Scoperta sgradevole

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Oggi è l'ultimo giorno di scuola, prima delle vacanze natalizie. E questa è una buona, anzi direi ottima, notizia. Se non fosse per il fatto che domani c'è il ballo. Fino ad adesso sono riuscita a evitare il fatidico momento di trovarmi davanti all'abito scelto da Charity. Le ho dato ampia libertà di scelta, sperando che mi conosca abbastanza da scegliere uno adeguato al mio stile. Anche se non è proprio uno stile preciso il mio. Basta che non mi faccia sembrare una meringa o qualcosa del genere. Fatto sta che ,appena torno a casa, devo andare subito da mia madre. Dal canto suo è più emozionata lei di me. Soprattutto quando ripenso al fatto che non partecipo di mia libera scelta al ballo studentesco. È da molto che non partecipo a una festa o a un ballo visto che i periodi in cui ci trasferivamo coincidevano con le date degli eventi. In questa cosa devo dire di essere stata fortunata. Almeno fino ad ora. La giornata a scuola passa molto lentamente. Sapete quando guardate le lancette dell'orologio appeso sopra la lavagna della classe e sembra che tornino indietro, invece che scorrere in avanti? Ecco, in breve ho descritto il mio dramma mattutino. Intanto la mia compagna di banco non la smette di parlare di quanto è eccitata e di come sia bello il suo abito. I suoi genitori l'hanno accompagnata personalmente alla boutique " Elisabeth I " giù in città. Già il nome mi dice che non è un posto adatto a me. Chissà se era andato anche Alex con loro? Forse aveva scelto lui stesso l'abito. Se fosse così ,magari potrei chiederle di mostrami come è fatto. Tanto per sapere che gusti ha il ragazzo. E se venisse anche lui al ballo? No, impossibile. Non frequenta neanche questa scuola. A meno che non venga invitato da qualcuno della scuola. E se..."Hope mi stai ascoltando?" Vivy mi dà un pizzicotto per farmi tornare con i piedi per terra. "Scusa, ero sovrappensiero" le dico. Lei mi guarda con un' espressione di rimprovero, ma subito si addolcisce. Ricomincia a parlare, come se nulla l'avesse interrotta. Quando suona la campana dell' ora, non faccio altro che prendere la tracolla, rimasta chiusa per tutte le 7 ore, e aspettare la mia amica alla porta. La viene sempre a prendere la Mercedes nera con Robert, l'autista, a guidare. Questa volta ad aspettarla è una Jaguar giallo limone e non mi stupisco quando vedo gli studenti voltarsi ad ammirarla. Guardo Eveline , che scuote la testa e i riccioli le ricadono sul viso. "Deve sempre attirare l'attenzione su di sé" dice. All'inizio non riesco a capire di chi parla, ma solo in quel momento mi accorgo che c'è una persona appoggiata all'autovettura. Anzi, sono due e riconosco immediatamente la chioma di Carsy. Quando ci avviciniamo abbastanza, lei si accorge di noi e, invece di staccarsi dall'uomo, gli stampa un bacio sulle labbra. Ma perché lo fa guardando me? Finalmente posso vedere chi è tra le braccia della vipera e mi si secca la gola. Appena quegli occhi verdi si posano su di me, i tratti del suo viso si irrigidiscono. Alex mette più distanza tra sé e la ragazza in minigonna, ma ciò che ho appena visto rimane come un marchio impresso nella mente. " Eveline cara. Ti ho cercata prima in mensa, ma dove eri?" sento dire dalla voce falsamente smielata di Carsy. "Strano. Io invece non ti ho vista muoverti dal tuo tavolo" dice Vivy e per un momento il sorriso di Carsy vacilla. In questo momento vorrei abbracciarla, ma sono come pietrificata. "Non importa. Hai saputo? Andremo tutti insieme al ballo in limousine. L'idea è venuta ad Alex. Non è dolcissimo da parte sua Hope ?" dice mettendo la mano sul petto di Alex. Dio, ma come fa ad essere così falsa? Vorrei risponderle, ma mi limito a fulminarla