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Newt

 Quel ragazzo era speciale, l'avevo capito subito e la conferma era stato quel soprannome. "Newtie", mi rimbombava ancora nella testa il modo in cui me l'aveva detto.  

 Aveva un tono di voce che faceva trasparire la voglia di farmi ridere ma allo stesso tempo quella di essere dolce. 

 Ma non era il soprannome in sé a farmi capire l'unicità di quel ragazzo, ma la cosa che lui mi chiamava, di solito non lo faceva nessuno, di solito i prof si scordavano il mio nome anche se ero da cinque anni nella loro classe. 

 Ma quel ragazzo, quel ragazzo si era preoccupato di salvarmi, io però non avrei mai potuto ricambiare. 

 Ma lui, ma "Tommy", mi aveva fatto stare bene solo per quella breve visita. 

 Dopo tre giorni mi dimisero, Thomas non era più venuto a trovarmi, devo dire la verità, ci avevo davvero sperato. 

 Il mio unico scopo appena uscito da quell'ospedale era quello di trovarlo e ringraziarlo, non l'avevo fatto l'ultima volta. Mi misi a cercarlo per tutta la città e lo trovai, era nel punto dove mi avevano aggredito, a leggere. Mi avvicinai, gli misi una mano sulla spalla.

"Emm, ciao Tommy" non riuscii a nascondere l'imbarazzo, l'avevo spaventato avvicinandomi così di soppiatto. Non feci niente per nascondere il rossore delle mie guance, ormai le aveva di sicuro già viste. Ci guardammo negli occhi per quelli che mi parvero secoli, mi persi nei suo profondi occhi nocciola per un tempo che non avrei potuto determinare.

Thomas' pov

Ero a leggere nel punto in cui avevano picchiato il mio Newtie. 

Mio Newtie? 

Ma cosa penso?

Solo Newt, al massimo Newtie. 

Comunque ero lì, a leggere un bel libro quando qualcuno mi mise una mano sulla spalla. Mi girai di scatto ma il mio viso si rilassò subito quando vidi chi era: Newt. All'inizio ero spaventato e credo che se ne sia accorto visto il rossore sulle sue guance. Ci guardammo a lungo, i suo occhi, la sua bocca, il suo respiro, il suo tutto, era tutto così dannatamente stupendo. Quasi mi venne voglia di baciarlo ma no, Newt era praticamente uno sconosciuto e nulla di più, inoltre io avevo una ragazza. Teresa, capelli corvini e occhi come il ghiaccio, pelle chiara e animo di fuoco, era persino intelligente ma non l'avevo mai amata davvero.

"Emm, ciao Tommy" mi disse imbarazzato.

"Ciao! Come stai?" gli dissi senza nascondere la felicità di averlo rivisto.

"Insomma... tutto ok" disse lui cercando di fare un sorriso che assomigliò di più ad una smorfia.

"Non ti credo per niente sai?" risposi ridendo.

"Beh sono stato pestato, non sono nel pieno delle forze" Newt era davvero triste, e io intuii il perché.

"Scusa se non sono più venuto a trovarti ma non ho avuto molto tempo" mi affrettai a dire per scusarmi il prima possibile. Era davvero una scusa tremenda, non avevo tempo per fargli una visita ma stavo lì a leggere con tutta calma. Dovevo rivedere la mia enciclopedia delle scuse al più presto.

"Tranquillo, non fa nulla. L'infermiera era simpatica" disse lui.

Mi misi a ridere. "Isaac Newton, l'unico ragazzo che si mette a fare amicizia con il personale medico perchè si annoia"

Lui sorrise, e questo mi bastò.

Io e Newt continuammo a parlare di cose alquanto superficiali per ore, cercando di eliminare l'imbarazzante conversazione di prima.


Terza persona

"Click"

Questo era il suono dello scatto di una fotografia. Qualcuno dietro le siepi aveva fatto una foto a quello strano duo che parlava, ridendo e scherzando, nascosto in un vicolo. Finalmente tutti avrebbero saputo chi è veramente Thomas Edison. Thomas Edison non era ciò che tutti credevano.


Un mini- video comparso sul giornalino della scuola.

 Erano semplicemente Thomas e Newt che parlavano nel vicolo ma per Thomas, il ragazzo più popolare della scuola, vice-capo dei velocisti, fidanzato con la capitana delle cheerleader ( le ponytails ), era una condanna a morte essere con lui. 

Newt era il solito sfigato studioso odiato da tutti come nelle storie, perciò oltre a rovinare la reputazione di Thomas, probabilmente Newt sarebbe stato preso di mira più di quanto già lo fosse ora.

Ciao a tutti ragazzi e ragazze della Beacon Hills, vi sarete posti tutti almeno una volta la domanda: perché Thomas Edison è così perfetto? La verità ragazzi è che il nostro caro Thomas non è perfetto. Eccolo in un mio scatto con lo sfigato della scuola: Isaac Newton. Come mai i due erano insieme nascosti in un vicolo? Io un'idea ce l'avrei e sono sicura che anche voi vi sarete dati una risposta. Cosa ne dirà la capitana delle ponytails Teresa nonché fidanzata di Thomas?  Da me è tutto lettori.

Anonimo365

Maybe in another life ~Newtmas Where stories live. Discover now