pressione tra le gambe si fa sempre più forte.
"Lara" sussurra sulle mie labbra per poi afferrare con le dita i lembi del mio top e tirarlo via.