Cap. 23

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Le lacrime scorrono inarrestabili sul mio viso mentre cerco in qualche modo di uscire da questa dannata agenzia che è peggio di un labirinto. Sono stanca, mi sento persa e delusa, non so più di chi fidarmi, Mya, quella che dovrebbe essere la mia migliore amica ha preso parte a tutto questo inganno, la mia vita è un inganno! È come se mi si aprisse il petto, vorrei strapparmi quel cuore che tanto mi fa soffrire, imbocco un corridoio ma non è quello giusto, ne giro un altro ma di ascensori neanche l'ombra, sento aprire una porta e qualcuno mi afferra per un braccio tirandomi dentro una stanza. Un caloroso abbraccio mi avvolge, l'odore che sento è inconfondibile, un misto di agrumi, limone e bergamotto assieme ad un fresco profumo di lime <Hobie! – i singhiozzi scuotono il mio corpo, mentre mi stringe sempre più forte – ti prego, lasciami andare> cerco di liberarmi da quelle braccia che cercano solo di rassicurarmi <Cosa ti ha fatto? Perché stai fuggendo...ancora!> queste parole sono come dardi al mio cuore "perché stai fuggendo...ancora!" <L'ho lasciato! Mi ha mentito. La mia intera vita è una menzogna!> Il rapper mi gira senza però mollare la presa, i miei occhi incontrano i suoi, ha uno sguardo magnetico <è sicuramente un malinteso! Lui...lui...non ti mentirebbe mai...ti ama!> non riesco a frenare una risata sarcastica <Tu che difendi Namjoon è proprio il colmo!> <Non difendo proprio nessuno, tantomeno lo spilungone...ma quel che è giusto, è giusto!> finalmente allenta la presa e riesco ad allontanarmi <Mi ha mentito! E a questa farsa hanno partecipato anche Mya, che doveva essere la mia migliore amica e Jackson! Con lui farò presto i conti. Qui, ho chiuso.> Hope mi guarda incredulo <Non andartene...resta con me...> scuoto la testa <Non posso...> <Io ti amo... non voglio perderti ancora...> i miei occhi si addolciscono, un sorriso amaro prende forma sulle mie labbra <Lo so, Hoseokie ma sarebbe una bugia. Una bella bugia ma, non meriti una come me, meriti l'amore ed io non posso dartelo. Portami fuori da questa dannata agenzia, ti prego.> Annuisce.

<Dove andrai?> faccio spallucce <Per ora devo sistemare le cose con Jackson, poi potrei andare a Los Angeles con lui...infondo...è sempre il mio capo e non posso lasciare il lavoro di punto in bianco!> le parole escono false e bugiarde dalla mia bocca, spero solo che lui mi creda...<Addio!> gli lascio un piccolo bacio sulla guancia e vado verso il taxi che mi sta aspettando.

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Resto li, avanti ad una porta chiusa, incapace di emettere un suono, incapace di fare un movimento, dovrei urlare <FERMATI! RESTA CON ME!>, dovrei allungare la mano, aprire questa dannata porta e rincorrerla, abbracciarla e dirle che per me va bene, va bene se lei mi ama, se lei ha quell'anello al dito, invece resto lì, fermo, con un buco incolmabile nel petto, le lacrime che scendono inesorabili e nella mia mano quel piccolo anello, quel piccolo oggetto che doveva essere una promessa del mio amore, della mia fiducia, già la fiducia che non ho saputo darle al momento giusto ed ora è qui solo come lo sono io, in questo studio che non mi è mai sembrato così grande e pesante come non mai. Non so quanto tempo ho trascorso immobile avanti ad una porta ormai chiusa, poi, un movimento, uno scatto di serratura ed il cuore inizia a battere forte, carico di speranza <Hyung!> la porta si apre ma è il volto di Jungkook a fare capolino <Hyung, stai bene? Sei pallido peggio di SUGA> i suoi grandi occhi vagano spauriti fino a fermarsi sulla mia mano, come un bambino che ha un piccolo segreto la chiudo e la ritraggo, nascondendolo dietro la schiena <Hyung cosa è successo?> <Nulla...di importante...JK. Avevi bisogno di qualcosa?> <Ho visto Noona andare via in taxi, pensavo restasse per il pranzo> accenno un piccolo sorriso <No, Noona non resta JK. Noona è andata via.>

I mesi seguenti furono un turbinio di impegni, giusto quello che mi serviva per non pensare a quello che era accaduto, io non parlavo, gli altri non chiedevano, anche Hoseok si era lanciato nelle nuove coreografie e logicamente si accaniva su di me, pretendendo l'impossibile, una piccola vendetta per il suo dolore e una punizione per la mia stupidità. Il tanto atteso Comeback coincise con il nostro decimo anniversario, 13/06/23, una data importante sia per noi che per tutta l'ARMY soprattutto perché annunciai la mia partenza assieme a Seokjin, che aveva potuto posticipare il suo arruolamento a causa dell'infortunio alla mano e con Yoongi ormai anche lui arrivato al limite dell'età. Per il resto del gruppo fu uno shock. Ormai ero apatico e non provavo neanche più interesse per la musica mi sembrò una buona decisione. Saremmo partiti dopo le promozioni. Fu proprio durante una di queste promozioni che con la coda dell'occhio vidi il mio "caro amico Jackson", decisi di affrontarlo dopo la nostra esibizione.

ARE YOU Namjoon? [REVISIONE]Where stories live. Discover now