Capitolo 5

367 27 12
                                    

Quando si ebbe la certezza che Potter se la fosse cavata senza riportare gravi danni, al moro fu permesso di uscire dalla tenda dei campioni dove lo staff medico del Torneo, capitanato da Madama Chips, lo aveva trascinato per sottoporlo a tutti i controlli necessari.

Necessari un corno. Ho detto loro mille volte che sto bene, si vede lontano un miglio che sto bene.

Aveva pensato il Grifondoro per tutto il tempo, mentre assecondava arrendevolmente le indicazioni che gli venivano date.

Quando fu fuori, non fece in tempo nemmeno a ricomporsi che Hermione gli gettò le braccia al collo di slancio mentre tutto intorno a lui i Grifondoro esplosero applausi e grida esaltate. Non aveva idea di quante mani gli lasciarono pacche sulle spalle e sulla schiena, ma sembravano non finire più, affondò il viso nella spalla della sua amica e rise nervosamente di fronte a tutte quelle attenzioni.

Ah molto carino, e io che pensavo foste tutti dalla parte dell'Ungaro Spinato oggi...

Pensò con amarezza e non senza una buona dose di sarcasmo prima di liberarsi dalla stretta di Hermione. Non fece nemmeno in tempo a ringraziarla per il supporto che sentì la terra mancargli da sotto i piedi e si vide sollevato da un gruppetto i Grifondoro esultanti.

"Hey! Non mi sembra il caso, dai fatemi scendere"

Provò a replicare ridendo, inutilmente e, sotto gli occhi divertiti della Granger, fu riportato così  fino alla Torre di Grifondoro, arrivati in prossimità della quale insistette per fare almeno le scale sulle sue gambe. Così un'orda urlante rosso-oro si precipitò su per le scale di corsa e raggiunse la Sala Comune senza fiato, ma comunque ridendo.

"Ah Harry, ci sono anche i Tassorosso!"

Esclamò Seamus Finnegan. Harry, col fiato corto si soffermò a guardarlo in cerca di spiegazioni e lui arrossì sulle gote come se tutt'a un tratto si vergognasse, allora il moro sollevò un sopracciglio.
Intanto qualcuno aveva detto la parola d'ordine e uno dopo l'altro, ma anche in più contemporaneamente, i Grifondoro si fiondarono nel buco del ritratto. Harry guardò Seamus ancora una volta e gli venne da storcere il naso, probabilmente si vergognava tanto perchè era stato un grandissimo stronzo per mesi e gli aveva praticamente soffiato il migliore amico da sotto il naso. Beh, tanto meglio se si sentiva in colpa allora.

Quando Potter fece il suo ingresso nella Sala Comune, gli applausi e le grida di Grifondoro e Tassorosso si triplicarono e, in qualche modo, Harry fu spinto vicino a Cedric, al quale il moro dovette aggrapparsi per non cadere, alzò lo sguardo verso di lui e lo vide sorridergli gentilmente. Harry arrossì appena e si ritrovò a sorridere di rimando, poi entrambi i campioni vennero sollevati nuovamente e costretti ad aprire le due uova d'oro che avevano tanto faticosamente ottenuto.
Lo stridìo mostruoso che ne proruppe allora fu talmente assordante da riuscire a superare di gran lunga tutti gli applausi, tutte le esultanze e risate, ammutolendo i presenti e costringendo i due campioni a chiudere immediatamente le uova.

Harry e Cedric si guardarono con gli occhi sbarrati per qualche secondo con le mani tremanti per lo spavento. In quel momento condivisero il pensiero di essere nei guai per la seconda prova e, subito dopo, scoppiarono a ridere.
Quella loro risata contagiò in fretta anche gli altri e al Torneo si smise di pensare, preferendo occuparsi di festeggiare.

"Hey Harry!"

Esclamò ad un certo punto una vocetta vivace alle spalle del Grifondoro, che si girò e fu immediatamente accecato dall'abbagliante luce di un flash, poi riconobbe Colin Canon, non appena il ragazzino fece capolino da dietro la sua macchina fotografica.
Harry sospirò e si stropicciò un'occhio, infastidito dalla luce improvvisa.

Knights Who'd Give You Anything //Drarry (IN CORSO)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora