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Dopo che Newt mi aveva dato quella notizia, siamo andati a festeggiare in un bar lì vicino e lui mi aveva spiegato qualche pratica legale per la proprietà della casa che non avevo capito, troppo concentrato a fissarlo.

"Dai Tommy ascoltami però" disse Newt facendo il broncio e mordendo il cornetto al cioccolato che aveva ordinato insieme ad un succo alla pera.

"Ci provo ma mi distrai" risposi.

"Io? E come?" chiese anche se in fono già sapeva la risposta. Era intuibile però, che volesse sentirselo dire.

"Sei troppo bello, resterei a guardarti per tutta la mia vita" dissi appoggiando la guancia sulla mia mano.

Lui sorrise arrossendo e mi fece piacere vedere che gli facevo ancora quell'effetto dopo tutto quel tempo.

Continuammo a chiacchierare per un po' ma poi fui costretto a fargli una domanda che non gli sarebbe piaciuta più di tanto.

"Ti dispiace se questo pomeriggio ti lascio solo? Devo fare due cosine per essere più liberi"

Lui mi guardò perplesso ma accettò nonostante non avesse capito bene.

Ci salutammo dopo qualche minuto ed io corsi fino a casa di Teresa. Non lo avevo detto a nessuno ma mi aveva inviato un messaggio il giorno prima.

Mi chiedeva soltanto di venire a casa sua per una notizia che, a detta sua, mi sarebbe sicuramente piaciuta.

Ma la mente di Teresa era contorta ed ero piuttosto sicuro che mi avrebbe riferito dell'acquisto di un nuovo seggiolino per il nostro futuro bambino o qualcosa del genere.

Però mi sono incamminato lo stesso verso casa sua e ho citofonato aspettando una sua risposta o qualcuno che mi avesse aperto la porta.

Mi aprì proprio Teresa, con un'aria affranta, sembrava avesse pianto da poco e i capelli arruffati e le occhiaie mi fecero intuire che non dormiva da un po'.

Ma la cosa che più mi sconvolse, era chi c'era dietro di lei: Galli.

Cosa ci aveva lui qui? Sembrava anche lui piuttosto stanco ma non penso per insonnia, più che altro come se i due avessero affrontato una discussione importante che aveva lasciato senza forza entrambi.

"Teresa" salutai facendo un segno del capo verso la sua direzione che lei ricambiò abbassando la testa nascondendo gli occhi lucidi.

Non mi venne voglia di consolarla, ma Galli si avvicinò a lei provando ad abbracciarla, anche se fu respinto bruscamente.

"Galli" dissi cercando di proseguire i saluti facendo un altro cenno del capo verso il diretto interessato.

Lui mi guardò velocemente cercando ancora una forma di contatto con Teresa.

"Cosa volevi dirmi" dissi rivolgendomi alla ragazza.

Il pancione era piuttosto cresciuto ma io sapevo che quel figlio non era mio quindi non mi intenerii in alcun modo davanti alla scena.

Lei alzò finalmente lo sguardo e si scostò dalla porta per farmi entrare.

Io lo feci, Galli e Teresa si posizionarono sopra ad un divano e il ragazzo mi fece cenno di sedermi su una poltrona.

Mi stavo piuttosto irritando, volevano dirmi quello per cui mi avevano scritto o no?

"Allora?" Chiesi di nuovo.

"Tom-" cominciò Teresa.

"Non mi chiamare così" la interruppi bruscamente. "Continua"

Lei cercò di nascondere la delusione ma fece un lungo sospiro e fece come le avevo detto.

Maybe in another life ~Newtmas Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora