ARE YOU Namjoon? [REVISIONE]

Cap. 15

Ariel's pov

<Come è andata la notte?> Hoseokie mi guarda con quel suo sorriso solare. Come fa a chiedermi come è andata la notte? Mi parte uno sguardo minaccioso <Come puoi farmi una domanda simile? Si può sapere cosa ti è saltato in mente? Prima mi inviti ad uscire, prepari tutta quella manfrina, mi dici cosa ti piace, mi fai vedere le tue passioni, poi così, a caso mi confessi che sia tu che i tuoi cari compagni e colleghi mi avete mentito sulle vostre identità. Questo posso anche capirlo! Poi... Cerchi di baciarmi e alla fine finisco a dormire sul divano - sottolineo la parola "divano" - a casa vostra, con Joon o Namjoon, con lui! Ho dimenticato qualcosa?> continua a guardarmi e a sorridere <In verità si!> lo guardo stranita, avrà capito che sono arrabbiata con lui? <Cosa avrei dimenticato, di grazia?> l'auto si ferma <Siamo arrivati... agashi!> incrocio le braccia in attesa <Allora?> <Farai tardi!> continua con il suo sorriso e soprattutto continua ad ignorare la mia domanda. Indispettita prendo le mie cose <Va bene! Me ne vado! Buona giornata "signor rapper"!> sto per uscire dall'auto quando mi sento fermare per il polso. Hobie mi ha ritirato nell'abitacolo, mi guarda con quel suo bel viso calmo e sorridente <Una cosa l'hai dimenticata, non hai detto che anche io mi sono innamorato di te!> Oh miei Dei! Resto a guardarlo in silenzio mentre la mia espressione facciale è diventata una tipica O! <Guarda il tuo capo!> mi giro e vedo Jacky, cioè Mr Wang, avanti alla portiera. È lì, con le braccia conserte che lancia sguardi torvi a Hoseokie, accigliato mi fa cenno di uscire. Un po' sconcertata guardo l'orologio presente sul cruscotto dell'auto, non sono in ritardo, anzi, prendo le mie cose ed esco. Con un po' di imbarazzo saluto il rosso e seguo il mio capo che si sta dirigendo all'ingresso dell'agenzia. <Seguimi!> ma che gli prende? Non sono in ritardo, non penso di aver fatto qualcosa per farlo arrabbiare! Due sono le cose, o lui è impazzito, o sono io che sono più figata del solito. Apre la porta del primo ufficio vuoto e ci entriamo

<Si può sapere a che gioco stai giocando?>

Non capisco questo suo tono e neanche la domanda, sinceramente <Prego?> gli faccio granando gli occhi

<Che diavolo combini?> ancora quel tono, non capisco a cosa si riferisce? Ho sbagliato qualcosa sul lavoro, è successo qualcosa che dovevo ricordare ma non ricordo? <Mr Wang, non capisco di cosa sta parlando? È successo qualcosa?>

<Ariel, tu e il rosso!> non ci credo! Ha qualcosa da ridire sulla mia amicizia con Hobie <Non capisco cosa c'entri con il lavoro e in ogni caso io e Hoseokie siamo solo amici!>

<Solo amici? Ma sii seria! Ieri sera te ne sei andata con lui, questa mattina arrivi con il rosso e hai praticamente gli stessi abiti di ieri! Non siete solo amici!> sinceramente non so come interpretare questa sua scenata sto per rispondergli in malo modo, ok, è il mio capo ma la mia vita privata, è la mia vita privata!

<Dovresti essere sincera con Namjoon!>

Scuoto la testa, <Non ho capito!>

Lo guardo con una crescente risatina isterica <Non ho capito da quando la maia vita privata sono cose di cui lei si impiccia! Da quando quello che faccio dopo il lavoro è affar suo! Da... da...> la crescente tensione e l'assurdità di quella discussione mi ha decisamente turbata. Le lacrime escono anche se non voglio, penso a tutto quello che è accaduto ieri, la serata con Hobie, le sue rivelazioni, la discussione con Joon e l'essermi addormentata con lui, come se nulla fosse successo? Ora Jackson con questi strani discorsi. Cosa succede? Cosa accade alla mia vita? Cosa voglio? O meglio cosa vogliono da me? Jackson allunga una mano per asciugarmi le lacrime, è dispiaciuto per la mia reazione, ma lo blocco asciugandomele da sola. I miei occhi si trasformano in due lame <Stia lontano! Non ha nessun diritto di parlarmi così! La mia vita privata è MIA. Lei è solo il mio capo. Hoseok è solo un caro amico e Namjoon, anche se non sono affari che le riguardano, sono stata con lui tutta la notte! Si sente meglio?> il mio capo resta praticamente paralizzato <Mi prendo la giornata libera!> esco lasciandolo nella sala, pietrificato. Appena uscita prendo il telefono

Onnie

Ariel tutto bene?

Ti prego sono in agenzia JYP, puoi passare?

Non devi lavorare oggi?

Si. Ma... mi sono presa il giorno libero

Cosa è successo?

Ti prego Mya, ti racconto tutto quando vieni

Sono in zona, arrivo subito.

Ti aspetto nella caffetteria a 2 isolati, ho bisogno di camminare

Va bene piccola. Arrivo

Chiudo la chiamata e inizio ad avviarmi verso la caffetteria. Per fortuna arrivo subito, mi accomodo ad un tavolino un po' appartato, per sicurezza invio la mia posizione a onnie-Mya.

<Raccontami!> Mya si siede avanti a me lanciando la borsa sulla sedia vuota <Non farmi agitare più di quanto non lo sia già! Dimmi chi devo uccidere e lo farò!> ero immersa nei miei pensieri e continuavo a guardare il mio cappuccino macchiato al caramello <Vediamo da dove iniziamo la strage di Idol, dal mio ansioso ed impiccione datore di lavoro o da 2/3 componenti dei Bangtan...> finalmente alzo lo sguardo verso la mia amica ed entrambe iniziamo a ridere. Quella risata fa in modo che la tensione accumulata svanisca. Sono pronta a parlare <Non so da dove iniziare...> dico guardandola negli occhi <Parti dalla telefonata che ho ricevuto da te al dormitorio! Che diavolo ci facevi lì?> <Me lo sono chiesta anche io...> <In che senso?> <Nel senso che ero uscita con Hobie. Una serata tra amici pensavo. Poi scopro che ha affittato una palestra, balliamo, mi fa vedere una cosa che sta preparando. Fa ballare anche me! Ci pensi...> <Cosaaaa!! Tu... che... balli??? Non ci credo!> <Che ridi! Ha detto che sono brava! È un ottimo bugiardo!> ridiamo come due sceme <E poi?> mi fa cenno di andare avanti <Poi cerca di baciarmi, così, dal nulla, mentre balliamo...> <E tu?> <Io... io non l'ho baciato... quindi decide di dirmi tutto quello che mi hanno, anzi, avete, tenuto nascosto!> <Ops!> <OPS? OPS?> <Schhhhh! Non urlare!> <Onnie! Non farmi schh!> le faccio lo sguardo più minaccioso che riesco a fare. <Ti prego, ti prego. Ho sbagliato! Mea Culpa! Ma renditi conto, non avrei mai potuto rivelare le identità segrete! Sono tipo... Batman, Spiderman o Superman! Hanno diritto alla loro privaci! Poi secondo me tu sei l'unica che non li conosce!> <Certo! Però non hai pensato che la tua migliore amica, più piccola di te, dovesse sapere in che guaio si stesse andando a cacciare!>