Capitolo 2

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Il giorno dopo.

Mi svegliai piena di energie e con una voglia assurda di andare a scuola e finire le lezioni per incontrare Jordan ed assistere agli allenamenti.
Mentre ero in macchina mi resi conto che stavo pensando a Jordan e a quanto fosse stato carino con me, ma scacciai subito quei pensieri e mi ripetei che non volevo, anzi non potevo affezionarmi a nessuno.
Arrivai a scuola, svolsi le mie lezioni e poi mi diressi verso il campo da Football dove vidi Jordan.
Stava parlando con tre ragazzi: uno era basso, aveva la carnagione scura, i capelli neri e gli occhi neri, il secondo era molto alto, aveva la carnagione chiara, i capelli biondo platino e gli occhi azzurri, mentre l'ultimo era di media altezza, muscoloso, con la carnagione chiara, i capelli castani e gli occhi azzurri.
Mi notarono, così Jordan li salutò e si diresse verso di me.
Mi disse che era felice di vedermi.
Io non chiesi nulla sui ragazzi che erano insieme a lui poco prima, non volevo fare ulteriori conoscenze.
Jordan mi accompagnò sugli spalti, poi se ne andò negli spogliatoi per prepararsi all'allenamento.
Dopo 10 minuti la squadra era pronta.
Il coach assegnò degli esercizi e subito tutti si misero al lavoro.
Jordan era davvero bravo, ma beh' del resto era il capitano per un motivo no?
Il mio occhio cadde per un po' sul ragazzo castano con gli occhi azzurri.
Aveva un certo fascino nei movimenti che compieva, erano particolari, come se dovesse attirare su di sé gli sguardi di tutti.
Infatti notò che lo stavo guardando, si fermò un attimo, mi sorrise e tornò al suo allenamento.
Volevo sprofondare...., mi aveva appena sorpresa a fissarlo come un'ebete.
Distolsi subito lo sguardo e mi rifugiai nel mio telefono fino alla fine degli allenamenti.
Dopo più di un'ora il coach salutò tutti e andarono a cambiarsi.
Aspettavo Jordan da 10 minuti. Finalmente uscì, ma non era solo, infatti insieme a lui c'erano i tre ragazzi di prima.
Mi salutò e me li presentò: il ragazzo con la carnagione scura si chiamava Spencer James, quello con i capelli biondo platino JJ Parker e quello che mi aveva sorriso Asher Adams.
Io accennai un:"Piacere di conoscervi" balbettando.
Jordan li salutò e rimanemmo soli.
Mi chiese come mi fossero sembrati gli allenamenti e io risposi che era stato veramente bravo.
Lui mi sorrise e mi domandò se mi andava di andare nel suo bar preferito, insieme agli altri tre ragazzi.
Volevo rifiutare con tutta me stessa, ma qualcosa mi spinse a dire di sì, così ci demmo appuntamento al giorno dopo, fuori da scuola, alle 14, dopo le lezioni.
Ci salutammo e io tornai a casa.
Quella sera mi sentivo strana, non capivo perchè, ma sapevo per certo che tutto era incominciato da quello sguardo e quel sorriso.

Fine.
Spero vi sia piaciuto💟🥺
Sara.

La mia nuova vita a Beverly Hills.Where stories live. Discover now