❛❛la morte è crudele con tutti❛❛

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Qualche giorno dopo ci fu il funerale di Lev, alla quale Yaku partecipò.

Alisa era nella prima fila di panche nella chiesa. Alla destra c'era suo padre, alla sinistra sua madre. Tutt'e tre, ovviamente, in lacrime.
Mentre il prete parlava Morisuke non poteva fare a meno di guardare la bara di legno.

Perché lui? Lui che non aveva mai fatto nulla di male, perché doveva morire? Lui che meritava la vita forse più di chiunque altro. Perché la morte ha anticipato il suo corso? Perché? perché? perché?

Dopo un'ora e mezza la bara fu trasferita e seppellita nel cimitero vicino e sulla pietra venne incisa la scritta «tomba famiglia Haiba».

Yaku rimase con il corpo pallido senza vita di Lev anche quando la maggior parte dei presenti se ne era andato.

Alisa si avvicinò alla fossa, ormai chiusa.
Prese una candela e accese l'incenso.
Congiunse le mani e iniziò a pregare in ginocchio.

Yaku inserì nel vaso, posto vicino alla sorella del defunto, delle anemone e delle orchidee bianche, poi fece la stessa cosa della ragazza.

Solo quando finì la preghiera per il fratello notò i fiori e la presenza di Morisuke.
Alisa: "perché quei fiori?"
Yaku: "mesi fa...ha detto che gli sarebbe piaciuto ricevere questi..."
Alisa: "capisco..."

Tra i due calò di nuovo il silenzio, o almeno, sembrava così.
In realtà la ragazza aveva iniziato a singhiozzare per il pianto.

Alisa: "i-io non capisco...! Perché?! Era sempre così gentile e dolce! A volte rompeva le scatole ed era fastidioso, ma era sempre premuroso verso le persone a cui voleva bene!...perché?!..."

Guardò in basso e prese un respiro profondo. Dopo chiuse gli occhi e con la voce graffiata disse quello che doveva dire.

Yaku: "la morte è crudele con tutti. Non fa distinzioni. Bambini, anziani, peccatori, santi... Nessuno viene escluso. La morte forse è l'unica cosa che accomuna tutti noi. In un certo senso giriamo costantemente intorno ad essa. Siamo destinati alla stessa identica fine."

Lei si asciugò le lacrime con la manica della maglia nera.
Alisa: "i-io lo so, ma... Perché adesso?... Aveva ancora tantissimi sogni nel cassetto... voleva fare grandi cose, voleva entrare nella storia...un giorno mi ha confessato di voler fare il modello dopo il diploma... Adesso non potrà più fare nulla... Non è riuscito a ottenere la vita che tanto voleva... Non è riuscito a realizzare nemmeno il più piccolo dei suoi desideri..."
Yaku appoggiò una mano sulla spalla dell'altra e cercò di confortarla.

Yaku: "se posso chiedere...quale sarebbe questo piccolo desiderio?"
Alisa: "avrebbe voluto tanto fidanzarsi con te... Eri importantissimo per lui... Mi ha raccontato di come stava andando la vostra sorta di amore-amicizia e..."
Lo guardò negli occhi.
Alisa: "lui ti amava tanto. Davvero. E so che lo farà anche nell'oltretomba. Probabilmente la sua anima è già qui che annuisce alla mia affermazione."

Alisa abbraccio il ragazzo, gli augurò buona fortuna per il futuro e si alzò in piedi.
Successivamente, a passo lento, iniziò ad allontanarsi verso l'uscita del cimitero.

Quando sparì dal suo campo visivo Yaku ritornò a guardare la tomba, più precisamente la foto di Lev che era stata incorniciata e attaccata sulla pietra.

Osservò per l'ultima volta quegli occhi color verde foglia.
La foglia di un'orchidea bianca che ricorda che anche essa, come tutto, è destinata ad appassire.

Globuli Rossi E Globuli Bianchi [Yakulev, ANGST]Tahanan ng mga kuwento. Tumuklas ngayon