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Era passata una settimana da quando Newt era in coma. Thomas non era mai uscito dalla sua stanza. Molti medici e amici aveva tentato di tirarlo fuori da quella cella, anche solo per mangiare uno snack, ma lui non voleva lasciare da solo Newt.

Dopo quel pianto, che aveva fatto sperare in un risveglio, Newt era andato in ricaduta e tutte le aspettative erano sfumate in pochissimo tempo. Il medico Alby risultò essere un vecchio amico di Newt, ed era lì per una prova al suo liceo di medicina. Era una delle poche persone a riuscire a parlargli oltre a Minho. Minho veniva a trovarlo ogni giorno e restava lì per due orette prima di tornare a casa con Brenda, una ragazza davvero carina che era in classe con loro.

Thomas gli aveva rivelato i sentimenti che provava per il biondo e ora lui era il loro shipper number one. "Ma cosa hai detto ai tuoi? A Teresa? Sei gay o bisex?" Queste erano alcune domande che Minho gli proponeva ogni giorno a cui si rifiutava sempre di rispondere.

Aveva tanta confusione nella testa e le domande dell'asiatico non contribuivano a fare chiarezza nella sua mente. I genitori di Thomas lo avevano rifiutato e ora era affidato ad un tribunale per minori. Gli assistenti sociali erano venuti spesso a parlargli e quel giorno fu uno di quelli.

"Ciao Thomas, io sono Alessandro, ti farò alcune semplici domande a cui non c'è ne risposta giusta ne sbagliata. Va bene?" Alessandro era il primo ragazzo che veniva a parlargli, di solito erano tutte femmine.
"Oggi Newt è bellissimo sa? Nel senso, è sempre bello ma oggi lo è ancora di più. Ho un buon presentimento." Rispose Thomas senza staccare lo sguardo da Newt. Allessando gli sorrise, "allora speriamo bene". Il nuovo assistente sociale era più simpatico degli altri.

"Che domande vuoi farmi?" Chiese Thomas incuriosito.
"Ora te lo dico, domanda 1: come hai scoperto che ti piacevano i ragazzi?" Gli fece questa domanda e prese un piccolo quaderno da uno zaino nero.
"Beh mi sembra ovvio, ho incontrato Newt, e lui era l'unica persona per cui sarei morto, l'unica persona con cui volevo svegliarmi la mattina."  Thomas sorrise e mise la sua mano su quella di Newt.
"Perfetto. Domanda 2: pensavi di dirlo hai tuoi genitori?" Alessandro fece questa domanda e lo guardò interessato. " Io non saprei, di sicuro glielo avrei detto, ma prima avrei dovuto capirlo io." Thomas concluse questa frase ridendo, Ale fece un breve sorriso." Quindi non ti aspettavi una reazione del genere" Alessandro fece sembrare questa domanda un'affermazione. " È una delle domande?" Chiese Thomas titubante. " No, no. È solo una domanda per parlare." "Mmm, no, non mi aspettavo questo genere di reazione. Avrei capito un po' di rabbia all'inizio ma non a questi livelli."

"Okay Thomas, ultima domanda: come hanno reagito i tuoi amici?"

"Quasi tutti bene, alcuni hanno avuto uno stato di confusione iniziale ma l'hanno superato. Comunque io l'ho detto solo ai miei amici. Il resto della scuola non lo sa. L'unica ad aver reagito come i miei genitori è una persona di cui non mi importa niente, una copertura." Thomas rispose senza togliere gli occhi da Newt.
"Chi era Thomas? Questa non è una domanda da assistente sociale" concluse sorridendo. "Era la mia ragazza, Teresa. Come ho detto era solo una copertura, non la amavo. Lei si è messa con me solo perché sono il più popolare della scuola. Anzi, come non detto, dopo la rivelazione che intendo fare non lo sarò più. Comunque Teresa è la capitana delle Ponytails e ha provato ad aggredire Newt quando l'ho lasciata per lui." Thomas aveva risposto a tutte le domande per la prima volta. L'assistente sociale salutò Thomas e uscì.

"S-sai T-Tommy, s-sei bellis-simo an-che t-tu."

Newt aveva parlato, aveva detto una frase balbettante ma l'aveva detta. "Newt! Resisti, io vado a chiamare qualcuno!" Thomas era la persona più felice al mondo. Corse subito da un infermiere, lui pensava che Thomas stesse avendo una crisi, non usciva da lì da sette giorni. Invece quando trovò un Newt che cercava di mettersi seduto, corse a chiamare Alby e fecero molti test al biondo. Si vederva che tra Newt e Alby non scorreva buon sangue ma Thomas fece finta di niente. Il moro non aveva ancora passato un minuto da solo con lui ma quando i medici se ne andarono ne ebbe l'occasione.

"Newtie quanto mi sei mancato! Non sono uscito da questa stanza per sette giorni!" Thomas aveva parlato con una velocità assurda.
"Tommy non esci da qui da una settimana?!" Newt era seriamente preoccupato.
"Si Newtie per te. Non sopportavo la sensazione di paura che te avresti potuto non farcela! Oh mio Dio mi sei mancato così tanto!"

Thomas abbracciò Newt cercando di non fargli male. Newt lo allontanò gentilmente da lui con faccia schifata.

"Che schifo questo abbraccio, era troppo da amici!" A Thomas era quasi preso un infarto.
"Se non ti piacciono gli abbracci posso rimediare..." Thomas si avvicinò al biondo e lo baciò con delicatezza. Un bacio tenerissimo che di però interrotto dal suono di una porta che si apriva. Entrò la madre di Newt seguita dal padre. I due si staccarono imbarazzati con le guance uguali a pomodori. I genitori di i Newt non avevano mai conosciuto Thomas visto che erano tornati da un viaggio di lavoro quello stesso giorno. "Ehm, mi scusi signora, mi scusi signore, vi lascio soli con vostro figlio."

"Oh no! Siamo così contenti di conoscerti! Newt ci ha parlato tanto del 'suo Tommy'. La madre di Newt era davvero felice di conoscere Thomas. "Si infatti. Comunque io sono il padre di Newt, chiamami Mark, mentre lei è mia moglie Tasha." Anche il padre era contento e non lo nascose. "O-okay signor- Mark, resterò qui."

"Comunque papà e mamma non ho fatto bene le presentazioni: lui è Thomas, il mio ragazzo."

Thomas quasi non ebbe il suo secondo infarto in dieci minuti. "Giusto Tommy?" Newt pose quella domanda a Thomas dopo aver visto la sua reazione.

"Si sono il 'suo ragazzo'." Thomas sorrise a Newt. I due si guardarono negli occhi per secoli mentre i genitori di Newt li guardavano inteneriti.

Angolo me aka cibo aka Wattpadtuttoilgiornoscialladellascuola.
Sono tornata in nuovo capitolo letteralmente orrendo. Comunque spero che voi possiate trovarlo passabile. Sono le 11:30 quindi perdonate gli orrori ortografici. Spero davvero che anche dopo questo capitolo abbiate voglia di continuare a leggere la mia storia. Se avete dei consigli vi aspetto nei commenti! E dopo le 1100 parole mi dileguo.

Maybe in another life ~Newtmas Where stories live. Discover now