Mirko

Capitolo 42. - La Casa-pancione.

Denise ammirava l'ennesima tutina colorata che aveva comprato con un sorriso stampato in faccia.

- E' carinissima! Vado a prendere un gelato: lo volete. - disse Alice.

Rispondemmo di no e Alice si allontanò trotterellando allegramente.

- Quando sarà il momento mi accompagnerai?

Risposi di si chiedendomi come fossero i rapporti con i suoi genitori.

Non me ne aveva mai parlato fin dall'inizio, quasi come se non ci fosse nulla da dire a riguardo.

- Come l'hanno presa i tuoi genitori?

- Male, ma almeno mamma ci ha fatto l'abitudine.

Denise sospirò e si sdraiò sul prato guardando le nuvole.

- Pensi che tornerà mai Marco?

- Certo.

In realtà non lo sapevo, dubitavo anche che fosse realmente sparito per una sua fantomatica malattia.

Credevo molto di più che fosse scappato da sua figlia, ma Denise aveva giurato di non averglielo ancora detto quando era sparito.

Mi girai intorno alla ricerca di Alice, ma non la vidi.

Ma c'avrei giurato di aver visto Marco. Controllai meglio e lo vidi davvero appoggiato a quell'albero a fissarci. Il sangue diventava freddo nelle vene e il coraggio mi veniva meno.

Volevo dirlo a Denise, ma il mio coraggio era sparito.

Marco veniva verso di noi con gli occhi fiammeggianti.

- Denise, quello è Marco no?

Denise scatto a sedere, nei limiti di tempo in cui poteva farlo.

Marco si fermò davanti a noi e fissò per prima cosa il bel pancione di Denise.

- Sparisci Mirko! - disse lui.

Mi dileguai in fretta un po’ stupito che mi avesse chiamato per nome e appena la intravidi raggiunsi Alice e il suo gelato.

- Che ci fa qui il mostro?

- Non lo so.

Restammo lì a guardarli un po’.

Parlavano, intensamente, aiutandosi con le mani.

Mi aspettavo che da un momento all'altro lui si alzasse e andasse via o addirittura che la picchiasse.

Poi d'un tratto Denise lo abbracciò e lui la strinse.

Si diedero un bacio e mentre il volto di Denise si copriva di lacrime, Marco si piegò e baciò Grace, o meglio la sua casa-pancione.