con gli occhi. E così l'angioletto verrà al ballo e portandosi dietro la sua dama. Sorrido amareggiata e quando alzo la testa mi accorgo che l'angelo mi sta fissando. Maledizione a quello sguardo magnetico! Lo ignoro e mi volto verso Vivy per salutarla. "Ci vediamo da me. A dopo." le dico e me ne vado ignorando gli altri due. In un battibaleno sono davanti a casa. Proprio in quel momento esce mio fratello. "Hey cos'è quella faccia da funerale?" mi chiede. "Non sono affari che ti riguardano" gli rispondo seccata "Mi dici poi perché hai invitato Eveline al ballo?" continuo poi. Lui si gira "Non sono affari che ti riguardano". Occhio per occhio, dente per dente, insomma. Gli faccio una smorfia ed entro in casa. Mi precipito in camera sperando che non arrivi già mia madre con l'abito. Mi faccio una doccia veloce e apro la finestra, nel caso Miracol volesse entrare. Indosso una maglietta e dei jeans e lego i capelli bagnati. Apro del tutto la finestra e mi butto giù. Ho bisogno di fare qualcosa per evitare di mettermi a pensare a ciò che ho visto fuori scuola. Non ho ancora cercato di volare con le mie nuove ali, troppo presa con le lezioni su come creare un tornado o come annullare la pioggia di fulmini. Dalla mia bocca le parole escono come una cantilena e in pochi attimi, eccole in tutta la loro bellezza. Provo a concentrarmi sui muscoli e sui tendini che lasciano il piumaggio attaccato al corpo. Provo a farli sbattere, ma queste iniziano a muoversi in modo disarmonioso. Quando finalmente riesco a controllare che si muovano nel modo giusto, è già passata mezz'ora. Il che vuol dire che ho molto poco per riuscire ad alzarmi dalla terra sotto ai miei piedi. Riesco ad alzarmi di qualche metro, ma subito perdo il controllo e cado al suolo con un tonfo. Mi rialzo con un movimento rapido, ma subito mi accorgo di aver sporcato gli abiti. Faccio un secondo tentativo d questa volta riesco ad andare oltre le cime dei pini che mi circondavano. Chiudo gli occhi godendomi l'ebrezza. È un attimo ed ecco che precipito nuovamente. Maledizione! Mi aspetto di schiantarmi a terra, consapevole che le ferite ci metteranno un pò a guarire. La caduta di interrompe improvvisamente e aprendo gli occhi mi ritrovo a guardare in quel verde che non mi danno pace. "Stai attenta con questi aggeggi. Non dovresti volare da sola." mi rimprovera Alex appoggiandomi a terra. " So bene quel che facci! Tu, piuttosto, perché mi spii?" chiedo acida, mentre mi ricompongo. Anche se avrei preferito di gran lunga rimanere tra quelle braccia muscolose. Le sue imponenti ali poi. Lui scoppia in una fragorosa risata e io alzo la testa sorpresa. Vorrei che quel suono non finisse mai. Una musica celestiale. Hope, ma ti rendi conto di quel che dici? Sei una creatura del buio, una creatura ripugnante per gli esseri del cielo e ti metti a parlare di canti celestiali? "Ti sbagli" sento dire dalla sua voce melodiosa e per un attimo penso che mi ha letto nel pensiero. "Sono qui solo per dirti che Vivy non viene. Ha accompagnato Carsy a prendere l'abito" dice continuando a guardarmi con quell'impressione indecifrabile. È così bello. Scuoto la testa per togliermi quel pensiero dalla testa, ma Alex interpreta quel gesto male. "È solo per questa volta. Se ti può aiutare, mia sorella non voleva andarci. Ma sai quanto può essere esigente Carsy". Cosa ne sa delle conoscenze che ho su quella vipera? Non mi conosce nemmeno. "Non mi interessa e francamente mi chiedo come tu possa uscire con una manipolatrice come lei". Forse era meglio non dirlo. Ora penserà che sono interessata a lui. Vedo l'ombra di un sorriso sulle sue labbra. "Non che mi importi" aggiungo velocemente, per rimediare. Lui annuisce comprensivo, ma quello sguardo malizioso persiste. "Dì a Vivy di