La Fuga - Parte 2

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Beatrice, Artù e Merlino si rifugiarono nella foresta, e trovarono Elyan e Galvano.

Merlino: Galvano!
Galvano: Ehi amico mio... (e diede una pacca sulla spalla a Merlino), Artù.
Artù: Galvano, sempre ad andare in giro per le taverne, eh.
Galvano: Ci sono stato proprio ieri.
E tutti si mettono a ride.
Artù: È bello averti qui.
Galvano: e per me è un piacere essere qui, tanto senza di me non c'è la fareste. (dice mentre si pavoneggiava)
Elyan: beh staremo a vedere. Comunque... (si girò verso Beatrice)
Io sono Elyan, il fratello di Ginevra.
Beatrice: Beatrice, piacere mio.
Galvano: Galvano, piacere mio (disse facendo un inchino). Tu devi essere una principessa...

Merlino stava guardando male Galvano e Artù è Beatrice se ne sono accorti.

Beatrice: come hai appena sentito, sono Beatrice, e no, non sono una principessa, ma ero una dama di una principessa. (disse con un sorriso)
Galvano: Beh, hai un nome e un'aspetto da principessa. (fece un'altro inchino)

Beatrice voleva disperatamente cambiare argomento.

Merlino: allora, cosa facciamo?
Gaius: non possiamo restare qui, siamo tutti in pericolo, soprattutto voi Artù.
Galvano: quindi che pensate di fare,dove andiamo?

Beatrice: Che ne dite oltre le montagne bianche.
Gaius: dove? li è il confine con il regno di Cenred.
Beatrice: Potremmo andare a Eldor, e radunare un'esercito di cavalieri, se qualcuno di loro è riuscito a scappare. Eppoi Cenred sarà già morto, visto che l'attacco non lo ha guidato lui, e non è così codardo da mandare qualcun'altro
al suo posto.

Artù: Beatrice ha ragione, sarà meglio andare.
Beatrice: potremmo accamparci nella valle dei re caduti.
Elyan: ma è lontana da qui.
Beatrice: Non se conosci una scorciatoia.
Artù: Non sapevo ci fosse una scorciatoia che del castello porta alla valle dei re caduti.

Stavano camminando e li vicino c'era una caverna coperta da liane che faceva da passaggio.

Beatrice: Non, se sai dove cercare. (è spostò le liane)
Artù: te l'hanno detto che sei un genio.
Beatrice: si, me lo hanno detto spesso (disse con in modo un po' arrogante). Dai andiamo.

Hanno percorso tutta la caverna fino alla fine per poi trovarsi in una vallata.

Beatrice:ecco, siamo arrivati.
Artù: ci accamperemo qui.
Beatrice: Io, Merlino e Galvano, andremo a prendere la legna.
Artù: d'accordo allora io vado a caccia, ci sarà qualcosa, Elyan tu resta con Gaius.
Elyan: d'accordo.

Artù, si in camminò per cacciare qualcosa, mentre Beatrice, Merlino e Galvano andarono a prendere la legna. Galvano era riuscito a trovare un piccolo fiore e si avvicinò a Beatrice.
Galvano: Ti è caduto questo... (disse mentre le porgeva il fiore).
Beatrice: Galvano... Senti... N..
Galvano non ha fatto finire la frase a Beatrice che le mise il fiore sui capelli, Merlino stava guardando male Galvano cose se fosse geloso.

Beatrice: Galvano, ti ringrazio ma ti prego, riprenditi questo. (disse mentre si toglieva il fiore tra i capelli e lo ridiede in dietro a Galvano).
Galvano: Non ha funzionato vero (disse imbarazzato).
Beatrice: No. (è fece un sorriso e si mise a ridere).
Merlino mentre raccoglieva la legna sentì tutto e senza farsi sentire e vedere fece una risata,Merlino dava la schiena a Galvano e Beatrice, Galvano mentre raccoglieva la legna vide che Beatrice guardava Merlino con la coda dell'occhio, e Merlino con la coda dell'occhio guardava Beatrice ; Galvano si avvicinò a lei e sottovece senza farsi sentire da Merlino disse:

