#21💫

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La testa mi pulsa e appena provo ad alzarmi mi sento come se stessi per svenire

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La testa mi pulsa e appena provo ad alzarmi mi sento come se stessi per svenire. Mi tocco la fronte notando che la temperatura sia diminuita grazie alle cure di Jungkook. È rimasto tutta la mattinata con me, non lasciandomi nemmeno dentro il bagno con la paura che potessi cadere o semplicemente scivolare.
Adesso è andato a portare i piatti usati in cucina lasciando vicino a me Eun che dorme beatamente. Sta nevicando e riesco ancora a sentire il freddo che c'è all'infuori.
Sono ancora con un unico indumento sotto le coperte, ovvero le mutande, ma non sento freddo grazie al riscaldamento della casa.
"Ah perché l'ho fatto.
Non sarebbe stato più semplice se parlassi?" dico sospirando.
"Lo credo anch'io." dice Jungkook entrando e sedendosi a gambe incrociate sul letto davanti a me.
"Come stai ora?" mi chiede portando le sue mani ad accarezzami i capelli.
"Meglio, grazie a te.." sussurro lievemente.
Dopo quello che è successo stanotte non ho nemmeno il coraggio di guardarlo in faccia e incrociare lo sguardo con lui.
"Ne vuoi parlare adesso e sopratutto come ti è venuto in mente di lasciare casa senza nessun pesante indumento addosso. Se non ti avessi trovato tu adesso staresti ancora lì conciato in brutte condizioni."

"Va bene Jungkook, ti racconterò tutto."
Senza incrociare lo sguardo con lui, inizio a raccontarli tutto ciò che mi riguarda e ciò che ho vissuto.
Di come non ho mai capito cosa voglia dire avere genitori, di come mi sono ritrovato a vivere per strada e procurandomi da mangiare vivendo con dei adulti e sopratutto di lui. Taemin, del mio migliore amico, dell'amore che provai nei suoi confronti e di come morì. Morì perché anche lui allo stesso modo di Jungkook mi disse che gli sarebbe rimasto un anno di vita, i dottori gli avevano detto ciò. Però c'era il motivo, era stato diagnosticato con una malattia di cui non capi molto di essa e non mi interessava nemmeno saperlo per quanto incredulo ero.
Solo che Jungkook non sa il motivo e sembra anche non volerlo sapere o forse non vuole dirmelo.
Dopo aver terminato di parlare alzo lo sguardo verso di lui vedendo le lacrime coprirli il volto.
"Mi dispiace Jimin, se solo ti avessi conosciuto prima."
Mi avvicino a lui circondandoli il corpo con le mie braccia tremanti.
"Non darti la colpa di niente..va bene?" lui annuisce tirando su col naso e unendo le nostre labbra in vari baci che continuano per vari minuti, fin quando lui non ci fermano a causa dello squillo del suo telefono.
"Pronto mamma?" dice con una voce ancora rotta dal pianto.
"si..grazie per gli auguri....no...non c'è bisogno...va bene...mamma devo staccare....si tranquilla....ciao."

"Scusa hyung, mia mamma. Mi ha fatto gli auguri per il mio compleanno." appena pronuncia quelle parole prendo il telefono rendendomi conto che oggi è davvero il suo compleanno.
"Kookie perché non me lo hai ricordato. Ti sei dedicato a me per tutto il giorno tanto da trascurati. Auguri." mi avvicino a lui di nuovo stampandoli un bacio.
"Chim, io non lo festeggi oda ormai tanto tempo, mi aiuta a non pensare ai giorni che mi rimangono."
"Non ci pensiamo più ora, hai bisogno di riposare. Vieni a dormire forza."
Ci infiliamo entrambi sotto le coperte e per la prima volta nella mia vita mi sento al sicuro.
Prima di lasciarmi trasportare dal sonno lo sento sussurrare qualcosa nel mio orecchio.
"Da oggi in poi hai qualcosa da poter chiamare casa. Non solo tra le mie braccia, ma anche qualcosa di materiale."
Adesso ho lui e ciò vuol dire che ho tutto il mondo tra le mie mani.

25 years (JIKOOK) Where stories live. Discover now