Someone you loved

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4:03 di quella notte...

...
Sono sospesa, immobile.
Eppure sto cadendo giù in basso, nel vuoto, nel profondo.
"sei complicata!"
Delle voci mi urlano contro.
"smettila di starci male! Non serve a nulla rivangare il passato!"
Lo so...
"LO SO", urlo.
"LO SO, MI DISPIACE NON CI RIESCO".
Con le mani copro le mie orecchie e mi volto cercando di capite chi mi sta parlando.
Non c'è nessuno però.
Sono solo voci, nella mia testa.
"Smettetela di urlare!", dico.
"BASTA, BASTA!"

SILENZIO...

Chiudo gli occhi.
Poi li riapro velocemente.
"basta...", mormoro in un sospiro.
Ora che sono sola che faccio?

Ad un tratto vedo un'ombra lontano, così urlo perché mi soccorra.
"AIUTAMI TI PREGO"
Mi rendo conto solo ora che i miei piedi non toccano più terra: ho una mano sola a reggermi, mentre vacillo dal tetto di un grattacielo.
L'ombra si fa più vicina: "cosa c'è?", domanda.
Non la vedo in faccia, ma ha una voce che mi sembra di conoscere.
"aiutami ti prego!", ripeto.
"non posso", sussurra.
"io...sto per cadere...ti prego aiutami!", sto piangendo? Non me ne ero accorta...
Le lacrime si trasfomano in fiumi, enormi.
L'acqua si riversa su di me e mi pesa addosso: non resisterò a lungo!

Vedo che l'ombra si sta voltando:
"NO! - esclamo - non andartene!"
Si ferma per un instante, ma non si volta più a guardarmi: "non hai bisogno di me", mormora.
"ma...come? Cosa dici?", piango.
"io non sono quello che tu credi..."
"e chi sei allora?".
Silenzio...
Si volta finalmente, mi guarda sorpreso.
"pensavo te ne fossi accorta", dice
"no... - mormoro - non ti riconosco, sei al buio..."
"io, sono l'allegoria dell'amore, senza di me la tua vita non avrebbe senso, eppure non posso salvarti", sospira, triste.
"ma...- non capisco - l'allegoria dell'amore?", domando.
Ma che significa?
"si, io posso solo dirti cosa devi fare, non posso farlo per te"
"e cosa devo fare? Ti prego dimmelo!", urlo.
"ama", mormora.
"ama, o precipiterai", ripete.

In un secondo é sparito, così come la mia presa: si lascia.
Precipito inesorabilmente.
"ama!", ripete un eco nella mia testa.
"ama o precipiterai!"
"NOOOOO"
...

Apro gli occhi di scatto.
Il cuore in gola.
Ansia totale.
Buio totale.
Mi tiro su seduta e riconosco quello che ho intorno: la mia scrivania, il mio armadio.
Sono in camera mia; Angela qui vicino a me russa beata.
"oh", tiro un sospiro di sollievo.
"va tutto bene", sussurro con il fiatone...
"cazzo - mi passo una mano sul viso - va sempre peggio però!".

Il giorno dopo...

Aisha

Stasera non c'è nessuno in casa.
Angela è uscita con Irene, Clara e Carol sono andate nel solito locale sotto casa; Liz e Chiara sono fuori a cena da sole, e anche Luca è uscito.
Un "appuntamento ufficiale" penso, non so.
Béh, almeno ha detto sarebbe stato in compagnia. Sappiamo tutti di chi immagino....
Si vede lontano un miglio che loro due hanno qualcosa in sospeso: devono solo trovare il giusto compromesso per non farsi del male. Sicuramente non come abbiamo fatto io e Jason.
Ma ora non mi va di pensarci.

Non mi spaventa stare sola; comunque Nadia sta di là che dorme, ha detto che era stanca. Le ho chiesto volentieri di venire a guardare un film con me, ma era davvero distrutta. Si è divertita pure troppo ieri sera...
Sorrido al pensiero.

Mi scalderò una pizza e poi mi guarderò la tv da sola; potrò perfino mettermi al centro del divano senza stare schiacciata in un lato per una volta.
Meglio di così non si può.

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