𝕮𝖆𝖕𝖎𝖙𝖔𝖑𝖔 10

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𝔏𝔞 𝔰𝔬𝔯𝔭𝔯𝔢𝔰𝔞

Lucius irruppe nel suo laboratorio con furia, sorprendendo Severus.

«Questo è troppo!»

«Che cosa?»

«Verrai con me e non lo metterai in discussione!»

«Se devi andare al club, facci senza di me!»

Il biondo batté le mani sul tavolo.

«Basta Severus! So che sei ferito! Incolpi Angel per no averti detto la verità! Ma alla fine state soffrendo entrambi.

«Bugie! Eresie!» Gridò Severus, lanciando alcune erbe nel calderone.
«Stiamo parlando di Potter! Lui non soffre mai! Ha tutto il suo mando ai suoi piedi!»

Lucius mise un incantesimo sulla pozione per metterla in stasi e strattonò il suo amico per il braccio fuori dal laboratorio.

«Vedi se non è così. Non potendolo vedere questo povero ragazzo morire senza aver provato di tutto per salvarlo.»

«Non credo,» sibilò il nero mentre si allontanava dalla sua presa.

«Non voglio essere diplomatico stasera, Severus!» Urlò Il biondo. «Harry Potter morirà se non facciamo qualcosa!»


«Ha abbastanza persone intorno a lui, a prendersi cura di lui.»

Il biondo si era stufato e picchio il suo vecchio amico. Severus cadde a terra tenendosi la mascella, la rabbia svanì per la sorpresa. Lucius Malfoy non si era mai comportato come un babbano, gli occhi di ghiaccio erano pieni di rabbia e preoccupazione.

«Angel è messo peggio di  te,» gracchiò. «Ho provato ad aiutarlo. Loly e Mushu lo tengono d'occhio ma lui si allontana da loro. Suo zio si è preso tutti i soldi che guadagnava. Fortunatamente, può ancora contare sull'eredità dei suoi genitori per sopportare! Ha bisogno di aiuto! Ne ha bisogno!»

«Cosa c'entro io?» Il maestro di pozioni sibilò. «Sicuramente sta facendo una commedia. L'ha sempre fatto!»


«Vieni con me. E poi vedere com'è ridotto veramente, è se sta facendo una commedia. Poi deciderai tu se vorrai ritornare lì. Ma questo non è un fottuto scherzo! Harry ha davvero bisogno di te, Severus!»

Il mezzosangue gemette e accettò l'accordo. Prima avrebbe potuto dimostrare la sua tesi a Lucius, prima si sarebbe sbarazzato di lui. Uscì di casa per cambiarsi, dopo che ritornò da Lucius. I due uomini apparvero in un vicolo cieco che si affacciava al Magnolia Crescent e si diressero al Club.

Entrarono, Severus individuò immediatamente Angel al bar, ma gli voltò le spalle e afferrò alcune bottiglie e gli ingredienti per i cocktail. Si rifiutò di parlargli e si sedette nella poltrona di pelle nera davanti al palco.

Ordinò un Bloody Mary e ascoltò il suo amico prendere il suo famoso Sex on the Beach. Sentì chiedere a qualcuno di vedere il Gioiello. Ignorò lo sguardò di Loly nella sua direzione. Voleva finirlo. Prima di essere visto, Prongs avrebbe potuto mettere Lucius al suo posto, e prima avrebbe preparato di nuova la sua pozione.

«Ed ecco Angel!»

Severus guardò il giovane. Immediatamente aggrottò la fronte, notando che era fuori di sé.»

«Guarda e osa dimmi se lo vede che sta bene,» mormorò minacciosamente il biondo, prima di prendere un sorso del suo cocktail.

Poi si concentrò sul glamour per tirare avanti. Si congelò, Angel aveva perso peso, pericolosamente. Tanto che le sue dimensioni erano visibili. I suoi lineamenti erano delineati, nonostante le macchie di luce colorate, poteva indovinare la sua carnagione malata. Aveva delle terribili occhiaie sotto gli occhi. Le lacrime scorrevano lindo le sue guance mentre si muoveva ancora con grazia intorno al suo bar, come un piuma. Detto questo, i suoi movimenti e la musica erano venati di tristezza. Il suo stile era cambiato.

El Jardìn Secreto  (Snarry)Where stories live. Discover now