Soffio di vita

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Dopo aver riempito il bagaglio delle mie poche cose scendo al piano di sotto e mi dirigo in salotto. Mi siedo sul divano in attesa del resto degli abitanti della casa. In teoria dovremmo partire tra un paio di ore. Le valigie degli altri sono già davanti all'ingresso, ma di loro nessuna traccia. Sicuramente Jason e Vivy sono in camera a fare dio solo sa cosa. Ultimamente l'angioletto passa più tempo con mio fratello che con la sua amica succhiasangue, penso tra me e me. Tom ci ha informato che andava a trovare Silvia, la mora dell'altra sera. Sono felice che si sia trovato una bella ragazza che lo faccia sentire meglio di quanto facevo io. Non gli ho potuto dare quel che voleva. Non ho mai pensato a lui come qualcosa di più di un amico, se non fratello. Gli voglio un bene immenso e non vorrei farlo soffrire per nulla al mondo. Per questo non ho mai cercato qualcosa che fosse più di una semplice amicizia. Chi lo sa che non si creerà qualcosa di più serio tra il vampiro e l'umana. Magari quando rivedrò Silvia sarà stata già trasformata in un vampiro. I miei pensieri sulla nuova coppietta si interrompono quando vedo una figura dall'altra parte del vetro che da sul balcone. Lo riconosco dalle spalle larghe e apro la porta scorrevole per andare dall'angelo. Alex è di spalle e ha le mani appoggiate alla ringhiera. Cerco di non disturbarlo inutilmente, perché vedo che ha lo sguardo perso nell'orizzonte. L'intensità con cui osserva le lontane colline mi fa venir voglia di leggere i suoi pensieri. Se solo fosse stato umano non ci avrei messo molto a capire a cosa stesse pensando. Come fosse stato un libro bianco su cui è scritto un monologo ininterrotto. Pensieri legati a vecchi ricordi. Abbasso gli occhi sulla sua mano e vedo che stringe l'anello che avevo visto quando eravamo nel taxi. Guardo nuovamente il suo viso illuminato dal sole. Il naso aquilino e gli occhi di un verde che ricorda il mare tropicale. Le labbra sembrano disegnate a pennello a rendere la visione piacevole agli occhi capelli dai riflessi color cioccolato che incorniciano un'immagine sublime. Non vorrei rovinare il quadro, ma la curiosità di scoprire il significato di quel piccolo oggetto sovrasta il piacere della vista. "Sembra piuttosto importate l'anello" dico piano, quasi timorosa di rovinare il momento. "E lo è" risponde pronta, consapevole della mia presenza. Mi ha beccata in fallo. "Potrei saperne il motivo o è qualcosa di privato" chiedo. "Si e si. È l'unico ricordo che ho di una cara persona" risponde con voce piatta. Annuisco senza chiedere altro. È evidente che non vuole dir altro. Mi appresto a tornare in casa, quando si volta verso di me. "Amber mi è stata tolta dinanzi agli occhi" dice e un'ombra cade sul suo volto. Una donna. La sua donna. "Le hanno tolto le ali come fosse una bambola. Le hanno tolto crudelmente la vita, mentre io guardavo incapace di reagire" stringe i pugni e distoglie lo sguardo da me. Deve aver sofferto così tanto. "La cosa peggiore è il senso di colpa che ti accompagna ogni giorno" continua. "Chi ha fatto tutto questo Alex?" gli chiedo non sicura che risponderà. Ti prego fa che non siano vampiri. "Demoni, figli di Lucifero, anime dannate...chiamale come vuoi. La loro morte non ha reso il fardello dentro me meno pesante" confessa abbassando lo sguardo sull'anello. "La amavi?" domanda sciocca ma inevitabile da fare. "Certo che l'amavo." risponde senza pensarci e guardandomi con quel suo sorriso dolce. Poche parole ma sento il castello creato in queste ore crollare. Ci pensa a lei. Ci pensa ogni momento, anche quando è con me. Illusa, solo un illusa. Cerco di sorridergli, ma tutto ciò che ne esce è una smorfia. Amber. Ha anche un bel nome. Mi chiedo se era bella. Bè se stava al fianco di Alex direi proprio di si. Peccato che non posso vedere gli occhi dell'angelo quando sono innamorati. Si diventa più belli quando si ama, anche se mi è difficile immaginare qualcosa che possa superare la perfezione. Un angelo non ha difetti e il ragazzo che mi guarda con occhi lontani ne è la prova. Direi che è il mio turno per parlare. Inghiotto