Capitolo 5

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Hermione uscì dall'appartamento al numero dodici di Grimmauld Place verso le dieci del mattino successivo.

Le sue orecchie furono rapidamente assalite da un forte suono lamentoso che fece congelare Liam, i suoi occhi taglienti in sottili schegge mentre la fissava. "Non mi lasci qui," disse seccamente.

"Sarà divertente!"

"Non dovresti mentire ..." Facendo una smorfia, afferrò il libro e si sedette sul divano, ignorando lo stridio proveniente dalla cucina.

"Harry?" chiamò, camminando verso il suono orribile,

"Aiuto!" Il cuore di Hermione smise di battere per due respiri e poi si alzò in un galoppo selvaggio. Anche dopo tutti questi anni la sua risposta di lotta o fuga era ancora pronta, e liberò la bacchetta, afferrandola finché non fu con le nocche bianche.

Entrò in cucina, pronta a lanciare uno Stupefy o peggio, ma invece incontrò James che inchiodava Albus sul pavimento e faceva penzolare una goccia di saliva sul viso di Albus.

"James Sirius Potter!"

James trasalì e la saliva cadde dalla sua bocca, proprio nella bocca aperta e lamentosa di Albus.

La stanza esplose; Hermione si sentì soffocare quando Albus iniziò a soffocare e tossire, dimenandosi per buttare via James, che dopo aver realizzato di essere stato catturato scappò via di sua spontanea volontà.

Con le lacrime che gli rigavano il viso, Albus corse via lamentandosi. "Cosa sta succedendo nel mondo? Perché hai appena sputato in bocca a tuo fratello? "

"Per caso, mi crederesti se ti dicessi che se lo meritava decisamente?" In quel momento tutto quello che poteva vedere era un Harry Potter molto sfacciato, che fingeva di essere imbarazzato.

"Dov'è tuo padre?" sospirò, riponendo la bacchetta.

"Ha dovuto mettersi al lavoro, dovrebbe tornare qui presto."

La sua mascella si spalancò e non poté fare a meno di guardarlo a bocca aperta. "Chi comanda allora?"

"Uhm, beh io."

"Quindi sputi in bocca a tuo fratello? James Potter! Onestamente!"

Hermione entrò nel soggiorno dove Liam era seduto lì con le mani sulle orecchie, il libro appoggiato sulle ginocchia.

"Oh bene, mamma, puoi per favore lanciare un incantesimo di silenzio. Quel piccolo Potter continua a piangere; Penso di avere un'emicrania. "

"Sai almeno cos'è un'emicrania?"

Liam strinse le labbra, inclinando il suo piccolo viso avanti e indietro un paio di volte pensieroso. "Ho dedotto che è un brutto mal di testa."

"Perfetto. Penso di averne uno anche io. " Si strofinò le tempie in piccoli cerchi. "Lo zio Harry non è qui, quindi immagino che forse dovrai venire con me a Londra?" Si stava arrovellando il cervello cercando di trovare una soluzione, sì, doveva solo venire. Aveva il suo libro.

Proprio in quel momento, l'appartamento si animò ruggendo e lei si voltò felice, aspettandosi di vedere Harry. Fu immediatamente delusa quando Draco Malfoy entrò a grandi passi.

"Liam?" Sorpresa inseguita dall'eccitazione impressa nei suoi lineamenti. "Non sapevo che saresti stato qui."

"Sig. Draco, conosci gli incantesimi del silenzio? "

ApareciumWhere stories live. Discover now