ℭ𝔞𝔭𝔦𝔱𝔬𝔩𝔬 3

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𝔄𝔫𝔤𝔢𝔩

Severus Snape era di cattivo umore da alcuni mesi. Alla fine del suo processo e dopo aver fatto servizio alla comunità per essere diventato mangiamorte fu liberò. Ma ora non sapeva più cosa fare nella sua vita, non aveva una famiglia e non voleva ritornare ad Hogwarts per insegnare ai marmocchi senza cervello che non riuscivano a leggere correttamente delle pozioni, non voleva neanche lottare per aprirsi un'attività tutta sua come voleva fare da giovane. Nonostante la sua condanna, fu emarginato a causa del suo marchio nero sul braccio sinistro. Era intrappolato in una spirale infernale senza alcuna possibilità di risalire il pendio in cui era caduto quando aveva circa 17 anni.

Stava seguendo Lucius nelle strade babbane che non conosceva, lo aveva molestato per accompagnarlo. Il biondo era preoccupato per lui, era l'unica persona con cui poteva ancora passare del tempo con lui senza pregiudizi, poteva contare solo su Lucius e Draco. Ma il più piccolo aveva iniziato una piccola storia d'amore con un ragazzo, quindi erano rimasti solo loro due, due vecchi amici che ora erano single ex-mangimorti.

"Dove mi stavi portando, Luc?" Chiese il nero.

"In un club babbano abbastanza moderno ed è molto frequentato in questo periodo," rispose semplicemente l'amico. "Un'amico me l'ha fatto conoscere dopo la morte di Narcissa e sono riuscito ad risalire la montagna. Ho pensato che ti avrebbe risollevato."

"Non sono quel tipo di uomo che va in quelle discoteche o club. Quello è il tuo mondo Luc, non il mio." Sospirò il maestro di pozioni.

"Prova non ti costa niente. Poi cosa dovresti fare chiuso a casa tutto il tempo? Concediti almeno un mese per visitare il club."

Severus sospirò di nuovo ma non aggiunse nulla, seguii l'amico per le diverse strade e vide alcune persone entrare in un club di un alto livello. Non appena fu dentro vide alcuni uomini e dove seminudi che ballavano nelle sbarre e nelle gabbia, guardò l'amico che aveva un sorriso beffardo.

"Sul serio, Lucius?   Un strip-club?"

"Dai Severus, siamo qui per rilassarci."

Il maestro di pozioni alzò gli occhi al cielo prima di seguire il biondo ad un tavolo davanti al palco. Una donna brasiliana in bikini fucsia si avvicinò a loro abbagliandoli con il suo sorriso.

"Buonasera, signori. Cosa posso fare per voi?"

Lucius guardò il maestro che ignorò volentieri la cameriera e poi sorrise, affascinante e carismatico.

"Due Sex on the Beach, tesoro." Disse il biondo.
La cameriera annotò e poi tornò dopo dieci minuti.

"Se avete ancora bisogno di qualcosa, chiamatemi," disse allegramente prima di continuare il suo lavoro.

Prima che potesse ripartire l'aristocratico afferrò il polso della donna e fece cennò di avvicinarsi. Le sussurrò qualcosa all'orecchio mentre mettere un pacchetto di biglietti nella sua tasca. Rise mentre si sistemava.

"Vedrò cosa posso fare, oggi non era previsto il suo turno."

Guardò Severus e se ne andò, scuotendosi. Lucius, conosceva molti ballerini maschi del club, sebbene avesse la preferenza per le donne, riconobbe subitamente il Gioiello del Club. Sapeva anche che a Severus piacevano gli uomini con i capelli scuri come i suoi. Da lontano vide Angel che aveva accettato e fu paziente di osservare con piacere alcuni bellissimi esemplari dei diversi tipi di danza in gabbia poco distante da lì.

Poi la scena si schiarì e riconobbe la cameriera che tirava il «Gioiello», che si era appena finito di preparare. Pertanto, sarebbe stato difficile....Ancora meglio per il suo amico dai capelli neri. Gli diede una leggera spinta e gli mostrò la scena, il bagliore nei suoi occhi scuri divenne un po' curioso mentre guardava il suo collega gli gli aveva quasi strappato la camicia.

«Ed ecco...............Angel!!»

