Capitolo 3- LA CASA DI HEIDI

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Il viaggio fu abbastanza divertente. Shadow e Joe non avevano mai fatto un viaggio in aereo e per questo Shadow si sedette a fianco a reki (come una mammina) per rassicurarlo. Mentre Joe si mise a fianco a mia madre, credendo di riuscire a reggere quel lungo viaggio parlando un po' con lei. Alla fine le cose andarono male: Shadow vomitò sul pantalone di reki e Joe dovette prendersi un antistaminico subito dopo la partenza dell'aereo. Non ci potevo credere comunque, avevamo trovato la debolezza di Joe, l'aereo!

Arrivati finalmente all'aeroporto ci fermammo a pranzare in un ristorante del posto.

"CHE FREDDOOOOOOOOOO!!!!!" fu la prima cosa che disse reki appena scesi dall'aereo

"mammamia, finalmente siamo a terra, non ce la facevo più a sentire le lagne di quei due stupidi moscerini"

"guarda che sei proprio cattivo Miyaaa, quel posto è un inferno, giuro che al ritorno me la faccio a nuoto!" disse Shadow mentre buttava l'ultimo pacchetto del vomito

"le devo le mie scuse signora, ad un certo punto le ho stretto il braccio come se fosse un giocattolo. Non so cosa dire, ma questo viaggio è stato struggente" disse Joe quasi in ginocchio verso la madre di langa

"ahahah non ti devi preoccupare!!"

"certo che sei proprio un fifone Joe. Grande e grosso come sei ti fai intimorire da un semplice aereo. Inoltre ci hai fatto fare una figuraccia con tutte le persone a bordo...davvero un maleducato" disse cherry che voleva iniziare una guerra

"ah???? Cosa hai detto stupido quattrocchi e sentiamo, tu come hai fatto a sentirmi se stavi in prima classe a goderti la comodità????"

"guarda che è a causa tua che non sono riuscito a dormire!! Ti sentivano per tutto l'aereo!!" ribatté cherry

"heyyy voi due, siete irritanti" disse Miya che intanto si era messo le cuffie per ascoltare la musica. Io e reki ridevamo da matti, quando facevano così era inevitabile.

Prendemmo un taxi e 2 orette dopo arrivammo alla mia casa in montagna. Era uguale a come me la ricordavo! La casa si trovava in mezzo a un grande bosco. Alle spalle dell'abitazione si potevano ammirare le montagne ricoperte sempre da tanta neve. Mentre d'avanti c'era un grande lago. I ricordi riaffiorarono uno dopo l'altro. Vidi l'abete dove da piccolo mi arrampicavo sempre come una scimmia, il garage dove spesso nascondevo lo snowboard per non farlo lavare da mia madre, il grande patio dove nelle giornate estive prendevo spesso il sole e di fronte a me la grande casa, che mi aveva ospitato per tanti e tanti anni. Entrammo e portammo con noi tutte le valigie

"prego ragazzi, entrate" disse mia madre

"wowww, questa casa è enormeee" dissero Reki e Shadow in contemporanea, mentre Joe e Miya guardarono con una faccia stupefatta

"complimenti, avete una casa proprio bella signora, adoro il pavimento in legno" disse cherry a mia madre

"suvvia, non mi fate arrossire, ahahaha. Ad ogni modo, troverete le vostre stanze al piano di sopra, vi dividerete a due a due, scegliete con chi stare e ricordate di riordinare tutti i vostri vestiti negli armadi, visto che staremo qui per un bel po’"

"sissignora!!!!" dissero tutti felici in coro. Era ormai da un anno che non vedevo quelle stanze, ma è come se fosse passato più tempo. Io e reki stavamo camminando nel corridoio, quando mi fermai d'avanti alla mia stanza...

"eh?! Aaaa ho capito è la tua stanza!! Entriamo sono curioso!" disse reki. La stanza era rimasta come l'avevo lasciata. Mi guardai intorno: c'era il letto fatto, i poster dei miei personaggi preferiti dello scii, i libri ben ordinati nella libreria e come un trofeo il mio amato snowboard, che avevo quasi dimenticato in realtà...

"Fantasticooo!!! È davvero figa questa stanza! E questo?? Ah certo, è il tuo snowboard! Wow me lo aspettavo più piccolo" presi in mano lo snowboard e lo osservai per un po', nella parte inferiore c'era scritto Langa con la mia scrittura da bambino

"anche la vista è bellissima. Guardaaaa, dalla finestra si possono ammirare le montagne!! Eh?! E questa cos'è?” Reki mi indicò qualcosa sulla scrivania. Era una lettera, sopra c'era scritto per langa e la mamma

CAPITOLO 4 – UNA LETTERA SCONOSCIUTA

" non l'ho mai vista prima! Quando me ne sono andato da qui l'anno scorso non c'era!" la presi in mano e guardandola bene notai la scritta: da papà. Mi venne quasi un brivido...

"c'è scritto da papà, questa l'ha fatta mio padre. Però io non l'ho mai letta e non l'ho mai ricevuta" a quelle parole reki diventò più serio. Mi sedetti a terra e continuai a guardare intensamente quella lettera.

"vuoi leggerla?" mi chiese lui e io non risposi. Allora reki portò la sua mano sulla mia spalla e mi guardò con una faccia un po' seria e un po' triste

"se ti dà fastidio vado di là e la leggi per conto tuo. È una cosa importante per te, non voglio interferire"

"no, anzi!!! Rimani qui. Voglio che tu resti con me, la leggerò comunque. Non ti preoccupare, l'ho superato quel periodo.... Adesso posso farcela!" reki allora annui e si sedette di fronte a me. Iniziai quindi a leggere:

"Caro Langa, come stai? Cosa stai facendo adesso? Io sto scrivendo questa lettera dall'ospedale

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"Caro Langa, come stai? Cosa stai facendo adesso? Io sto scrivendo questa lettera dall'ospedale. Ammiro come la neve scenda lentamente in questo giorno freddo di inverno. Stai continuando a fare snowboard?! Beh sono sicuro di sì, dopotutto è il tuo sport preferito! Quanto è stato bello insegnarti tutte le tecniche per imparare ad andare sullo snowboard. Ogni volta che cadevi o facevi uno sbaglio mi ricordavi me da piccolo quando anche mio padre mi fece da maestro per imparare. Ti ricordi quando scappavi dalla mamma per non farti lavare lo snowboard?? Dicevi che non doveva essere pulito perché dovevano rimanere i segni del duro lavoro e di tutti gli sforzi che ogni giorno davi per diventare sempre più bravo. