47

1.6K 93 115
                                    

Poco dopo Bakugou aveva immediatamente chiamato i soccorsi, erano arrivate ambulanze su ambulanze, Fuyumi. La mia vista era cosí appannata dalla lacrime che mi guardavo intorno in cerca di Kacchan o qualcuno che potesse indicarmi dove andare.

Ero cosí confuso che riuscivo solo a vedere delle luci rosse e blu offuscate che lampeggiavano da tutte le parti. Cercavo Shoto, anche se forse sapevo che non poteva esserci, non poteva essere lí.

Ero cosí scombussolato dalla situazione che caddi addosso a Fuyumi, a peso morto, piangendo come non avevo mai fatto in vita mia. Poi entrai in una macchina, stava guidando la sorella del mio ragazzo, non sapevo dove fosse Bakugou.

Arrivammo in un ospedale, aveva le pareti bianco candeggina, all'interno c'erano persone sedute ad aspettare, probabilmente, il loro turno. Fuyumi mi sorrise lievemente, aveva il viso bagnato dalle lacrime, mi accomodai su una sedia.

Ció che accadde dopo non lo ricordo, chiusi solo gli occhi per un tempo indefinito, svuotai la mente. Quando mi risvegliai, sulle sedie dell'ospedale c'erano Bakugou, Kirishima, Denki, Mina, Uraraka, Tsuyu, Sero, Iida, Momo, Jirou, Mineta e il resto della classe.

Kacchan si stava mangiucchiando le unghie, i gomiti sulle gambe, una faccia scocciata e in ansia. Io ero seduto a terra, forse mi ero spostato prima di addormentarmi.

Avevo gli occhietti arrossati per le lacrime, tutta la classe aveva gli occhi su di me, Fuyumi non c'era. "Mi dispiace disturbarvi" Fece un medico venendo verso di noi, girai la testa verso l'uomo dal camice bianco.

"Il paziente Todoroki Shoto non é in pericolo di vita, ha avuto una commozione celebrale dovuta all'impatto con il terreno, ma non vi preoccupate: é in buone mani!" Disse il dottore con un sorriso benevolo sul volto rugoso.

"A differenza del padre, Enji Todoroki, é in coma e sotto osservazione. La caduta gli ha causato gravi problemi, non sappiamo se ce la fará e nemmeno se si riprenderá" Detto questo, l'uomo si congedó.

Avevo ascoltato attentamente quelle parole e mi ero reso conto, finalmente, di quello che fosse successo. Inizió a ripetersi nella mia mente quella scena, quel coltello dala punta affilata e luccicante perforare il corpo del mio ragazzo.

Iniziai a tremare con gli occhi spalancati, nessuno proferiva parola. "S-Shoto" Voltai la testolina dai capelli spettinati verso Bakugou, il mio viso era spaventato, scendevano delle lacrime da esso, erano amare.

"C-c-cosa-" Bakugou mi guardava intensamente, quasi volesse pregarmi di non mettermi a piangere istericamente, ma sapevo benissimo che sarebbe stato proprio cosí.

"Ti prego non dire nulla" Disse il biondo serio, guardando davanti a sé. Eijiro lo guardava confuso, come se volesse incitarlo a dire qualcosa. Incontrai lo sguardo del mio migliore amico, ero rannichiato sul oavimento freddo dell'ospedale.

Mi coprii la bocca per non far sentire il mio pianto, affondai la testa nelle mie gambine distrutte. I miei mugolii per le lacrime rimbombavano in tutto il corridoio, sentivo gli occhi della mia classe puntati su di me.

Solo in quel momento mi resi conto di quello che era successo a Shoto, era stata tutta colpa mia e se solo fossi stato più prudente non sarebbe successo nulla. Se avessi ragionato con la mente avrei trovato un modo per- non lo so.

Ormai non sapevo davvero nulla, avevo quasi ucciso il padre del mio ragazzo dopo che aveva provato ad ammazzare il figlio, davanti ai miei occhi. Odiavo ammetterlo, ma ero un assassino, sulle mie mani avevo il sangue del mio ragazzo.

Mi guardai le manine sporche di sangue secco, sentivo come il bisogno di morire o di vomitare. Sentii il gusto di fragola sulle mie labbra, le sue labbra, quelle che avrei baciato e ribaciato fino a perdere il respiro, quelle che avrei avrei ammirato mentre dormiva, quelle che avrei assaporato fino alla morte.

Arrivó di fronte a me la figura del mio migliore amico, era sorridente, alzai lo sguardo sentendomi piccolo piccolo. Il suo sorriso era cosí genuino che era quasi contagioso.

Mi diede nella manina il peluche di Todoroki, all'inizio mi chiesi come avesse fatto, ma non m'importava più di tanto. Lo osservai come se fosse la prima volta, aveva un piccolo sorriso cucito, gli occhietti a forma di bottone.

"Hey sta tranquillo, okay?" Mi fece Denki, accarezzandomi i capelli color smeraldo. Io gli sorrisi poco poco, avrei fatto di tutto per lui, non potevo vederlo in pensiero per me.

"S-sí" Gli risposi guardandolo sedersi affianco a me. Tiró fuori dallo zaino giallino una busta di patatine. Lo osservai con la coda dell'occhio.

"Vuoi?" Mi porse il pacchettino mentre le mangiava tranquillamente. Io risposi facendo un no con la testa, tirai su col naso, sembrava non riuscissi a respirare.

"E' da... Tipo quattro ore che non mangi! Sei senza zuccheri e quindi ti senti cosí stanco! Devi mangiare!" Si lamentó Kaminari lanciandomi le patite addosso.

"Lascialo stare" Fece scontroso Bakugou, continuava a guardare un punto fisso sul muro. "Stavo solo cercando di tirargli su il morale, sai com'é" Disse Denki infastidito dal comportamente del biondo.

"CAZZO! Lo capisci o no che é tutta colpa mia?! Lui non centra un dannato cazzo!" Sbottó dopo un pó Kacchan, mi spaventai leggermente e rimasi sconvolto dalle sue parole, stessa cosa Kaminari.

"E tu cazzo non piangere... Smettila di pensare ai sensi di colpa e comportati decentemente" Il mio migliore amico spalancó gli occhi per le parole rivolte a me, ma ora dovevo essere io quello a reagire.

"Cosa?! Vorrei vederti se al posto di Shoto ci fosse Kirishima, eh!" Tutto il corridoio si mutó, nessuno parlava, Bakugou aveva gli occhi che sembravano tremare, mi avrebbe probabimente ucciso per quello che avevo detto.

Iniziai a piangere e ad urlare cercando di nascondere i singhiozzi affondando il visino lentigginoso tra le gambe. Peró Bakugou non parló, rimase lí ad osservarmi, cosí come tutti i miei compagni di classe.

Mi sentivo morire, il mio respiro era affannoso, non riuscivo a respirare, stavo avendo un attacco d'ansia e Shoto non era lí con me. Poteva sempre esserci il suo peluche, ma non era sicuramente la stessa cosa.

La veritá é che mi sentivo perso, la veritá é che senza di lui la mia vita non aveva un senso e nessuno sarebbe mai riuscito a colmare quella mancanza.

hey swetieess <3333

Come va? A me da schifo, ho pianto tutto il giorno ma dettagli.

E shi ༼ つ ◕◡◕ ༽つ

Glashie per le 14 K letture vi amo ajajajajhshahassgagsgsg

~Sho-chan༄

𝐖𝐡𝐲 𝐌𝐞? | 𝐓𝐨𝐝𝐨𝐝𝐞𝐤𝐮Where stories live. Discover now