♔ 𝐍𝐨𝐭 𝐚𝐧𝐲𝐦𝐨𝐫𝐞 ♕

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N/a: una piccola Surprise per questo capitolo c:

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Jungkook

C'era questo libro che avevo letto, una volta, che sembrava parlare di me più di quanto le mie stesse parole avrebbero potuto fare.

Mi era capitato in mano per caso, una soleggiata mattinata di Dicembre.
Il giorno dopo aver conosciuto per la primissima volta Taehyung.
Cinque anni fa.

Kim Taehyung.

Un ragazzino dallo sguardo turbolento e l'espressione costantemente caratterizzata da un broncio di diffidenza.

Non ricordavo molto di quel giorno ma una cosa che non sarei mai riuscito a dimenticare era il modo in cui la sala sembrava aver preso colore, nel momento in cui ci aveva messo piede.

Il grigio aveva assunto una sfumatura a cui non avevo mai dato peso prima. Perché qualsiasi altra modulazione di grigio avrebbe portato solo ad altro grigio, giusto…?

No.
Non con Taehyung.

Le sue guance erano rosate, in perfetta tinta con le labbra, contratte in quel suo solito broncio, espressione di ciò che pensava davvero: non voleva essere lì.
Probabilmente suo padre lo aveva trascinato con la forza e non era minimamente d'accordo a collaborare.

Perché Taehyung era così.
Non faceva mai le cose per assecondare le persone.

Per questo lo ammiravo ma, da un lato, lo trovavo un egoista. E mi spaventava.
Lui come persona mi sembrava solo puro caos. Un tornado che non volevo far entrare nel mio mondo stabile.

Un'aggressività di colori che il mio tenue e instabile bianco non era pronto a sopportare.
Che io non ero ancora pronto a sopportare.

E quindi lo avevo fissato.
Analizzato.
Studiato.

Quel giorno non avevo spiccicato parola, troppo perso nei miei pensieri, ma sapevo che non sarebbe stata l'ultima volta che lo avrei rivisto. Conoscevo troppo bene mio padre per rendermi conto che quella non era una visita di cortesia.

E infatti, cinque anni dopo, Kim Taehyung fu annunciato come mio sposo.

La prima cosa che avevo fatto era stata chiudermi in biblioteca e cercare quello stesso libro, in modo da perdermi e, allo stesso tempo, ritrovarmi.

Tanti pensieri mi si erano accalcati per la testa, non lasciandomi nemmeno tempo di replicare alla notizia, perché era tutto troppo.

Un marito? Uno sconosciuto? Un intruso?

Alza le mura.

La mia testa mi urlava quella frase costantemente e la cosa non era cambiata nemmeno quando il corvino aveva cominciato a vivere qui.

Moonchild // TaekookDove le storie prendono vita. Scoprilo ora