#15💫

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Sono passati quattro mesi da quando conosco Jimin e tre mesi da quando ho iniziato a vivere nell'immaginazione, dimenticando la realtà che mi circonda

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Sono passati quattro mesi da quando conosco Jimin e tre mesi da quando ho iniziato a vivere nell'immaginazione, dimenticando la realtà che mi circonda. Puo essere una cosa negativa ma anche positiva, prendetela come volete ma questo è quello che significa vivere con un lui.
Vivere con lui proprio così, ormai si è trasferito da me, mettendo in vendita il suo appartamento. Ricordo ancora il primo giorno all'interno di casa mia, rimase fermo per più di due ore a guardare il panorama che dava la stanza da letto sussurrando ogni volta ogni tanto parole del tipo "questo è cosa significhi avere i soldi" "sono molto fortunato" "che bello" e in tutto ciò io me ne stavo seduto accanto a lui ridacchiando.
Sono passato dal vivere completamente solo arrivando a volte persino ad isolarmi, ad ora con un ragazzo e un gatto in casa che riempiono persino le mura e ciò non fa altro che rendermi felice. I miei amici fino ad oggi non hanno avuto l'occasione di conoscere il mio "famoso ragazzo" di cui ogni volta non facevo altro che parlarne. Per cui oggi essendo la giornata libera sia mia che di Jimin abbiamo deciso di organizzare un'uscita tutti insieme.
"Non credo che questo momento stia arrivando-dice sospirando.-dopo non mi dire che mi farai conoscere anche la tua famiglia?" chiede con gli occhi pieni di timore.
Metto una mano sotto il mento assumendo un'espressione di uno che sta pensando profondamente.
"mm hai ragione devo farteli conoscere."
"Jungkook" mi rimprovera ma io ridacchio.
"E tu Jim, non hai qualcuno da farmi conoscere. Non mi hai mai parlato della tua famiglia o amici.." vedo la sua espressione cambiare non appena pronuncio queste parole rendendomi conto di aver toccato un tasto che può essere doloroso per lui.
"No...non c'è bisogno. Vado in bagno." dice sparendo velocemente sparisce dalla mia vista.
Continuo a prepararmi riflettendo sul perché Jimin abbia assunto quell'espressione come se fosse ferito o deluso.
Non gli ho mai chiesto, e lui mai parlato, dei suoi amici e della sua famiglia e per quanto rispetto la sua decisione e i suoi tempi, devo dire di essere parecchio curioso.

"Sono gentili?" mi chiede una volta arrivati al luogo di incontro. Essendo la prima volta ho chiesto ai ragazzi di incontrarci in un ristorante per cenare assieme e dopo vari litigi tra restorante e bar, mi sono offerto che avrei pagato io e a quel punto tutti erano d'accordo.
"Può darsi." dico ridacchiando.
"Stai tranquillo piccolo, ti ameranno così come ti amo io."
Lui boccheggia per un po di tempo a bocca aperta e sorrido fieramente sapendo di averlo lasciato senza parole. Non gli dico sempre che lo amo, ma ogni volta che lo dico sento dentro di me come se fosse la prima volta e credo anche per lui.

Una volta arrivati prendo Jimin per mano in modo che possa tranquillizzarsi e ci dirigiamo all'entrata.
"I miei amici sono parecchio genti-"
"Posso ordinare ciò che voglio vero?"mi chiede interrompendo ciò che volevo dire mentre gli cerco con lo sguardo.
"Si hyung, non vergognarti. Puoi provare l'infinita di dolci che vuoi, tanto pago io."dico quasi tra me e me le ultime parole.
"Eccoli sono arrivati, andiamo."

Dopo le presentazioni e strani sguardi da parte dei miei amici, intesi come a volermi dire qualcosa, iniziamo ad ordinare e non appena Jimin si allontana per andare in bagno è Namjoon ad iniziare con la prima domanda.
"Dove te lo sei trovato un ragazzo del genere?"
Sbuffo rispondendo per l'ennesima volta che lo incontrato al lavoro.
"Mi è famigliare.." dice Taehyung tra sé e sé.
"È davvero un ballerino?" questa volta a chiedere è Hoseok e in risposta annuisco dicendogli che è libero di fargli tutte le domande che vuole.
Per quanto riguarda Yoongi lui è seduto di fronte a me osservandomi con uno sguardo interrogatorio.
"Che c'è?" dico freddamente facendolo sorridere.
"Ci sei andato a letto?" e in meno di un secondo sento tutto il mio volto riscaldato.

Ad essere sincero fino ad ora non mi è mai capitato di pensare a lui in quel modo e non so se in giorno succederà qualcosa del genere nella nostra relazione ma se accadrà sono sicuro che forse rinforzerà ancor di più il nostro rapporto.
"Yay fatti gli affari tuoi." lo rimprovera Jin e nel frattempo ritorna Jimin prendendo posto accanto a me sorridendo.

La nostra cena passa in modo tranquillo, tra qualche domanda a Jimin e qualche battuta che ci coinvolge tutti.
"Jimin toglimi una curiosità. Conoscevi un certi Taemin?" chiede Taehyung facendolo spalancare gli occhi e impallidire.
Sussurra un sì abbassando il capo.
"È da tempo che non lo vedo più credo sia passato un anno dall'ultima volta che l'ho visto. Ricordo che mi aveva detto che sarebbe andato a Londra è partito?" continua a chiedere Taehyung mentre Jimin inizia a fare piccoli sospiri vicino a me.
"Taemin è morto."
Non conosco chi sia questo ragazzo, ma, dal modo in cui l'ha pronunciato e di come Taehyung sia ancora a bocca aperta credo si tratti di un loro compagno.
"È morto improvvisamente, non si sa il motivo." continua. Gli afferro la mano da sotto il tavolo cercando di calmare il tremolio formatosi in lui.
Dopo vari minuti di silenzio Namjoon inizia a parlare di come i piatti di questo restorante siano squisiti cercando di alleggerire l'aria creata.

Anche sul ritorno a casa riesco a scorgere lente lacrime cadere sul suo volto, ma non chiedo il perché. Quando se la sentirà lo ascolterò.

25 years (JIKOOK) Where stories live. Discover now