Capitolo 12

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Mattheo's pov

Le settimane passavano, e mancava poco all'inizio della scuola. Io e Draco come ogni sera ci vedevamo in camera sua e bevevamo un po'. Mentre Narcissa era sempre più gentile con me, era la mamma che non avevo mai avuto. Non volevo ammettere che quella donna per me stesse diventando una figura materna.

Draco bussò alla mia porta e andai ad aprire e le vidi in compagnia dei suoi amici.
«Forza andiamo» disse lui iniziando a camminare come i due ragazzi al suo fianco.
«Mio padre non c'è e mia madre è da mia zia per cui abbiamo casa libera»disse Draco.
«Non farò un orgia con voi» dissi. Ci guardammo e poi scoppiammo a ridere. Penso che quella sia una delle poche risate vere.

«Per essere un Riddle sei simpatico»Disse Blaise.
«Sono simpaticissimo in realtà» dissi io beccandomi una gomitata da Draco.
«Simpaticissimo come la merda vorrai dire» disse poi lui.
«Sei invidioso perché tua madre preferisce me a te ammettilo Malfoy» dissi io scherzando.

«Mia madre preferisce me è ovvio»
«Piccino sei rimasto ancora con questa convinzione» dissi io per poi ridacchiare.
«Com'è essere figlio del Signore Oscuro?» Chiese poi JJ.

Ci fu qualche attimo di silenzio.
«Una rottura di coglioni» dissi semplicemente io.
«Andiamo ai Tre Manici Di Scopa?» chiese Blaise, tutti fummo d'accordo e così in pochi secondi ci ritrovavamo davanti al locale.

«Quattro burrobirre grazie» disse JJ alla cameriera, poco dopo questa venne con le brocche di burrobirra. Parlammo per un po' ma venimmo interrotti da una voce femminile. «Ciao ragazzi» ci salutò Pansy.
«Ciao Pansy» dicemmo noi in un coro.
«Che ci fai qui?» chiese Blaise
«Stavo facendo un giro, sono anche venuta a prendere le ultime cose per la scuola» disse lei, che andò via poco dopo, lasciando noi quattro da soli.

«Quest'anno riuscirò a mettermi con lei» disse Blaise, Draco lo prendeva per il culo imitandolo.
«Ti piace?» Chiesi io.
«Da morire» disse poi Blaise.

«E voi due?» Chiesi poi a Draco e JJ.
Quest'ultimo scrollò le spalle e continuò a bere, mentre Draco sembrò pensarci un attimo ma alla fine rimase zitto.

Parlammo per un po', poi io e Draco tornammo a casa per via del ritorno dei suoi.
«Dove siete stati?» Ci chiese Lucius non appena messo piede dentro il Maniero.
«Ho accompagnato Mattheo a prendere le cose per la scuola» disse Draco.
«E dovrei crederci?» Continuò Lucius.

«Non sono suo figlio non devo dare spiegazione a lei riguardo a dove vado» Dissi io abbastanza scocciato.
Draco mi diede una gomitata, come per dirmi di stare zitto.
«Come osi parlarmi così ragazzino»

Io scattai in avanti, lo guardai negli occhi. «Non le permetto di parlarmi in questo modo, solo perché sono un ragazzino non vuol dire che lei non mi deve portare rispetto. Sono figlio di Voldemort pretendo che mi dia rispetto!» Dissi io. Lo vidi ridacchiare e alzare la bacchetta contro di me.

Io lo disarmai con un incantesimo non verbale. Era già la seconda volta che lo facevo e mi venne da ridere. Lo superai e andai in camera, poco dopo sentì la porta venire aperta dalla quale entrarono due figure Draco e Narcissa.

«Tesoro stai bene?» Mi chiese Narcissa io feci solo un cenno con la testa.
«Vi lascio soli vi chiamo quando è pronta la cena» disse sempre la donna per poi uscire dalla camera.

«Sei impazzito?» mi disse Draco mettendosi davanti a me.
«Fino a prova contraria no»
«Non sto scherzando Riddle perché lo hai fatto?» chiese Draco.
«Non prendo ordini da tuo padre, mi basta già il mio» dissi io per poi sedermi sul letto accendendomi una sigaretta.

«Domani partiamo per Hogwarts verranno con noi anche Blaise e JJ» mi disse Draco.
«Ok» risposi io, lui si alzò e uscì dalla camera aveva capito che avevo bisogno di stare solo.

Stava andando tutto troppo veloce. Fin troppo.

Il giorno dopo

La notte non chiusi occhio, sentivo la rabbia e tutte le altre emozioni di mio padre nella mia testa e nelle mie vene. Sentì bussare alla porta e vidi Narcissa che girò la testa per non guardarmi, mi accorsi solo ora di essere con i pantaloni per cui presi velocemente una maglietta e me la misi.

«Puoi guardare Narcissa» dissi ridacchiando.
«Allora sei pronto?» mi chiese.
«Abbastanza, mi immagino la risposta di tuo figlio 'sono nato pronto'» dissi ridacchiando facendo fare la stesa cosa alla donna.

«Che bastardo parli alle mie spalle con mia madre, complimenti»
«Io te l'ho detto, ormai sono io il suo tesoro»
«Pff, di Draco Malfoy ce n'è uno solo» disse il biondo.
«E menomale» disse la madre facendomi scoppiare a ridere.
«Mamma!»
«Forza scendiamo ragazzi» disse lei ridacchiando lasciando un bacio sulla tempia al figlio, mentre a me diede una leggera carezza sulla spalla. 
Fu Narcissa ad accompagnarci al binario dove incontrammo anche Blaise e JJ.

«Voi andate io starò da solo»«Sei sicuro?» Chiese Draco, io annuì solamente e salì sul treno dopo aver salutato Narcissa

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«Voi andate io starò da solo»
«Sei sicuro?» Chiese Draco, io annuì solamente e salì sul treno dopo aver salutato Narcissa.
Per fortuna il vagone rimase vuoto per un po' fino a quando non fecero la loro entrata Blaise, JJ e Draco.
«Non vi avevo detto che sarei rimasto da solo?»
«Oh si lo hai detto, però non ce ne frega un cazzo» disse Draco, io scossi la testa.

«Allora visto che dobbiamo stare qui, Mattheo preparati perché ne succederanno delle belle»
«Sto sprizzando felicità da tutti i pori non vedi» dissi io prendendo Blaise per il culo. Gli diedi una leggera spinta e ridacchiammo tutti quanti. Io e Draco ci guardammo poi entrambi abbassammo lo sguardo sui nostri avambracci, lo vidi aprire la bocca ma lo bloccai sul nascere.

«Non possono saperlo» sussurrai io.
«Perché no?» mi chiese lui
«È pericolo, non immischiamoli in tutta questa merda» dissi io, lui sospirò e annuì.
«Sapete che parlare all'orecchio è maleducazione» disse JJ
«Ma sta zitto» disse Draco.

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