19. L'apparenza Inganna

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Jessica si svegliò ma rimase comunque a letto. Era stanca, anche se non aveva fatto niente di particolarmente faticoso, se parliamo dal punto di vista fisico..se invece parliamo dal punto di vista mentale, bhe quello si che era stato stressante.

Nuovo giorno, nuovo inizio.
No..?
No

Sarebbe stato difficile, ma poteva farcela!
Avrebbe superato quel periodo.
Decisamente.

Jessy: non posso farcela! Mi sento tradita, e bhe lo sono. Mi sento uno schifo, dico sul serio. È brutto come una persona ti fa un torto quando meno te lo aspetti. Ti senti improvvisamente vuoto.. ceh capisci quello che sto cercando di dire??

Disse rivolgendosi ad Ice, che ormai era il principale spettatore delle sue sceneggiate e lamenti.

Semplicemente il gattino sembrava aver capito lo stato d'animo della padrona e la raggiunse sul suo letto, stendendosi vicino al viso di Jessica.

Jessy: oh ma pucci pucciolinoo! quanto sei dolcee! quanto sei carino piccolinoo

Disse con voce stridula e quasi insopportabile.

La porta venne spalancata di colpo senza preavviso e Theodore entrò nella stanza.

Theo: ehi Jess come st-
Jessy: oh ma pucci pucci sei così ca-
Theo: ...
Jessy: oh
Theo: sapevo che una rottura potesse stravolgere il cervello, ma non così tanto
Jessy: ma stai zitto, se è per questo ti sarai lasciato minimo 28 volte
Theo: deficiente
Jessy: ma bussare?
Theo: ma chiudere la porta a chiave?
Jessy: non è che mi aspetto che mi facciano irruzione in camera
Theo: vabbè..alza il culo e vieni a fare colazione
Jessy: vai te, non ho voglia
Theo: senti non cominciare a fare la depressa. È meglio per te se ti alzi da sola, se ti costringo io è peggio.
Jessy: pff non c'hai forz-

Ma prima che Jessica potesse finire di parlare, Theo prese le coperte e le tirò facendole cadere a terra insieme a Jessica. Ice fortunatamente aveva i riflessi pronti ed era balzato giù dal letto in tempo.

Theo: bradipo
Jessy: coglione

Alla fine Theo riuscì a convincere Jessica a fare colazione.

Durante il percorso sentirono due voci urlare.

Due voci ben distinguibili.

Draco e la Parkinson.

Draco: ma perché cazzo l'hai fat-

Il ragazzo si interruppe quando vide Jessica e Theodore dall'altro lato del corridoio.

Draco: JESSICA!

Theodore prese Jessica per il polso e la trascinò lontano da la.

Draco: Jessy ti prego lasciami spiegare!
Theo: non credo ce ne sia bisogno!
Draco: jessica ha una fottuta bocca, può benissimo parlare per conto proprio non le serve il pappagallo, idiota
Jessy: non parlargli così. Accetta le conseguenze delle tue azioni

Theodore continuò a trascinare via l'amica.

Draco: theodore lasciala, fammi spiegare cazzo!
Theo: lalalalalalala non ti sentooooo
Draco: vaffanculo sei un bambino
Theo: almeno i bambini giocano coi giocattoli, non con i sentimenti delle persone!

Ormai Jessica e Theodore erano abbastanza lontani da Malfoy, ma non sufficientemente per non sentire Draco urlare "JESSY NON ERO IO!".

Passarono la mattina tra lezioni e imprecazioni di Theo contro Draco.

Jessy: secondo te..secondo te cosa voleva dire con "non ero io"?
Theo: assolutamente niente, lascialo perdere
Jessy: va bene

Il pomeriggio Jessica lo passò sui libri, da sola. O almeno questo era quello che sperava.

Perse la concentrazione quando qualcuno si parò davanti al tavolo dove stava studiando.

Cedric: ehi!
Jessy: no ti prego
Cedric: cos- non, non ho detto niente
Jessy: ringraziamo il cielo per questo
Cedric: ma.. Jessica va tutto bene?
Jessy: no, va tutto una merda. Volevo passare il pomeriggio da sola, invece sei arrivato tu.
Cedric: ah
Jessy: eh
Cedric: eh bhe, allora io ehm
Jessy: si, vai
Cedric: solo..vorresti uscire e non so, prendere una burrobirra insieme?
Jessy: no, ma bel tentativo

Dopo Cedric annuì ed uscì dalla stanza.

Jessica ora stava attraversando la Sala Comune, diretta in camera sua per potersi sistemare prima di cena.

Si fermò però a qualche metro dalla sua porta, siccome quest'ultima era ostacolata da qualcosa, o meglio qualcuno.

Draco: ho bisogno di parlarti
Jessy: io no, quindi spostati

Lei fece per scansarlo, ma lui la bloccò per le spalle.

Draco: Jessy..
Jessy: ho detto levati
Draco: cazzo non ero io quello!
Jessy: oh certo, vorresti dirmi che c'è qualcun'altro qui a scuola che ha i capelli platinati??
Draco: non in quel senso
Jessy: questa conversazione non ha senso! Ho visto a sufficienza e non sprecherò del tempo per ascoltarti
Draco: JESSICA ASCOLT-
Theo: che succede qua?
Draco: e tu da dove esci!?
Theo: non mi fido più di te Draco
Draco: ah mi stavi seguendo!
Theo: tu stavi seguendo lei!
Draco: perché devo parlargli! Levati dalle palle e lasciaci soli
Theo: te lo scordi

Draco preferì contenersi e lasciare da parte la conversione, così sorpassò Theodore scontrandolo appositamente, e se ne andò diretto in Sala Grande.

Jessy: grazie
Theo: niente. Ti aspetto a cena..
Jessy: va bene, a tra poco

Disse e poi vide l'amico allontanarsi.

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I Choose You Until The End 2 || Draco Malfoy Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora