❛❛imparare il russo❛❛

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I raggi tiepidi del sole accarezzavano le teste, a volte anche scuotendone i ciuffi disordinati, dei due ragazzi nel giardino...
Erano arrivate le 13 in punto.

Lev: "Yaku-san..."
Yaku: "mh?"
Lev: "mi hai...mi hai baciato...questo vuol dire che...ti piaccio?"
Yaku: "...forse...non lo so perché ti ho dato un bacio in verità, l'ho voluto fare e l'ho fatto"
Lev: "capito..."
Yaku: "però sei carino."
Lev: "e tu sei bellissimo"
Yaku: "non è vero, smettila"
Disse arrossendo e guardando davanti a sé
Lev: "ma è la verità, piccola orchidea bianca."
Yaku restò in silenzio e osservò Lev negli occhi.

Lev: "senti Yaku...se un giorno io ti dicessi che ti amo...tu come la prenderesti?"
Yaku: "e-eh?...non saprei cosa risponderti... perché me lo chiedi?"
Lev: "solamente curiosità"
Yaku: "sicuro?"
Lev: "si, si"
Yaku: "ok. Adesso posso fartela io una domanda?"
Lev: "certo, dimmi"
Yaku: "sembri triste. Cosa succede?"
Lev: "non sono triste."
Yaku: "questa mi sembra una bugia."
Lev: "davvero, non c'è niente di cui preoccuparsi Yaku-san."
Yaku: "se lo dici tu..."

All'improvviso sentì dietro di sé il rumore familiare di alcuni passi secchi e veloci che conosceva a memoria da quando era un bambino.
Girò la testa.
Haruka: "Che ci fai qui?"
Lev si alzò in piedi e salutò timidamente la donna con la mano destra

Haruka: "Morisuke, posso parlarti un attimo in privato?"
Yaku: "si, certo."
Seguì sua madre fino all'entrata dell'ospedale, poi si fermò e la signora iniziò a parlargli

Haruka: "scusami se ieri non sono passata a trovarti, al lavoro mi avevano fatto fare gli straordinari..."
Yaku: "non fa niente."
Haruka: "...chi era quel ragazzo di prima?"
Yaku: "si chiama Lev, l'ho conosciuto avantieri"
Haruka: "quindi ti sei già trovato un amico... È anche lui un paziente?"
Yaku: "si..."
Haruka: "sono felice che tu abbia fatto amicizia con qualcuno così in fretta... Vuoi che io vada via così tu puoi stare con lui? Se vuoi posso passare verso le quattro."
Yaku: "Lo faresti sul serio?"
La madre annuii
Yaku: "grazie mamma"
Haruka: "di nulla. Allora io vado. A dopo."
Yaku: "a dopo"

Sua madre gli diede un bacio sulla fronte, come al solito, ed entrò dentro la sua auto.
Salutò il figlio e poi se ne andò.

Yaku tornò da Lev
Lev: "chi era?"
Yaku: "mia madre"
Lev: "oh...ok"
Yaku: "ritorniamo in camera?"
Lev: "io volevo stare qui fuori un'altro po' però :("
Yaku: "dobbiamo pranzare."
Lev: "uff-"
Yaku: "dai, andiamo."
Lev: "ok..."

I due, tenendosi per mano, salirono le scale fino al secondo piano ed entrarono nella loro stanza.

Lev: "Yaku-san...quanti giorni rimangono?"
Yaku: "quattro giorni...e poi uscirò di qui"
Lev: "cosa farai appena uscirai?"
Yaku: "ritornerò a giocare a pallavolo. E se tu non sarai ancora uscito verrò a trovarti tutti i giorni..."
Sulla faccia di Lev spuntò un sorriso

Lev: "DAVVERO?! Verresti davvero?"
Yaku: "si, perché no?"
Lev: "ti sei affezionato così tanto a me?"
Yaku: "beh, sei simpatico..."
Negli occhi del più alto si formò una scintilla di gioia
Lev: "Yaku-san! Sei il migliore!"
Yaku: "stai esagerando... c'è anche tua sorella che viene a farti visita ogni tanto"
Lev: "si, ma è diverso! Tu non sei mio fratello!"
Yaku: "oh, giusto..."
Andò vicino al letto e si sedette

Lev: "Yaku-san i-"
Yaku: "smettila di chiamarmi con il suffisso «san»...ormai siamo entrati in confidenza."
Lev: "ok Yaku...stavo dicendo...ti andrebbe di imparare il russo in questi giorni?"
Yaku: "io? Il russo?"
Lev: "Non te l'ho mai detto ma io sono nato in Russia eheh"
Yaku: "si, questo lo sapevo."
Lev: "...come facevi a saperlo?-"
Yaku: "tua sorella ha l'accento russo."
Lev: "ah, vero."
Yaku: "in ogni caso, si. Mi piacerebbe imparare il russo."
Lev: "quando iniziamo?"
Chiese allegro

Yaku: "se vuoi anche adesso"
Lev: "ok, vado a prendere carta e penna!"
Il ragazzo uscì dalla stanza e chiese alle infermiere qualche foglio e una penna ad inchiostro nero.

Qualche minuto dopo si sedettero a terra e Lev iniziò a spiegargli le basi della sua lingua.

Globuli Rossi E Globuli Bianchi [Yakulev, ANGST]Where stories live. Discover now