VII

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Adelaide entrò nella sala da pranzo accompagnata da Amelina

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Adelaide entrò nella sala da pranzo accompagnata da Amelina. Odiava tutte le sorelle Wardwell forse quanto odiava restare in quel palazzo, ma cosa poteva farci? Quella era la sua vita adesso! Composta da donne superficiali, bambine fastidiose e un futuro marito che non si presentava mai alla colazione e forse nemmeno agli altri pranzi. Da quando era arrivata aveva passato più tempo con Richard che con Everard e la cosa stava cominciando a stufarla, anche perché trovava affascinante la presenza del principe. Infatti restò terribilmente scioccata nel vederlo già seduto al tavolo quella mattina, con il giornale nella mano e la forchetta nell'altra. Inoltre aveva un'aria più allegra che lo rendeva ancora più irresistibile agli occhi di Adelaide.

«Questo sì che è un miracolo di Natale!» esclamò Amelina prendendo posto accanto a Lia, la quale stava facendo dondolare i piedi mentre mangiava la sua colazione. «Come mai sei già in piedi?»

«Buon Natale anche a te, adorata sorella» disse Everard con un gran sorriso, per la prima volta da mesi si sentiva finalmente riposato e felice. Per di più Richard lo aveva coperto per la sua fuga notturna, quindi non doveva nemmeno temere le ire del padre.

"Può andare meglio di così?" pensò sorridendo, poi il viso angelico di Mary tornò a farsi largo nella sua mente. "Se lei fosse qui potrebbe essere anche meglio!" e la sua mente cominciò a elaborare un nuovo piano per rivedere il suo fantasma il prima possibile. Se fosse stato per lui sarebbe salito in macchina e sarebbe andato da lei anche subito, ma non poteva rischiare di metterla in pericolo. Ora che sapeva che Mary era viva non avrebbe permesso a nessuno di portargliela via ancora una volta, nemmeno alla morte o a dei genitori spaventati. Perché sì, ora comprendeva alla perfezione il motivo per cui i coniugi Osborne non avevano assecondato il re e anche perché avevano lasciato la corte di Salem. Anzi, non solo comprendeva, ma li aveva anche perdonati per il senso di solitudine che avevano causato in lui andandosene.

«Adelaide, non ti siedi?» domandò Amelina indicandole il posto accanto al fratello. Everard era talmente di buon umore che si azzardò anche a spostarle la sedia con una mano, lasciando Adelaide completamente disorientata. Sì, avrebbe potuto abituarsi in fretta a questo nuovo lato di lui.

«Wow! Hai appena spostato la sedia alla tua futura moglie?» chiese Amelina sorpresa. «Come mai sei così, oserei dire, felice? E come fai ad essere già attivo con tutto quello che hai bevuto ieri sera?»

Lia scoppiò a ridere nascondendo il tutto con la mano e Everard le fece l'occhiolino riprendendo a leggere il giornale. Quella mattina era così euforico che appena sveglio era corso in camera di sua sorella e le aveva raccontato di aver consegnato le caramelle alla famiglia del signor Osborne, ovviamente non le aveva detto che il suo fantasma era in realtà molto vivo. Quello era un segreto tutto suo che non avrebbe condiviso con nessuno!

«Ora basta! Non è possibile che tu sia così allegro» borbottò Amelina mentre Audry e il marito si accomodavano al tavolo. Anche la sorella maggiore sembrava sorpresa da quella strana novità. Non quanto lo fu la regina.

«Non posso crederci!» disse studiandolo intensamente mentre si sedeva. «Quale incantesimo ha prodotto un simile risultato?» Alla parola incantesimo sia Audry che Amelina trattennero il fiato e un po' anche Adelaide, nonostante nel suo regno la magia non fosse poi così marcata o pericolosa per il momento. «Suvvia, ragazze! Non fate quelle facce, un tempo la magia era solo un mediocre effetto speciale. Questa paura vi rende solo loro schiave. Dovreste cominciare ad avere un po' di polso» disse scuotendo la testa.

«Dov'è il re?» chiese Everard guardando il posto vuoto.

«A letto con il mal di testa» rispose la regina. «Molti incubi poco vestiti infestano i suoi sogni. Tu dovresti saperlo meglio di tutti noi figliolo, conoscere alla perfezione i suoi mal di testa.» Eppure nemmeno questa frecciatina riuscì a togliere il buonumore dal volto di Everard.

«Possiamo sapere perché non hai smesso di sorridere un secondo? Fai quasi paura!» riprese Audry girandosi di scatto verso il fratello.

«Oggi è Natale!» esultò Everard appoggiando il giornale.

«Il Natale scorso ti abbiamo tirato giù dal letto solo per la cena» osservò Amelina. «Non mi dire!» disse un attimo dopo portandosi la mano alla bocca e osservando la sorella maggiore. «Il principe che cerca disperatamente moglie si è innamorato!»

A quel punto Adelaide, che fino a quel momento era rimasta in silenzio ad osservarlo, drizzò la schiena chiedendosi se non fosse lei la giovane fortunata, magari si era accorto della sua presenza finalmente. In fondo avevano danzato insieme la sera prima ed era stato piacevole, vero che era ubriaco, ma magari ricordava il momento. Poi un terribile dubbio cominciò a insinuarsi in lei... e se fosse stata Mirielda la persona di cui era innamorato? Li aveva anche visti parlare insieme la sera prima. Stava per intervenire, quando si rese conto dell'assurdità dei suoi pensieri: non era innamorata di Everard, lo trovava carino e sicuramente non avrebbe trovato disgustoso dividere lo stesso letto, ma il cuore del principe non le apparteneva. D'altronde il suo era già stato donato ad un altro uomo, nonostante la fine tragica...

«Assolutamente no» rispose Everard con convinzione. "Non sono innamorato di Mary! Certo è veramente molto bella e mi fa battere il cuore in modo strano, ma questo non è amore, forse desiderio. No, Mary è semplicemente Mary e poi sono un uomo sposato praticamente..." pensò riportando alla mente il ricordo di quella donna spettinata. I suoi occhi erano esattamente come li ricordava.

«Come Scrooge ho ricevuto in visita tre spiriti ieri notte che hanno fatto di me una persona migliore» continuò ripensando alla storia che Mary si era inventata per paura che lui potesse farle del male e stranamente quel ricordo lo fece quasi scoppiare a ridere.

Di una cosa Everard era sicuro: Mary non mentiva, era veramente il fantasma del suo passato tornato per fare di lui un uomo felice.

Di una cosa Everard era sicuro: Mary non mentiva, era veramente il fantasma del suo passato tornato per fare di lui un uomo felice

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Buongiorno!

Oggi capitolo molto molto breve, ma il prossimo compenserà... promesso! 😂

Grazie infinite per il sostegno che state dando alla mia storia! Amo leggere i vostri commenti!
Siete veramente fantastici!

Baci e al prossimo capitolo con Mary! ❤️

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