Perfect duet

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Dopo pranzo sono andata un po' in camera per rilassarmi e ho lasciato Luca a lavare i piatti.
Ho cercato un po' nel armadio per vedere cosa mettermi per andare al cinema con Jason domani, magari qualcosa di stravagante; ma comunque alla fine credo che opterò per qualcosa di semplice come al solito. Non ha senso vestirmi tanto sfarsosa o, che ne so, elegante; certi stili proprio non fanno per me e trovo davvero inutile vestirsi come non ti senti te stessa se poi mi sento a disagio.
Ci andremo in primo pomeriggio, verso le tre circa e sono assolutamente eccitata: non vedo l'ora di vedere un bel film con lui.
Da vero gentiluomo qual é, ha fatto scegliere a me il film e io ho scelto un genere comico; non mi sembra proprio tipo da guardare film romantici e, se devo essere sincera, nemmeno io lo sono.
Mi ritrovo a viaggiare con la mente e non posso evitare di tornare a quel nostro primo appuntamento. Quel caffé ieri é stato un sogno: non mi era mai capitato di ritrovarmi in un'atmosfera del genere; é stato strano ma allo stesso tempo speciale e bello.
Molto bello.
Non abbiamo avuto bisogno di tanto; come al bar con il frullato dell'altra volta: a parlare, anche nei silenzi, erano i nostri occhi. Il nostro contatto visivo mi toglie ogni volta il fiato; mi ha permesso di capire molte cose su quello che provo e, a giudicare da come mi guardava, anche su quello che prova lui.
Penso sia più che ovvio che tra noi c'é qualcosa e io voglio scoprire che cosa.

Non ho ancora capito molte cose nella vita; quando si parla di relazioni sono sempre stata una frana a capire i miei sentimenti, ma per ora almeno, mi sembra tutto così facile: io non vedo l'ora di vederlo e lui di vedere me, spero.
Mi metto sotto le coperte e mi lascio abbandonare nel cuscino morbido; stamattina mi sono svegliata presto, un riposino é più che meritato direi.

Due ore dopo...
"ma porca...
- "shh, sta dormando!"
- mhm... troia!", sento due voci bisbigliare.
Nel dormiveglia non capisco di chi si tratti ma le due voci continuano.
Sento anche una delle due battere un colpo che assomiglia ad una sberla.
"aiaa!", sento qualcuno lamentarsi, ad alta voce però sta volta.
Capisco subito che si tratta di Angela così apro gli occhi.
"mmh, che succede?", domando insonnolita.
"scusa amore, é che non voleva stare zitta!", dice Luca con voce dispiaciuta lasciando un' occhiataccia alla nanetta vicino a lui.
"ma sei cretino?! - esclama Angela tirandogli una gomitata - mi hai portato tu qui per svegliarla"; uno sguardo assassino sul suo viso.
Rido a quella scena e mi stiracchio allungandomi verso il mio cellulare sul comodino.
Il mio sguardo cade subito sull'orario e sono già le sedici e trenta; avrò poco tempo per studiare, quanto ho dormito?
Ad un tratto una notifica attira la mia attenzione così ci clicco sopra e leggo subito il messaggio che mi é arrivato ignorando quei due che continuano a battibeccare.

da Jason: hey ricciolina, ti stavo pensando...non vedo l'ora che arrivi domani. ;) xx

Sorrido immediatamente nel leggere e guardando a che ora me lo ha mandato, 15:03, riconosco che é esattamente quando anche io lo stavo pensando.
Wow, siamo davvero in sintonia...

Anche io ;) x

"vabbé dettagli... comunque sei stata tu ad urlare", vengo risvegliata subito dai miei pensieri perché in sottofondo i miei amici continuano a parlottare.
Mio Dio, che noia...
"oi... - richiamo la loro attenzione - ora mi avete svegliata, che volete?", sospiro mettendomi seduta nel letto tirando poi il cellulare sulle lenzuola.
"é lui in realtà ch... - inizia subito Angela ma le rivolgo un'occhiataccia - si...va bene, va bene...scusa", sussurra timidamente.
"mi fa paura sta attento...", ci alza sulle punte per sussurrarlo nell'orecchio del nostro amico ma io la sento e mi metto a ridere: "scema - mormoro con un sorriso - che vuoi dai", mi rivolgo a Luca.
Prende un respiro profondo e un altro dei suoi soliti sorrisoni compare.
Oddio, che ansia...
"Samuel!", é tutto ciò che dice prima di sedersi sul letto vicino a me e cacciare il suo solito urletto.
"porco ***, sembri il mio gatto quando le pisto la coda", dice Angela tappandosi le orecchie come avevo fatto io prima.
Same sis...
Scuoto la testa; "sai Samuel, se continui a farlo impazzire così, due volte al giorno poi, io e il mio ciclo ci vendicheremo", penso.
"va bene...che ha fatto adesso?", chiedo sospirando.
"mi ha scritto appena abbiamo finito pranzo e...non l'ho visto perché lavavo i piatti e poi sai avevo messo Zayn, tra l'altro la canzone che gli ho dedica... - prima che possa farlo io, ci pensa Angela...
- MA FIGA TI MUOVI?", gli urla nell'orecchio facendolo sussultare.
Si siede sul suo letto sbuffando: "cioé cazzo, mi fai venire voglia di strapparmi le orecchie!".
La guardo e ridacchiando quando vedo la faccia di Luca: "ma perché mi maltrattate tutte in questa casa?", sussurra abbassando la testa triste.
"povero", scherzo avvicinandomi e facendogli una carezza.
"però, si muoviti".
"scusa ma ci stavi mettendo anni e sai - indica il suo orologio - avrei da fare.. ".
"va bene... - riprende a raccontare - e allora, aperto il messaggio ho letterlmente urlato. Ha detto che non vuole aspettare fino a domani e che vuole vedermi oggi!".

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