il nodo alla gola riuscendo a dire "Mi dispiace per la tua perdita tanto sofferta, Alex. Mi dispiace che esseri spregevoli siano riusciti a toglierti la ragazza. Non so..." la breve risata di Alex mi fa interrompere il discorso futile e anche leggermente falso. Lo guardo confusa "Amber non è...era la mia ragazza..." sollievo mischiato a confusione "...lei era la mia sorella gemella." strano che Vivy non me ne abbia mai parlato. "Eveline non l'ha mai conosciuta." dice come se mi leggesse nella mente. Certo che il mio volto è come un libro aperto. Parlo anche se sto in silenzio. "Eravamo molto legate. Da questo puoi capire il mio disprezzo per le creature demoniache. Lo so, un angelo non dovrebbe provare rancore e me ne vergogno" ammette abbassando e scuotendo la testa. Prendo il suo pugno che stringe ancora l'anello e lo circondo con entrambe le mani. "Non dovresti vergognartene. Le emozioni fanno parte di tutti gli essere che hanno anima, che siano positive o negative. Sta a noi decidere come usarle. Possiamo odiare e fare del male o usarli per proteggere di più chi amiamo" Lui mi guarda negli occhi, mentre increspa le labbra in un sorriso che mi fa tremare le gambe. Si mette l'anello nel dito e stringe a sua volta la mia mano. Con l'altra mi tengo alla ringhiera, anche per sostenermi. Ancora vicini. "Cos'è quest'improvvisa perla di saggezza Lady Moonsteiner?" chiede divertito. "Sempre stata saggia, ma non volevo scatenare la vostra invidia." dico sarcastica controllando che la voce non tremi. "Hmm...lo sapevo già che nascondevi qualcosa di speciale." mi dice accarezzandomi una ciocca nera dei miei capelli. Ha questa mania ultimamente. Non distoglie lo sguardo. "Non lo sono." dico sincera. Cosa c'è di speciale in me? Nulla se non la capacità di fare danni. Troublemaker baby. Lui aggrotta la fronte di tutta risposta "Lo sei. Hai solo bisogno di capacitartene." il suo profumo mi inebria la mente. "Potresti evitare di prendermi in giro, per piacere? Mi stai facendo venire il diabete con la tua sdolcinatezza" dico sbuffando. Vorrei scappare a gambe levate, ma allo stesso tempo vorrei rimanere così per sempre. Rimanere a perdermi in ogni suo dettaglio. Hope stai diventando troppo sdolcinata! Il sorriso scompare dal suo bel viso e mi guarda imbronciato. "Pensi davvero che ti prenderei in giro quando parlo di te. Dovresti sapere che gli angeli non possono mentire" punto a suo favore. Adesso che ci penso non ne ho mai sentita dire una da Vivy. "Oh come sei suscettibile. Allora grazie per le belle parole" dico cercando di sorridere il più normalmente possibile. Non credo di esserci riuscita, perché lui scoppia a ridere. "Hei non ridere di me" gli dico imitando la sua faccia di prima. "Scusa, ma se continui a fare quelle facce mi è impossibile..." dice e aggiunge "Adorabile." ecco se dovessi morire ora, morirei con il sorriso stampato in volto. Con il dito segue i tratti del mio viso, seguendolo con lo sguardo. Si avvicina di più e io non posso fare altro che immobilizzarmi. Il mio sguardo va dagli occhi alle labbra e viceversa. Forse mi pentirò più tardi, ma che importa. Finché provo tutto questo non mi tirerò indietro. Sono stanca di scappare dalle sensazioni. Provo a dire qualcosa, ma ho la gola secca. "Grazie per avermi fatto rinascere, angelo mio" è riconoscente a me? Lo guardo a bocca aperta. Ho fatto rinascere un angelo. Credevo fosse il contrario. "Grazie per avermi dato un motivo per sorridere" gli rispondo io. Ed eccoci al momento tanto atteso. Un attimo fatto di promesse e di attese. Un attesa che ha reso questo momento ancora più bello. Circondo il suo collo con le braccia e tocco le ciocche tra le mie dita. Soffici, come immaginavo. Alex circonda la vita con la mano, avvicinandomi a se e con l'altra mi prende il mento. I nostri nasi quasi si toccano e ,senza pensarci ulteriormente, colmiamo la piccola distanza che ci separa. Un brivido mi scuote il corpo stretto nella sua presa. Non posso ne voglio tirarmi indietro. Tutto è cambiato e molto altro cambierà. Serve solo un pò di coraggio quando si è su un dirupo per prendere il volo e non cadere. E non mi importa se cado, perché