La musica iniziò lentamente, ma Lucius sapeva che questo Angel avrebbe dato una visione completa ai suoi spettatori e ancora di più al suo amico perché portava lentamente il suo nome d'arte - l'uomo sospettava che fosse per privacy. Era il dio tra i babbani che erano esperti nella pole-dance.

Eh certo! Normalmente la sbarra era fissa a terra, ma per Angel tutto cambiava, era a un livello superiore. Quest'ultimo, mentre il ritmo prendeva improvvisamente velocità corse verso il bar e volò, con le braccia alzate al cielo, appeso solo dalle gambe e dal bacino.

Severus sussultò quando lo vide volare soprattutto quando notò che la sbarra non pendeva da terra. Si aspetta un incidente, ma quando vide la faccia dell'artista capii che era tutto perfettamente normale. Angel era immerso nella sua arte, il suo viso animato dalla sua passione, i suoi occhi scintillavano. Riusciva a malapena a vedere il colore dei suoi occhi a causa delle luci soffuse che tingevano la sua pelle pallida con una morbida tonalità di rosato.

Angel ondeggiava sembrava quasi camminare nell'aria, come se stesse camminando in una superficie invisibile, sudava di grazia e passione per la sua arte. Ovviamente non aveva paura del vuoto, raramente appoggiava il piede a terra per stabilire la sua ponderazione, a lui piaceva giocare sia con la forza delle sue braccia sia con la sua agilità.

A volte si appendeva con le braccia mentre il suo corpo era completamente sospeso al di sopra di tutti, mentre a volte si intrecciava. Lì realizzò movimenti che potevano essere paragonate alla danza classica.

Severus si portò una mano sulla bocca quando lo vide che si stava abbassando completamente alla sbarra, in modo che posse toccare i polpacci e i piedi. Lucius sorrise quando vide la faccia del suo amico, che era completamente assorbito dalla bellezza del «Gioiello.»

"Merlino!" Esclamò il maestro di pozioni.

Il giovane fece anche delle spaccate in aria, senza nemmeno tersi alla sbarra tranne per il bacino e le curve del suo braccio, tendo una mano il piede sopra la testa. Poi, mentre prendeva una presa molto classica sul suo trespolo rimovibile, Angel non si bloccò per un braccio nel vuoto con le braccia e le gambe divaricate, ruotando con grazia nell'aria. Teneva gli occhi chiusi come se non fosse interessato alla platea che lo circondava. Angel era nella sua bolla di paradiso.

Quando la sbarra prese altezza, l'angelo si aggrappò come se fosse seduto a gambe incrociate, e si lasciò cadere all'indietro a faccia in giù, inarcando la schiena per la gioia rivelando ancora di più la sua bellezza e la sua sottile muscolatura alla luce. Senza preavviso lasciò le gambe per abbassare gradualmente il suo corpo allungato di lato prima di tornare finalmente alla posizione naturale di un essere umano. Scivolò all'estremità della sbarra per restare sospeso con le braccia in aria. Dopo che terminò il suo spettacolo un top lucido e veloce allo stesso tempo prima di rallentare gradualmente e cadere in ginocchio sul pavimento calpestato da semplici mortali come te e me.

Angel allargò le braccia, sorridendo mentre riprendeva conoscenza del mondo che lo circondava. Poi si permise di ritornare indietro facendo una specie di ruota per rimettersi in piedi. Si chinò più volte prima di recuperare la camicia. Il suo spettacolo finii. Lucius lo guardò tornare al bar, poiché sarebbe stato il suo compito per tutta la serata.

"Per la barba di Salzar," disse Severus al suo fianco. "Questa creatura non è umana! È impossibile!!"

"Allora perché, pensi si chiami Angel?" Disse l'aristocratico con del sarcasmo.

Era riuscito a restituire una leggera scintilla degli occhi del suo vecchio amico. Restava solo che si lasciasse travolgere dalla bellezza di Angel.

Per la gioia e la fortuna del Maestro di Pozioni, Angel tornò sul palco ben due volte quella notte, ma mai per fare la stessa identica esibizione. I suoi movimenti erano ancora pieni della sua passione. Era all'apice della sua arte, ballava per divertimento e metteva in scena uno dei suoi spettacoli magnifici senza nemmeno avere la mente coreografie come alcuni ballerini professionisti in spettacoli di alti livelli.

Severus decisè che sarebbe tornato lì per vedere quella creatura misteriosa, quell'angelo che veniva dal nulla e lo incantava.

El Jardìn Secreto  (Snarry)Where stories live. Discover now