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Michael

Le gocce di sangue mi scivolano sulla pelle per poi cadere sul pavimento come le gocce d'acqua cadono da un rubinetto difettoso.

Gli occhi pieni di lacrime mi offuscano la vista

e con la mano tremante vado a incidere ancora una volta il mio polso .

La pelle si apre lentamente, le persone normalmente soffrono ma io provo piacere , provo piacere nel distrarmi e pensare solo al dolore e non al casino che ho in testa.

Le lacrime salate cadono e vanno proprio sui tagli , bruciano.

Sto tremando, sono pieno di spasmi come se avessi freddo.

Il fiato mi si accorcia ad ogni movimento che faccio.

I miei genitori si erano appena separati , non stavo male per quello , loro sarebbero stati più felici e di conseguenza anche io.

Il problema è in un momento di rabbia mi avevano chiamato "la rovina della famiglia" e avevano anche ragione.

Ogni lite in casa iniziava per colpa mia , ero io la causa di tutti i nostri problemi.

Mentre continuavo a incidere la mia pelle il mio cervello mi insultava.

Non mi tagliavo da quasi 5 mesi,  pensavo di esserne uscito e sono ricaduto .

Mi stava per partire un attacco di panico e nelle mie condizioni non era l'ideale.

La testa mi scoppiava e andai dalla prima persona che mi venne in mente , l'unica che in questi anni era riuscita a calmare i miei attacchi di panico e a capire i miei modi di sfogarmi .

Calum

Casa sua non era tanto distante dalla mia , usci di casa senza badar conto a mia madre che stava prendendo le sue cose per andarsene di casa .

Pioveva
esser uscito a maniche corte non era stata una buona idea, i tagli li avevo coperti con una bandana viola ma nonostante questo l'acqua mi faceva male.

Arrivai a casa sua e spalancai la porta di colpo, con il fiato pesante ,le mani tremanti e gli occhi lucidi.

Luke, la prima cosa che vidi fu Luke .
Che cazzo ci faceva a casa del mio migliore amico .

-Che cazzo ci fai tu qua?-
-Oddio Mikey stai bene?-

-No che non sto bene , sono venuto per il mio migliore amico e mi trovo te -
-Calum è di sopra con il MIO migliore amico Ashton -

e in quell'istante sentimmo gemere il nome di Ashton .

-avevamo ragione quindi , cashton regna-  dissi in modo ironico e tirando su il naso.

-Michael , vuoi sederti e parlare con me? So che non sono Calum ma se vuoi ti ascolto-

Mi sedetti ancora con gli occhi lucidi di fianco a lui e presi una patatina dal pacchetto che stava mangiando.

-I miei genitori si sono separati, mi sono tagliato e stava per partirmi un attacco di panico,  questo è tutto-

Luke capì subito, mi prese delicatamente il polso sinistro, si avvicinò continuando a fissarmi negli occhi come per chiedere il permesso e mi lasciò un bacio sulla benda.

Una banda di elefanti che correva su e giù per il mio stomaco,  ecco che cos'ho provato in quel momento.

Non avevo neanche più l'impressione che mi stesse per partire un attacco di panico.

Stavo bene, mielosamente bene.

Blu nel verde e verde nel blu.

Eravamo come in una bolla , in una bolla che fu rovinata da un ansimo ancora più forte del precedente e da un urletto poco virile di calum.

-Atmostera rovinata-
-Almeno ora sappiamo chi fa il passivo - 

-Aspetta, loro scopavano di sopra e tu eri qua da solo a non fare nulla ?-
-No stavo giocando a FIFA, vuoi?
disse passandomi il joystick

-Perchè no, preparati a perdere biondino -
-A proprosito , secondo me staresti stra bene con dei capelli verdi -

-Io sto bene con qualsiasi tinta piccoletto-

e a quel punto mi sorrise
senza imbarazzo o ironia.
Certi sorrisi tolgono il respiro. Lui, con un sorriso,
toglieva la vita.
Semplicemente, dopo, non era più la tua”

Ho finito l'esame e cercherò di essere sempre più attiva , per ora che ne pensate?

p.s. spero di aver scritto bene la parte sull'autolesionismo

p.p.s. l'ultima frase non è mia , nonostante sia fantastica

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