il giorno dopo
Mi svegliai nel mio letto, con dei vaghi ricordi della sera prima. Mi girai sul fianco e solo allora vidi Noah accanto a me.
«Noah» lo richiamai. Lui aprì lentamente gli occhi e si girò verso di me. Si alzò leggermente, poi si rimise sdraiato.
«Cazzo» sussurrai.
«Bellezza non abbiamo fatto nulla, stai tranquilla» disse lui.
«Ci siamo baciati» dissi.
«Tu non mi hai fermato» disse lui.«Cazzo. Cazzo. Cazzo» ripetei, alzandomi dal letto e girandomi poi a guardare il ragazzo che era rimasto fermo.
«Perché sei così agitata?» mi chiese il ragazzo.
«Ci siamo baciati!» dissi.«Si e allora?» mi chiese lui.
«Io- sto con tuo fratello» sussurrai.
«Mh mh, interessante» disse lui.
«Smettila di fare così» dissi.
«Così come» mi chiese lui.
«Così come sei tu» dissi sedendomi sul letto.«Posso farti una domanda?» dissi dopo un po'.
«Se proprio devi» disse lui.
«Perché ho questi poteri, com'è possibile» dissi.
«Non spetta a me dirtelo» disse Noah.
«Noah» lo richiamai.
«Norah non devo dirtelo io» disse lui.«Per favore» dissi. Ero arrivata a tanto da pregarlo.
«No» disse lui.
«Farò quello che vorrai» dissi.
«Mh allettante come idea, ma la mia risposta rimane sempre no» disse lui.«Noah ti prego, sono rinchiusa qua, sono diventata una mangiamorte e ho dei poteri che non pensavo di avere» dissi.
«Te l'ho detto non spetta a me dirtelo» disse lui.
«Ci sei solo tu qua! Solo tu puoi dirmelo» dissi.«Va bene così magari dopo la smetti» disse lui, e io non riuscì a trattenere un sorriso.
«Quando eri piccola, i tuoi genitori venirono qua, tu rimanesti a giocare con me e Mattheo, mentre i tuoi genitori parlavano con mio padre. Fecero un accordo, mio padre ti voleva fin da subito nella sua schiera, ma i tuoi genitori proposero a mio padre di diventare mangiamorte per evitare che lo diventassi anche tu. Mio padre accettò l'accordo e così i tuoi genitori in quel momento diventarono mangiamorte, ma mentre mio padre li marchiava qualcosa andò storto. I tuoi genitori pensarono che fosse normale, ma quando tu e i tuoi genitori ve ne andaste, mio padre chiamò me e Mattheo, e ci disse che successe qualcosa che non accadeva da anni, se non secoli.» disse Noah.
Io rimasi lì ad ascoltare, i miei genitori avevano ragione, quel giorno al Manor, avevano fatto tutto per proteggermi, ma alla fine questo nome era servito a nulla visto che ormai ero anche io come loro.
«I tuoi poteri, sono l'effetto collaterale. Mio padre ci disse che saresti diventata così potente negli anni a venire, i tuoi genitori non lo seppero mai, solo mio padre, mio fratello e io lo sappiamo.» disse lui.
Mattheo sapeva tutto, sapeva e me lo aveva tenuto nascosto. Rimasi senza parole, non potevo credere a ciò che aveva detto Noah.
«È stato tuo padre a darmi questi poteri?» dissi.
«Non volutamente. Mio padre ci disse inoltre, che per manifestare i tuoi poteri saresti comunque dovuta diventare una mangiamorte, proprio perché l'effetto collaterale si è verificato mentre mio padre marchiava i tuoi genitori.» disse lui.«Quindi era inevitabile che diventassi come te» dissi. Lui si limitò ad annuire.
«Ma perché io non mi ricordo di aver già visto te o tuo fratello?» gli chiesi.
«Perché i tuoi genitori ti hanno fatto dimenticare tutto» disse lui.
«Certo, avrei dovuto immaginarlo» borbottai.
«Puoi biasimarli, insomma non te ne saresti ricordata comunque avevi si e no tre anni» disse lui.«Tu e Mattheo non avete scordato nulla?» dissi e lui scosse la testa.
«Ricordo che eri logorroica, e avevi solo tre anni» ridacchiò.
«E diciamocelo, Mattheo era già cotto di te sin da piccolo» disse lui.
A quelle parole sorrisi, e arrosì.
Fissai per qualche secondo il vuoto, ricordando i momenti con Mattheo.«Stai scherzando o sei serio» dissi.
«Sono serissimo, rimanesti a casa nostra per qualche ora, e mentre continuavi a parlare lui non ti toglieva gli occhi di dosso. Io semplicemente ascoltavo mentre osservavo.» disse lui.
«Tu quanti anni avevi?» gli chiesi.
«Fatti il conto» disse lui.
«Non so quanti anni hai» dissi.«Avevo sette anni» disse lui.
«Ne hai vent'uno» sussurrai.
«Complimenti sai fare i conti» disse lui scherzando.
«Hai baciato una minorenne» dissi.Lui ridacchiò e mi baciò di nuovo.
«Ops, l'ho fatto di nuovo» disse lui.
«Non sei divertente» dissi.
«No? E allora cos'è questo sorriso che tenti di nascondere?» disse lui allungando una mano sulla mia guancia.Seguì il movimento della mano con gli occhi finché le sue dita non si posarono sulle mie labbra, io le schiusi e lui me le accarezzò lentamente.
Poi si schiarì la voce e si allontanò.
«È meglio che torni in camera mia» disse lui.
«S-si è meglio» dissi.Noah si alzò e senza voltarsi indietro uscì dalla camera, mentre io mi buttavo a peso morto sul letto, sospirando. Cosa cazzo stavo facendo, avevo baciato il fratello di Mattheo, mentre quest'ultimo era impegnato a cercarmi.

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Astronomy Tower | Mattheo Riddle
Fanfiction[COMPLETA] [Questa storia è del 2021, parecchie cose sono cringe ecc. però ci tenevo a tenerla essendo la prima storia che ho scritto, spero comunque che possa piacervi.] «Non alzare mai più la voce o giuro che questa volta ti uccido.» Disse Mattheo...