#11💫

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"Buongiorno" dice Jimin entrando in casa mia

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"Buongiorno" dice Jimin entrando in casa mia. Ormai credo che stia più tempo qui da me che nella sua abitazione. Non ho niente incontrario ovviamente, anzi mi fa solo piacere avere una figura in più che mi riempia questa casa di allegria, però oggi devo andare a fare la mia visita regolare in ospedale.
"Hyung, come stai?" lui annuisce sorridendo e chiedendomi se ho programmi per oggi,la domanda che temevo maggiormente.
"Devo andare in ospedale a visitare...a visitare un amico."
"Oh, cosa gli è successo?"
"Solo un piccolo incidente in auto." dico ridendo imbarazzato.
"Posso farti compagnia, tanto non ho niente da fare. Posso aspettarti fuori dall'ospedale." dice Jimin portando il labbro inferiore all'infuori e mettendo su un'espressione carina che mi fa sorridere e annuire.
Fin quando mi aspetterà fuori non ho nessun problema e sono felice che si sia bevuto la questione dell'amico.
"Ora dammi un bacio Jimin." lui mi salta in braccio e io lo afferrò velocemente iniziando a baciarlo e sentendo un bel calore all'interno di me che provoca brividi.

"Bene, tu vai pure Kook, non pensare a me. Io me ne starò seduto vicino a quel vecchio." lascia la mia mano senza darmi il tempo di rispondere che già lo vedo seduto vicino al vecchio che incontro ogni volta che vengo qui. Solo che a differenza delle ultime volte in cui non era occupato a fare niente se non tenere il suo bastone, questa volta, tra le sue mani tiene un libro, con gli occhiali sul volto impegnato solo a leggere.
Jimin si siede accanto a lui tirando fuori iil suo telefono e occupandosi anche lui di qualcosa.
Cammino dentro l'ospedale e appena metto piede dentro, l'aria famigliare colpisce le mie narici portandomi quasi a piangere.

"Signor Jeon, salve il dottore la sta aspettando." mi dice la segretaria. Mi dirigo a passo svelto verso lo studio del dottore che ormai mi incontra abitualmente, busso entrando e come sempre è seduto a scrivere qualcosa su un foglio.

"Come sempre si mantiene in salute e tutto regolare...ma stia attento." annuisco salutando lo educatamente e uscendo. Continuo a fare questi controlli solo per volere di mia madre che ci tiene a sapere cosa io abbia e se stia procedendo tutto bene, quando in realtà non mi interesserebbero per niente. Non ho nemmeno più voglia di discutere con loro, rispondo alle domande, faccio ciò che mi dicono ed è finita lì. Che m'importa di tutto ciò se alla fine so quando chiuderò i miei occhi per sempre.
Una volta fuori però, mi rendo conto di quanto i miei pensieri ultimamente siano stati negativi ma sopratutto egoisti. Jimin si trova alla mia destra a raccogliere alcuni fiori mentre sorride tra sé e se. Osservo quel ragazzo arrivando ad una conclusione.

In questi mesi, settimane, giorni lui mi ha fatto sentire amato, come se finalmente avessi trovato l'amore, ma,non posso più continuare a fargli una cosa del genere perché ne soffrirà. È vero che mancano due anni prima che io sia un venticinquenne però non sai mai in che modo può colpiti la vita. Mi avvicinò a lui mettendo una mano sulla sua spalla facendolo sobbalzare.
"Kookie, sei tornato."
"Hyung, che stai facendo?"
"Sto raccogliendo dei fiori per te così almeno ti senti meglio." ha già sentito che io non stessi bene.
"Andiamo Jimin, andiamo in un altro posto. Voglio parlarti."
Credo che sia giunto il momento di dire la verità.

25 years (JIKOOK) Where stories live. Discover now