non preoccuparsi. E ora scusami, ma devo andare a vedere il mio abito". Perché gli sto dando tanti dettagli? Scanso la sua figura imponente per passare e il contatto delle nostre ali mi procura una forte scossa. Non sapevo fossero così sensibili, ma vado avanti come nulla fosse. "A domani dolcezza" lo sento pronuncia piano e questo mi fa affrettare il passo. Non mi fermo, perché se lo faccio, so che mi ritroverò tra le sue braccia. E direi che non è proprio il caso. E ora tocca alla sfida con l'abito. Quando arrivo a casa, sento delle voci provenire dal salotto e capisco che ci sono quelli della confraternita. Proprio in quel momento esce mia madre con un vassoio in mano. "Oh tesoro. Scusami ma non credo di poterti mostrare l'abito ora. Che ne dici se lo facciamo stasera?" propone lei. Io annuisco e vado di sopra tirando un sospiro di sollievo. Per adesso basta sorprese! Chiudo la finestra da cui sarei dovuta rientrare, se non fosse stato per quell'arrogante di Alex. Non volevo certo che mi guardasse, mentre mi arrampico sul muro. Non riesco a impedire alla mia testa di pensare a lui. È un'ossessione oramai, come una droga che mi sta facendo diventare dipendente dall'angelo. Affondo la faccia nel cuscino, ma niente da fare. L'immagine di quella creatura tanto bella, quanto letale, non si smuove dalla mia mente. E va bene, mi arrendo dinanzi alle crudeltà della vita, dico drammaticamente ad alta voce. Se solo l'immagine di Alex e Carsy non mi balenasse in testa ogni due secondi. Prendo l'Ipod e metto le cuffie nelle orecchie, sperando che questo possa farmi dimenticarmi per un pò. E aspetto che arrivi mia madre, per affliggermi la seconda pena. "Tesoro non puoi immaginare come è bello. Sono sicura che ti starà divinamente" sta dicendo mia madre, mentre cerca di aprire la cerniera del soprabito. A metà si ferma incerta e io alzo gli occhi al cielo. "Puoi sempre cambiarlo se non ti piace" mi dice "Ti prego, mamma. Prima finiamo meglio è". Lei annuisce e fa un lungo respiro. Lentamente e con delicatezza tira fuori tanta di quella stoffa che mi sembra non finire più. Oh no! Lo lascia delicatamente sul pavimento e inizia a lisciarne la gonna di velluto con la mano. Poi mi guarda in cerca di un segnale positivo o negativo che sia. Accidenti! Osservo a bocca aperta l'abito e sorrido a Charity per tranquillizzarla. E' un vestito senza spalline con il corpetto incastonato di piccoli cristalli e minuziose decorazioni color cobalto. La gonna di velluto è lunga ed alla base si allarga leggermente. Mi siedo sul tappeto e allungo la mano per sentirne il tessuto. La stoffa è morbida e leggera, fatta apposta per ballare. Cosa che sicuramente non farò con Tom. Chissà se mio fratello avrà il coraggio di invitare Vivy a ballare. Sorrido all'idea, ma subito il sorriso si spegne sostituito da un altro pensiero. E Alex ballerà con Carsy? Chiaramente lo vuole. Perché non dovrebbe? In fondo lei è bellissima e molto brava ad ottenere ciò che vuole. E di certo vuole Alex. Come posso biasimarla? "Tutto bene tesoro? Mi sembri triste." dice guardando poi la mia mano che stringe un lembo del vestito. Non me ne sono accorta. Lascio subito andare la presa. " Si, si. Ero solo sovrappensiero" dico cercando di parlare con un tono allegro. "È proprio bello mamma. Grazie" aggiungo abbracciandola. Non lo faccio spesso, ma in questo momento ne ho così bisogno. Lei mi accarezza la schiena "Oh, amore mio. Non sai che sollievo" trema tra le mie braccia mentre ride. Mi stacco da lei e guardo nuovamente l'abito. Una nota positiva in una giornata disastrosa. Finalmente! Se solo uscisse dalla mia testa la scena di stamani. So già che sarà una nottata frenetica. E infatti......

The Light side of DarkDove le storie prendono vita. Scoprilo ora