Capitolo 40

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Norah's pov

«Dobbiamo andare a cena» mi disse Mattheo accarezzandomi i capelli.
«Non ho fame» dissi facendo un lungo sospiro.
«Norah» mi richiamò lui.
«Davvero non ho molta fame» dissi sorridendogli.
«Scendi o rimani qua?» Mi chiese, anche se dal mio sguardo si poteva capire già la risposta.
«Se hai bisogno urla» disse lui lasciandomi un bacio prima di uscire dalla stanza lasciandomi da sola.

Mi alzai dal letto per sgranchirmi le gambe. Mi guardai allo specchio e avevo l'aria stanca in più gli occhi gonfi.
Non volevo vedere nessuno al di fuori di Mattheo, anche se ancora non avevamo parlato io e lui, avevo comunque bisogno di sentirlo vicino.

-

«Tutto apposto?» mi chiese Mattheo una volta entrato in camera.
«Sono ancora qui per cui si» dissi.
«Sono pronto per la ramanzina forza» disse lui sedendosi vicino a me sul letto.
«In questo momento ti sto odiando perché mi hai mentito, ma so che lo hai fatto per proteggermi» dissi.
«L'ho fatto perché ti amo, era una bugia a fin di bene» disse lui.

«Lo so, per questo voglio dimenticare ciò che è successo» dissi.
«Cosa?» Mi chiese lui quasi scioccato.
«Voglio dimenticare Mattheo» dissi.
«Tutto?» mi chiese.
«Non voglio dimenticare te, solo quello che è successo in questi giorni» dissi.
«Domani allora ti porto a fare un giro» mi disse lui, io sorrisi e lui fece lo stesso.

il giorno dopo

«Sei pronta?» mi chiese Mattheo.
«Si prontissima» risposi mentre mi osservavo allo specchio.
«Sei bellissima amore di che ti preoccupi» disse lui baciandomi lentamente il collo.

Indossavo dei semplici jeans e un maglione che era quello regalato a Natale da Narcissa, che ovviamente era il mio preferito.

Mattheo mi porto a Hogsmeade, durante il periodo natalizio era bellissima, tutta addobbata e tutti i maghi in giro a festeggiare.
Andammo ai Tre Manici Di Scopa, e ordinammo due burrobirre seduti in un tavolo abbastanza appartato.

«Norah, dovresti parlare con Draco» mi disse ad un certo punto il ricciolo.
«Non voglio parlare di Draco in questo momento» dissi scocciata.
«Norah»
«Va bene lo farò dopo, ora possiamo pensare a noi» dissi.
«Certo» mi disse lui portando un braccio intorno alle mie spalle, stringendomi in modo quasi possessivo.

«Che ti prende?» Gli chiesi, lui però non rispose aveva lo sguardo fisso su un gruppo di ragazzi che guardavano nella nostra direzione, precisamente me.
«Amore calmo» gli sussurrai vicino all'orecchio, lui parve risvegliarsi e si girò a guardarmi.
Voltò un'altra volta la testa verso quel gruppetto poi mi baciò con foga, stringendomi a se. Inutile dire che quel bacio mi ha fatto venire le farfalle nello stomaco.

Io portai una mano tra i suoi capelli, e quando ci staccammo sorrisi e lui fece lo stesso.
«Andiamo si è fatto tardi» disse Mattheo prendendomi per mano andando a pagare passando davanti al gruppetto di ragazzi che continuavano a guardarmi.

«Una botta te la darei lo sai tesoro» disse uno del gruppo, facendomi girare e alzare un sopracciglio pregando che Mattheo non abbia sentito il commento.
«Non parli principessa» disse un'altra.
«Non vi conviene» dissi, facendoli ridere.
«Dovremmo avere paura di te?» mi chiesero.

«Di lei no, ma di me si» disse Mattheo con lo sguardo fumante di rabbia.
«Uuuh il fidanzatino geloso» disse scherzando un ragazzo.
«Oh cazzo» borbottai andando incontro a Mattheo, cercando di calmarlo.
«Dai andiamo, Mattheo non ne vale la pena» dissi, ma lui non mi ascoltava, anzi mi ha spostato e si è fiondato sui ragazzi.

Astronomy Tower | Mattheo Riddle Where stories live. Discover now