DRACO'S POV
4 mesi dopoSono passati mesi da quella notte che ha segnato la fine di un capitolo e l'inizio di un altro. La nostra distanza è ormai come una ferita aperta, e non so più come curarla. Mi chiedo se lei pensa ancora a me, se qualche parte di lei mi cerca nei suoi pensieri, così come faccio io. Vorrei poterle dire tutto, ma non riesco a trovare le parole. L'unico modo per esprimere ciò che sento è scrivere. Eppure, ogni parola che metto su carta sembra non essere mai abbastanza.
Non ho più visto la rosa. La rosa nera che le avevo lasciato, appoggiata sulla soglia della sua porta. L'ho cercata in ogni angolo della sua stanza, ma nulla. Non so che fine abbia fatto, ma un piccolo angolo del mio cuore spera che la stia ancora custodendo, che sia rimasta lì come simbolo di qualcosa che non siamo riusciti a dire o a fare.
I nostri sguardi si incrociano raramente ormai. Quando succede, è come se fossimo estranei, come se quelle emozioni che un tempo ci legavano fossero svanite nel nulla. A volte giuro di odiarla, così come mi sembrava di odiarla quando tutto è iniziato. Ma poi, nei momenti più bui, quando la sua figura si fa strada nella mia mente, mi accorgo che odio e amore si mescolano, rendendo ogni pensiero un inferno senza fine.
DRACO'S POV
Il giorno della condannaOggi tutto sembra andare storto. La condanna di Fierobecco è ormai un dato di fatto, eppure, quando la vedo avvicinarsi, qualcosa in me vacilla. Phyton mi colpisce, non con le sue parole, ma con un qualcosa che non riesco a definire. Mi dice che ha bisogno di parlarmi. Quella voce, quel tono, non sono mai stati così decisi, eppure è come se mi stesse chiedendo qualcosa di impossibile.
Quanto avrei voluto che fosse un'altra conversazione, che il nostro dialogo fosse diverso. Ma no, invece è ancora una volta l'argomento di sempre: Fierobecco.
E sai quanto me ne importa? Nulla. Mi ha screditato davanti a tutti, mi ha messo in una posizione ridicola. Eppure, non riesco a liberarmi dalla sua immagine. Quando la vedo triste per l'ippogrifo, c'è qualcosa che mi scuote. È strano, ma non posso ignorarlo. Non voglio ignorarlo.
La maggior parte degli studenti è venuta a chiedermi di fare qualcosa. McGranitt, anche lei. Ma non posso cedere, non posso. Devo ignorare tutto, ignorare ogni supplica. È così che sono stato cresciuto, ed è così che devo comportarmi.
Ma quando lei mi guarda, accusandomi, mi sento come se il mondo mi stesse crollando addosso. La sua voce, quel tono di rabbia... Mi fa capire quanto dolore ci sia dentro di lei, quanto odio ancora provi per me. Soprattutto quando parla di Pansy. Quella domanda mi brucia, mi perfora. "Da quando ti preoccupi per lei?" La domanda che tormenta la sua mente, che continua a ronzare nei miei pensieri.
Pansy... lei è sempre stata al mio fianco. Mi ha sempre sostenuto, protetto. Ma io non sento niente per lei, nulla che vada oltre la gratitudine per tutto ciò che ha fatto. Eppure, mentre la guardo, mentre vedo il suo sguardo tormentato, mi accorgo che forse non sono mai riuscito a vedere quello che lei è veramente. Mi sono sempre concentrato su Phyton, su di lei. E ora... tutto è confuso.
Non posso trattenermi. Le sue mani sono così delicate, così fredde. Le prendo con cautela, sento la sua riluttanza, ma non riesco a fermarmi. La osservo, la vedo lottare per staccarsi da me, ma non posso lasciarla andare. Non ancora.
Le sue dita si intrecciano con le mie, e improvvisamente il mondo diventa silenzioso. Le sue mani sono così fragili, eppure in quel momento sono tutto ciò che mi resta. Avverto la sua tensione, il disprezzo che mi lancia. Ma non mi importa, perché voglio lei. Voglio lei più di ogni altra cosa.
"Non posso fare più niente, Regius... mio padre pensa che sia meglio per tutti." Le parole escono da me come un sussurro, eppure sono cariche di una verità che non voglio affrontare. Ma è troppo tardi per tornare indietro. "Riconosco i miei sbagli, ho esagerato."
Voglio dirle di restare con me, voglio che mi creda. Ma il mio orgoglio mi impedisce di proseguire. Non posso, non ora. Non ancora.
Lei si allontana, corre verso il suo dormitorio, lasciandomi da solo con i miei pensieri. Ma non posso fermarmi. Non posso lasciarla andare. Le vene nelle mie braccia pulsano, il cuore batte forte nel petto. Desidero lei più di ogni cosa. La voglio, e nulla, nemmeno la mia stessa arroganza, può fermarmi.
Decido di correre verso il suo dormitorio. La rabbia e il desiderio mi consumano, ma non posso fermarmi. Mi tormenta, mi brucia. Ho bisogno di lei, più di quanto abbia mai avuto bisogno di qualcosa.

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𝐓𝐡𝐞 𝐋𝐨𝐬𝐭 𝐒𝐨𝐮𝐥𝐬 || DRACO MALFOY ||
Fanfiction"Ti ho cercata ancora una volta, inutile negarlo. E in mezzo alla gente ho avuto l'ansia di incontrarti, come la prima volta che ti ho vista. E l'ultima volta che ti ho persa." Phyton Regius Serpeverde, erede legittima di Salazar, è tornata in vita...