Capitolo 15: Golden.

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EL' POV:

Io e mia madre ritorniamo a casa ed ho paura di entrare ed trovare una scena del crimine, invece rimango scioccata quando noto che è totalmente l'opposto. Mio padre ed Harry sono seduti davanti alla TV, entrambi con una birra in mano e non si stanno urlando contro, ma ce l'hanno con la TV. Io e mia madre rimaniamo sul ciglio della porta e li guardiamo interagire.

"Um...ciao." Li saluto con la mano libera ed entrambi lanciano un'occhiata nella nostra direzione, per poi riportare lo sguardo sulla TV.

"INTERCETTAZIONE! L'hai visto?" Urla Harry a mio padre.

"Porca puttana sì, quei dannati uccelli stanno giocando sporco oggi... oh... oh... TOUCHDOWN! FALCONS HA VINTO!" Urla mio padre e lui ed Harry si danno il cinque con forza, mentre io cammino per l'appartamento. Sarei felice di tutto questo, vedere Harry e mio padre legare, se non sapessi quello che so. Se non sapessi che mio padre sta morendo. Questo rendo tutto peggiore in un certo senso. Vedo questa messa in scena e penso a tutte le cose a cui non prenderà parte. Non ci sarà quando nasceranno i nipoti, non mi accompagnerà lungo la navata e non sarà lì con me se vincerò dei premi.

"El?" Harry mi riporta alla realtà e lo guardo. "Immagino tu non abbia sentito... tua madre vuole guardare un film." Mi dice e io annuisco.

"Sì, ma se voi avete intenzione di addobbare l'albero domani, dovrete farlo senza di me. Io lavorerò ed Harry andrà a prendere sua madre in aeroporto." Dico a tutti e mio padre alza le braccia in cielo.

"Ellie bug, è la Vigilia di Natale, perché diavolo lavori alla Vigilia?" Chiede e io mi siedo sul divano sospirando, Harry si accomoda accanto a me.

"Ho un appuntamento con Dakota Johnson per il suo vestito per il Met Gala e domani è l'unico giorno disponibile che aveva. Non è un gran problema, sarò libera dalle sei e tutta la giornata di Natale." Dico loro e loro non aggiungono altro. Harry poggia il braccio sullo schienale del divano, abbracciandomi leggermente per le spalle, mentre io poggio il viso sul suo petto. I miei genitori si siedono ai lati, lasciando un po' di spazio, e mia madre prende il telecomando, facendo zapping finché non sceglie Home Alone da guardare, cosa che non mi sorprende... è il preferito di mio padre. Guardiamo tranquillamente il film tutti insieme, ma dopo un po' mi volto di lato e vedo mia madre completamente addormentata. Mi metto a sedere dritta e noto mio padre dall'altro lato anche lui in pieno sonno.

"Penso sia un segno." Mormora Harry e io rimango dove sono.

"Un segno che dovremmo andare anche a noi a dormire così sarò pronta a sufficienza per domani." Gli dico e lui sorride.

"Vuoi che rimanga di nuovo?" Mi chiede e io annuisco.

"Se ti fa piacere." Gli rispondo, la voce appena un sussurro, e lui si alza, tirandomi con sé. Saliamo le scale e, una volta al piano superiore, lo osservo. "Dobbiamo andare dritto a letto?" Chiedo e lui aggrotta la fronte.

"Cos'altro hai in mente?" Chiede e io osservo il bagno.

"Un bagno in vasca?" Chiedo e lui mi sorride dolcemente. "Apro l'acqua." Mormoro e mi allontano, entrando nella toilette. Apro il rubinetto e faccio correre l'acqua calda, tappando la vasca dal bagno e spostandomi i capelli di lato mentre mi sbottono i jeans, facendoli scivolare lungo le cosce e lasciandoli cadere per terra. Sposto le mani sull'orlo della maglietta, ma un paio di mani calde si posano su di me, afferrandomi per i fianchi e voltandomi gentilmente. Mi stringe il volto, una sua mano sulla guancia e i polpastrelli dell'altra che mi stringono la mandibola mentre mi osserva. Mi accarezza con il pollice, i nostri sguardi che non si allontanano neppure un secondo.

"El..." mormora e io sollevo un sopracciglio.

"Sì?" Chiedo a bassa voce.

"Sei mozzafiato..." si complimenta e io starei mentendo se dicessi che non ho provato i brividi. "Perché sembri così sorpresa?" Mi chiede e io scrollo le spalle, dandogli la schiena e chiudendo il rubinetto. Lui torna a voltarmi, ma invece di guardarmi mi bacia. Le sue labbra sono morbide sulle mie, ma intense, sempre cariche d'amore. Mi afferra per i fianchi, facendo scorrere le mani sotto l'intimo e fermandosi sul sedere. Mi stringe dolcemente, senza mai smettere di baciarmi, ma tenendomi sempre sulla punta dei piedi ad ogni respiro e ad ogni movimento. Porto le mani sull'orlo della sua maglietta, togliendola in modo febbrile, e lui mi solleva per poi farmi sedere sul marmo del bagno. Le mie dita indugiano sul suo petto e continuo a tenere gli occhi chiusi, incapace di capire come può un semplice bacio farmi stare così bene. Le sue mani scivolano sull'orlo della mia t-shirt, togliendomela, mentre io premo la fronte contro la sua.

Trendsetter (libro 2) [h.s. - ita]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora