Goodbye Lullaby || Harry Styles [TERMINATA]

Capitolo Quindicesimo

[Traccia Consigliata: U.N.I - Ed Sheeran]

"Tu ed io abbiamo smesso di essere tu ed io
E ho detto che va bene,
Ma sei il solo che sa che mento."

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Le vacanze passano in fretta, e così mi ritrovo velocemente di nuovo a Roma, di nuovo a lavoro, di nuovo assorbita nella mia routine. In un certo senso sono grata al lavoro, perché mi permette di non pensare troppo a... a quello che è successo appena due settimane fa.

"Come sta tua madre?" mi chiede Laura il giorno in cui rientro a lavoro, quando ci incontriamo per la pausa pranzo. Deglutisco e dico la stessa cosa che ho detto a Lauren, stamattina.

"Uh, meglio. Si è ripresa quasi del tutto" mento, mangiando lentamente i miei crackers integrali. Non hanno alcun sapore e non mi sazieranno, ma ho ricominciato una dieta molto rigida, dopo tutti i piatti ipercalorici che mia madre mi ha costretto a mangiare.

"Sono felice per lei" dice sinceramente Laura, che invece ha di fronte un bell'hamburger, preso dal Burger King dietro l'angolo. "Che cosa aveva?"

"Ehm... anemia. Ma il dottore le ha insegnato una cura a base di ferro che dovrebbe funzionare" mento, cercando di concentrarmi sui miei crackers. Ho paura che si accorga che sto mentendo.

Mi sento dannatamente in colpa con lei. Non l'ho portata al concerto degli One Direction con me, non le ho presentato Harry quando lui è venuto a Roma, non l'ho minimamente pensata mentre ero con loro. Invece lei è subito corsa da me quando ha saputo dell'After Party di Niall. Sono una pessima amica.

Così non le ho raccontato nulla. Non le ho detto che sono andata al concerto, e non ho neanche intenzione di dirle che sono stata a Washington, che ho dormito con Harry, e sono stata anche così stupida da rovinare tutto.

Se lo sapesse, sarebbe furiosa con me, ed io non voglio perdere l'unica amica che ho. Dio, sono così egoista.

"Ehi, non devi essere triste. Hai detto tu stessa che adesso sta bene" mi riprende Laura con tono di rimprovero. Mi prende il mento con una mano e mi solleva il viso, costringendomi a guardarla negli occhi. Mi sorride rassicurante."Okay?"

"Io... sì" annuisco e fingo un sorriso, mordendomi l'interno della guancia pur di non dire la vera ragione per cui sono così triste. Ecco il lato negativo di nasconderle la verità: non posso sfogarmi, e lei non può consolarmi.

Devo tenermi dentro di me tutto il dolore per il breve e complicato rapporto che ho avuto con gli One Direction.

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Laura si accorge velocemente che qualcosa non va, qualcosa che non riguarda mia madre.

"Dimmi la verità" dice qualche giorno dopo il mio ritorno a lavoro, guardandomi negli occhi. Per qualche secondo sudo freddo, poi aggiunge: "Gli One Direction non ti piacciono più."

"Cosa?" chiedo stupita, cercando di ignorare la fitta al cuore che quel nome continua a procurarmi.

"Insomma Monica, non sono stupida" sbuffa irritata, e si passa una mano tra i suoi meravigliosi capelli biondi. "Ho notato come hai smesso di parlarne. Quando li menziono, sembri sopportare a stento il loro nome."

"No, Laura. Io-" provo a dire, ma non so quale scusa inventare. Sono felice quando lei mi interrompe.

"Non devi fingere che ti piacciano solo per farmi felice. Sei cresciuta, posso capirlo" insiste, con un sorriso comprensivo.