Galvano: È fortunato...
Beatrice: cosa intendi... (disse sottovoce)
Galvano: Beh, lui a te piace e si vede, è tu piaci a lui... Non negarlo (disse sottovoce)
Beatrice: Galvano, ci conosciamo da pochissimo tempo e hai già capito tutto. (disse sussurrando)
Galvano: in realtà si vede, solo che nessuno dei due se ne accorto. (disse sottovoce)
E continuò a raccogliere la legna. Quando finirono tornarono da Elyan e Gaius, in contemporanea era tornato anche Artù, e accesero il fuoco,e mangiarono, Gaius si era già addormentato, Beatrice si levò l'armatura tranne la cotta di maglia,e si addormentò anche lei. Intanto:

Artù: Merlino, dobbiamo parlare.
Merlino: di cosa?
Elyan: Lo sai benissimo.
Galvano: Artù ha ragione. Quando hai intenzione di diglielo?
Merlino: primo non so di cosa state parlando e secondo cosa dovrei dire e a chi?
Artù: Stiamo parlando di te e Beatrice.
Elyan: devi dirle quello che provi.
Merlino: Aspettate un secondo, Elyan, Galvano; come fate a saperlo? (disse con voce bassa per non farsi sentire, ed era anche un po' scioccato)
Galvano: Amico, si vede lontano un miglio che ti piace; se no prima quando ho provato a darle il fiore non mi avresti guardato male, e Beatrice non me lo avrebbe restituito con tanta sicurezza.
Artù: Galvano ha perfettamente ragione, il che è strano.
Galvano: Ehi.... Si, ha ragione.
Merlino: è cosa dovrei fare secondo voi?
Artù:diglielo...
Elyan: secondo me dovresti fare qualcosa di carino eppoi diglielo.
Galvano: oppure, potresti baciarla direttamente, e diglielo.
Elyan: Beh, Galvano, molto diretto vedo, ti ricordo che Merlino non è nei tuoi panni...
Merlino: Elyan, questa è la cosa più giusta che tu abbia mai detto.
Artù: Quindi che pensi di fare?
Merlino: fatemici pensare un po'. Una cosa ma perché parliamo di me, e non di quello che sta succedendo a Camelot?
Artù: Non voglio pensare che Morgana, sia mia sorella e che sia sul trono di mio padre, però sto pensando a tutti gli abitanti di Camelot e ai cavalieri.
Elyan: Sarà meglio riposare, avremo una giornata lunga domani.
Elyan si distese a terra, Artù lo stesso.

Galvano: Non preoccuparti, riuscirai a diglielo.

Anche Galvano si stese a terra, Merlino continuo a guardare le fiamme e si girò e vide Gaius e Beatrice dormire, allora si distese vicino a Beatrice e a Gaius è si addormentò.

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La mattina seguente si svegliarono e ripresero il loro viaggio. In tanto a Camelot...

Morgana: Avete un'altra occasione per gurarmi fedeltà.

Leon: Mai, noi abbiamo giurato fedeltà al re e al principe Artù.

Morgana: Bene, guardie...

Morgause era accanto a sua sorella e le guardie sotto nella piazza puntavano le balestre contro i cavalieri di Camelot.

Leon guardava a destra e a sinistra per cercare l'approvazione dei suoi compagni.

Leon: LUNGA VITA AL RE.
Morgana: Bene... Fuoco...
Le guardie si stavano preparando a far fuoco contro i cavalieri ma era una trappola e si girarono verso il popolo che era nella piazza, e cercarono di uccidere loro.

Leon: NOOOOOO...
E venne portato nelle segrete.

Morgana era nelle sue stanze insieme a Ginevra.

Morgana: Vedo le difficoltà che devo affrontare, essendo regina...
Gwen: ve la state cavando bene, maestà.
Morgana: Sei troppo buona Gwen.
Gwen: starò al vostro fianco per aiutarvi. Se volete posso parlare io con Sir Leon.
Morgana: Veramente...
Gwen:Mia madre lavorava per la sua famiglia, siamo praticamente cresciuti insieme.
Morgana: OH, grazie Gwen. Sei un'amica (è abbraccio Ginevra).

Spero vi stia piacendo, volevo avvisare che non so quanto riuscirò a scrivere quando inizio la scuola in presenza o per le video lezioni, quindi vedrò di organizzarmi magari il sabato sera e la domenica, ma per il momento riesco a scrivere la sera.


Camelot ~Merlino~❤️Where stories live. Discover now