Capitolo 35

167 9 0
                                    

Per tutto il mese di Maggio, di Harry non ci fu traccia e Draco iniziava a pentirsi di averlo cacciato. La verità era che gli mancava da morire, ma ogni volta che il biondo lo realizzava si rimproverava e riconfermava la necessità di tenerselo alla larga. Il tempo, dopotutto, passava inesorabile, presto gli esami sarebbero finiti e, con essi, quell'anno scolastico.
Allora il biondo sarebbe dovuto tornare a casa. Al solo pensiero Draco si sentiva mancare il fiato e le gambe gli si facevano molli, incapaci di reggere il suo peso: si sentiva come un topolino preso in trappola, altro che Principe delle Serpi, ma era tutto sbagliato. Quando aveva accettato l'incarico dal padre, a Natale, era tutto diverso, si sentiva pronto a mettersi alla prova, tenere il sigillo di famiglia al dito lo aveva inebriato, persuaso di essere ormai diventato un uomo, pronto a portare avanti il nome e prendere decisioni importanti. Adesso invece, che il tempo a sua disposizione era agli sgoccioli e il momento di farsi carico delle sue responsabilità sempre meno una prospettiva e sempre di più una realtà, il ragazzo non desiderava altro che tirarsene fuori o, almeno, trovare lo stesso coraggio e la stessa spavalderia che aveva avuto nell'accettare in primo luogo.

Harry non si farebbe tutti questi problemi, non perde mai occasione di combattere per quello in cui crede. Perchè io non ci riesco?

Pensò questo un numero spropositato di volte, ma non fece mai caso alla falla evidente alla base di quel pensiero, non pensò mai che forse lui, a differenza di Potter, non ci credeva davvero abbastanza in quello per cui avrebbe dovuto combattere. Magari, se avesse avuto ancora dodici anni e la stessa fede cieca in qualunque cosa lasciasse la bocca di suo padre, sarebbe stato diverso. Era cresciuto tanto in quegli ultimi anni, ma non si era mai nemmeno reso conto di quante delle sue idee fossero cambiate, sotto la superficie, e questo perchè la superficie non l'aveva mai nemmeno messa in discussione.

In quel lasso di tempo, ad ogni modo, Draco Malfoy s'impegnò per fare del suo meglio in vista degli esami dei G.U.F.O., aveva promesso a suo padre il massimo dei voti, dopotutto, ed era un obiettivo che poteva senza problemi raggiungere, ma solo senza Potter per la testa o tra i piedi: la capacità di distrarlo da qualunque cosa che aveva quel ragazzo era inverosimile.
L'esempio più lampante di questo fatto, si verificò durante l'esame di Storia della Magia, quando Draco stava tranquillamente elaborando la sua tesi sulla diffusione della magia all'interno delle corti illuminate dei sovrani assolutisti a fine '700, e Potter ebbe la brillante idea di uscire di testa.

Dapprima stette male, poi, nel giro di un attimo, fu colto con le mani nel sacco, o meglio nel camino dell'ufficio della Umbridge. Draco si limitò ad assecondare le direttive della donna, passivamente e, a dire la verità, divertendosi perfino ad esercitare il suo potere su quel branco di Grifonidioti, ma per tutto il tempo fu in preda ad una strana sensazione. Harry era diverso dal solito, sembrava spiritato, diceva cose che non avevano senso, poi di nuovo fece il nome di Felpato. Allora Draco dal suo silenzioso angolino, semplice osservatore di quella scena, collegò i puntini: Sirius Black, il suo padrino, l'uomo al qualche Harry aveva scritto quella lettera al quarto anno, della quale la copia ancora risiedeva nel cassetto del comodino del biondo. Doveva essere nei guai, era l'unica spiegazione per il modo di comportarsi del moro, Draco vide nei suoi occhi una paura e una disperazione che lo turbarono profondamente, perfino di più del momento in cui la Umbridge minacciò di usare su Potter la Maledizione Cruciatus.

Certo, anche quello scosse il biondo, che mai prima come in quel momento, poteva dire di aver odiato qualcuno, le sarebbe saltato addosso per strangolarla se solo avesse potuto. Ad ogni modo la Granger fu più veloce, salvò in qualche modo la situazione e, parimenti, Draco salvò la faccia. Iniziava ad essere sempre più difficile, ma ci avrebbe fatto l'abitudine.
Potter sparì con la Granger e la Umbridge e di tutta quella storia il biondo non seppe più niente, almeno fino al giorno dopo.

Knights Who'd Give You Anything //Drarry (IN CORSO)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora