Provandoci

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A Roma ero andato davvero. Dopo quella notte insieme, la convinzione di dover partire si era fatta sempre più forte. Non potevo continuare così. Lui una cazzo di vita era riuscito a rifarsela, io invece rimanevo fermo a guardarlo e non mi andava. 

Ero partito con Diego e ormai la Chill mi sembrava un ricordo lontano, qualcosa che non era mai stata adatto a noi, ma che ci eravamo sforzati di vivere per non so quale motivo. 

A casa stavo bene. Non mi sentivo addosso le pressioni di Milano e gli occhi di Tancredi. Stare lontano da lui mi aveva fatto bene: mi stavo concentrando su me stesso. Mi mancava? Assolutamente sì, ma cercavo di non darci peso, di lasciare quel ricordo di noi due lontano dalla mia testa.

Uscivo con una persona nuova o, meglio, qualcuno che già conoscevo, ma a cui non avevo mai dato il peso sufficiente: Davide. Cominciare a frequentarsi era stato strano, fondamentalmente perchè non era lui, ma col tempo avevo iniziato ad apprezzarlo e a trovarmici bene. 

Era semplice rapportarsi a lui: non urlava, non si arrabbiava, aveva voglia di ascoltare e, soprattutto, aveva voglia di darmi tutto l’amore e l’affetto di cui avevo bisogno, senza trattenersi. 

Mia madre era felice che avessi trovato qualcuno del genere, mentre Diego non aveva proferito parola e non riuscivo a capire il perchè. Non mi aveva detto la sua opinione, cosa ne pensasse, si ostinava a ripetermi che lui voleva che fossi felice, ma non aveva mai aggiunto altro. 

Quella sera gli avevo chiesto se gli andasse di unirsi a noi due, per farglielo conoscere meglio e magari capire cosa non andasse, cosa non lo convincesse. Sarebbe venuto prima da me e poi avremmo raggiunto Davide in un locale vicino a casa sua.

A: Davidino 

Sta per arrivare Diego, conta una mezz’ora e siamo da te

Da: Davidino

Yup, vi aspetto. A dopo amore

A: Davidino

A tra poco!

Sorrisi davanti a quel messaggio. 

Era strano essere trattati così e mi piaceva, mi faceva sentire bene. Eravamo ufficiali  come coppia? Sì, ma non avevo ancora reso totalmente pubblica la cosa, forse per paura delle reazioni dei fan e di come potessero vivere questo cambiamento così radicale.

Quando sentii bussare alla porta, mi alzai e aprii senza nemmeno chiedere chi fosse.

D: “Ciao tesoro”

L: “Ciao Die”

Sorrisi lasciandogli un bacio sopra alla guancia e facendogli cenno di entrare.

D: “Non è meglio se andiamo? Siamo praticamente già in ritardo”

L: “Pensavo volessimo stare un po’ noi due prima, ma va bene, se vuoi andare subito, andiamo”

D: “Se vuoi mi fermo a dormire dopo.”

L: “Sì, va bene. Allora gli scrivo che stiamo già arrivando”

A: Davidino

D, stiamo già arrivando. Diè ha deciso di venire subito da te

Da: Davidino

Tranquillo amore, finisco di prepararmi e scendo. Vi aspetto al locale

L: “Okay, ci aspetta lì davanti”

D: “Perfetto”

La serata andò magnificamente. Nonostante la diffidenza di Diego all’inizio, avevano subito sciolto la tensione e ci eravamo trovati benissimo. Quindi cosa feci? Decisi di scattare una foto e di pubblicarla nelle storie. Era il momento giusto? Nella mia testa sì, perchè sentivo di essere circondato da due persone che mi volevano bene, nonostante tutto.

Erano  semplicemente loro due che parlavano, di me si intravedeva solo la gamba accavallata a quella del mio fidanzato. 

Scrissi: “My bff e my bf” e la pubblicai, senza pensarci troppo. Tolsi internet e misi via il cellulare: non mi andava di vedere la reazione delle persone, ci avrei pensato poi. 

Tornammo a casa veramente tardi, ma il tempo sembrava essere volato. Accompagnammo ovviamente prima Davide a casa e, dopo esserci dato un bacio, ce ne andammo verso casa mia.

L: “Allora?”

D: “Mi sta simpatico e soprattutto ti tratta bene. Rimango, comunque, dubbioso”

L: “Come mai?”

D: “Non lo so tesoro, sarà che sono iperprotettivo, ma ho bisogno di conoscerlo meglio prima di dirti sì o no”

L: “Hai ragione, ci sta come ragionamento”

D: “Apprezzo però che tu abbia detto apertamente che state insieme”

L: “Arrivando a casa, voglio vedere le reazioni”

D: “Te le posso tranquillamente dire io”

L: “Quando avresti letto scusa?”

D: “Gian mi ha fatto un riassunto”

L: “Pettegolo del cazzo, quindi?”

D: “Nulla di che in realtà, dato che comunque Tancredi si è fidanzato quasi subito dopo la vostra rottura. Hanno solo sottolineato quanto siano uguali esteticamente, diciamo “la fotocopia”

L: “Non si somigliano”

D: “Le, sai che ti voglio bene, ma sono  uguali, lui è solo un po’ più spesso”

L: “Non è vero, sei tu che non vedi le differenze. Davide è più alto di Tancredi, ha gli occhi scuri, è più spesso fisicamente. Tancredi è più piccino, più magrolino, ha dei lineamenti molto più delicati, come se fossero fatti apposta per essere accarezzati. E poi ha gli occhi verdi, di quelli che ti fanno calmare, che ti fanno sentire a casa”

Vidi Diego guardarmi e non capii a cosa fosse dovuto quello sguardo. Non avevo detto nulla di male, gli avevo semplicemente descritto le loro differenze.

D: “Va bene Le, se lo dici tu”

Dopo quella risposta non parlammo più fino a casa. Non era un silenzio fastidioso, semplicemente eravamo entrambi stanchi e avevamo bisogno di riposare. Infatti, non appena arrivammo alla mia abitazione, entrammo, ci svestimmo e ci fiondammo a letto. 

Crollai in meno di due minuti.

POV DIEGO

Quando ci stendemmo a letto, si addormentò quasi subito e io ebbi il tempo di rispondere ai messaggi di tutti i nostri amici al cellulare riguardo quella questione. Non sapevo cosa dire in realtà: era un bravo ragazzo Davide, ma non era Tancredi e me lo aveva confermato, involontariamente, poco prima, Lele. Per quanto gli piacesse, per quanto gli volesse bene, non era lui. 

Da: Tanche

Come si è fidanzato?

Infondo lo sapevo che mi avrebbe scritto, che mi avrebbe chiesto, ma non pensavo lo facesse subito, da ancora arrabbiato.

A: Tanche

Sì T, penso tu sappia chi sia Davide, quindi tra, è in buone mani

Da: Tanche

Sì, la mia brutta copia. Lo tratta bene? E’ felice? 

Sospirai leggendo quel messaggio: non ce la facevano a non preoccuparsi e io ero ormai il gufo di tutti e due.

A: Tanche

Lo tratta bene, felice non lo so, ma sereno sì.

Non ricevetti una risposta. 

Sapevo che Tancredi non l’avrebbe presa bene e non sapevo cosa potesse accadere.

Someone’s note

Ciao a tutt ed eccoci qui con la nuova fiamma di Emanuele. 

Grazie di leggermi, commentate e che gli anticorpi siano con voi.

Someone

Futuro per i Tankele//Part ThreeWhere stories live. Discover now