ci si può sempre rialzare. E quando ti rialzi sei più forte di prima. Il caldo dei raggi del sole sulla mia pelle inizia a pizzicare. Ma nulla può interrompere tutto quello che sento. È come un uragano che mi prende e porta in luoghi inesplorati. Un tocco di pace in una guerra senza vinti o vincitori. Sete. Ora sento la sete, ma non di sangue. No, sento sete di vita. L'angelo mi sta regalando un soffio di vita. Uno di quelli che se perdi non ritroverai più. Il suo tocco è delicato, quasi timoroso di un mio rifiuto, ma come potrei? Prendiamo entrambi sicurezza ed inizio ad assorbire la voglia di esistere. Esistere eternamente in questo modo. Con Alex, con Eveline, con Jason con i miei genitori, Tom e perché no Silvia. Voglio vivere per stare con loro. Un colpo di tosse e ci separiamo. Purtroppo. Guardo male Vivy che tiene la mano di Jason, il quale ci guarda imbarazzato. "Scusate, ma la macchina e un lungo viaggio ci aspettano. Farete le vostre cose a Burgsville" dice la sorellina di Alex sogghignando. Se potessi arrossire adesso sembrerei un peperone rosso. Mi allontano da Alex senza guardarlo per la vergogna. Senza dire una parola supero la coppia e vado a prendere la valigia per metterla nel taxi. Appena apro la porta di ingresso mi ritrovo davanti a una scena simile a quella che hanno visto Vivy e mio fratello prima. Silvia e Tom sono avvinghiati, ma quando si accorgono di me non si staccano. Anzi, Tom prende la sua mano e si avvicinano a me. "Hope ti presento una ragazza stupenda. Questa è Silvia e lei è Hope la sorella di Jason" dice. La ragazza ha le guance leggermente arrossate. Meno male che non sono l'unica a vergognarmi, penso. "È un piacere conoscerti, Hope" mi dice stringendomi la mano e sorridendo. Devo ammetterlo, Tom ha fatto una bella scelta. "Piacere mio. Bè io vado a portare la valigia di macchina" dico loro sorridendo a mia volta. Loro tornano a salutarsi per bene. Mi appoggio alla macchina e guardo la casa. Molte delle tapparelle sono ancora abbassate, mentre quelle della mia camera sono alzate. Non le ho mai abbassate. Mi sento molto meglio sapendo che la luce illumina ogni giorno i miei oggetti più preziosi. La luce rende tutto più bello. Proprio come ha reso me migliore. Bizzarro per un vampiro, ma mi sento come se avessi un lato puro nel buio pesto della mia natura. "The light side of dark". Un lato che ti fa svegliare con il sorriso e ti fa addormentare nello stesso modo. Una medicina per un cuore stanco di tutto. Alex è diventa la mia medicina più forte. Una medicina che nessuno mi toglierà più. Pochi minuti dopo mi raggiungo anche gli altri e ci prepariamo a partire. Lasciamo ancora un pò di tempo Tom e Silvia da soli e le sento dire che verrà a trovarlo appena avrà un po' di giorni di ferie. È sincera, perché vedo che è realmente interessata al mio amico. Bè il don Giovanni ha colpito ancora, mi dico. Questa volta mi ritrovo seduta vicino ad Alex che mi stringe la mano nella sua e mi regala uno dei suoi bellissimi sorrisi, di quelli che gli formano due fossette sulle guance. Si sporge in avanti e mi bacia sulla fronte. Eh no! Non lascerò morire le farfalle nello stomaco né voglio fare a meno dei brividi che mi dona la vita. Appoggio la testa e ci prepariamo a tornare a Burgsville. Quante cose sono cambiate in pochi mesi. In meglio, fortunatamente. Ho una strana voglia di tornare a casa mia. Non a questa, ma a quella di Burgsville. Ho voglia di abbracciare Charity. Ho voglia di abbracciare mio padre e scusarmi per.....bè per qualsiasi cosa. Ho voglia di fare cose che non faccio da tempo. Ho voglia di uscire a divertirmi. Ho voglia di andare al cinema, a fare shopping, a fare l'allenamento....Ho voglia di ridere, di scherzare....insomma di vivere. Ho voglia di volare su fino al limite del cielo....magari con Alex al mio fianco. Ho voglia di fare tante cose. Ma tutto ha il suo tempo. Riuscirò a fare tutto. Solo se rimarrò con i miei cari so che potrei fare molto. Sento Tom chiudere la portiera e Jason dare gas. Salutiamo con la mano Silvia e partiamo finalmente. Cara vita.....sto arrivando.

The Light side of DarkDove le storie prendono vita. Scoprilo ora