N O V E

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ORTENSIA

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ORTENSIA

"Le ortensie sono usate per esprimere gratitudine per essere state comprese e trasmette emozioni sincere"

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"Neville, è stato semplicemente perfetto" sospirò Harry, con un sorriso che gli tirò le labbra.

Il moro gli aveva raccontato tutta la sera prima, senza tralasciare nemmeno i più piccoli dettagli. Gli raccontò di come avevano parlato, riso, scherzato e preso in giro. Ma soprattutto, di come hanno trascorso la notte in una pace beata, godendosi la presenza l'uno dell'altro come se fosse la cosa più preziosa al mondo - e per entrambi i ragazzi lo era.

"Sembra che vi siate divertiti" disse Neville, mentre continuava a versare l'acqua nei fiori. "Allora deve piacerti davvero, eh?"

Harry annuì, sentendo il colore rosa peonia ritornare sulle sue guance. "Lo voglio, Neville, LO voglio così tanto!"

"Cosa vuoi così tanto, tesoro?" La voce di Draco interrompe Harry.

Il biondo entrò nel negozio con un sorriso appoggiato sul viso alla vista del suo amante arrossito. Molto tempo prima era giunto alla conclusione che era uno spettacolo che non si sarebbe mai stancato di vedere.

"Oh, Harry qui mi stava solo informando su tutto quello che avete fato la scorsa notte." Neville fece l'occhiolino al ragazzo. "Gli stavo solo chiedendo se si è divertito".

Draco guardò tra i due, ma non fece nessuna domanda. Invece, si avvicinò al suo bellissimo amante e premette un bacio morbido come una piuma sulla sua guancia arrossata.

"Ciao, scontroso."

"Ciao, Draco." Rispose Harry, ridendo del soprannome a cui si erano affezionati entrambi.

"Oh, guarda un po'! Sembra che io abbia finito l'acqua per innaffiare i miei fiori." Disse Neville drammaticamente, rivolgendo ai due ragazzi un piccolo sorriso mentre si dirigeva verso la porta. Durante il viaggio l'acqua sgorgò con noncuranza dalla parte superiore dell'annaffiatoio. "Immagino che dovrò uscire per qualche minuto!"

Harry e Draco sorrisero al loro amico mentre usciva dalla porta; ringraziandolo silenziosamente per il loro prezioso minuto insieme. Draco ne approfittò per intrecciare una delle sue mani con quella del ragazzo moro e premere un altro bacio sulla sua tempia.

"Cosa ti sta succedendo oggi? Sei tutto baci, e tenere la mano, e sei tutto romantico" fece notare Harry, sorridendo all'altro. "Non che mi dispiaccia, ovviamente!"

Il biondo si passò una mano fra i capelli e guardò le loro mani unite. "Mi sto solo divertendo, tesoro."

"Sei sicuro che sia solo questo?"

"Bene, quello, e volevo anche darti questo" Draco tolse le mani da quelle di Harry e raccolse un fiore blu dal vaso più vicino a lui; facendo roteare il fiore tra le sue dita. "Questa è un'ortensia. Trasmette emozioni sincere ed esprime gratitudine per essere stata compresa. Mi è sembrato giusto dartela oggi, dopo averti parlato interrottamente nelle tue orecchie ieri sera."

Harry prese il fiore con la mano destra e sorrise. "É bellissimo!"

"Volevo solo diti grazie. Grazie, per la comprensione e per avermi sopportato. Ti adoro così tanto." Ammise Draco, agitandosi nervosamente con le mani.

Harry guardò il suo fiore, e poi di nuovo il ragazzo bellissimo che gli stava di front. Poi lentamente, ha posato il fiore e ha usato il dito per inclinare il mento del biondo verso il basso.

"Anch'io ti adoro."

E all'improvviso, il moro stava colmando il divario tra loro e premendo le sue labbra contro le altre.

Non è stato un bacio lungo, infatti stato piuttosto breve, non è durato più di due secondi. Ma andava bene così.Andava bene perché quei due secondi sembravano infiniti. Due secondi e sembrava che il mondo si fosse fermato solo per loro, e quei due secondi fecero battere i lorocuoripiù velocemente di  quanto avessero mai fatto prima. In que momento era cos'è se i loro corpi si fossero congelati, incapaci di muoversi e troppo nervosi per fare qualsiasi cosa.

Harry fu il primo ad allontanarsi, appoggiando la fronte contro quella del suo amante e scuotendo la testa. "Mi dispiace, sei sicuro-"  

Ma Harry fu tagliato dalle labbra che incontravano per la seconda volta le sue, questa volta accompagnato dalla sensazione di una mano che gli scivolava tra i capelli. Una sensazione calda si diffuse nel suo cuore, facendo sentire il suo intero corpo in fiamme. Quando finalmente entrambi si staccarono, entrambi avevano un sorriso sui volti e una tinta rosa sulle guance.

Draco stava per parlare di nuovo quando una terza voce parlò dalla porta.

"Bè, era l'ora! Non credete?" Chiese Neville, sorridendo da un orecchio all'altro.

"Sì" si alza Draco. "Era l'ora."

Roses || Drarry (traduzione)Wo Geschichten leben. Entdecke jetzt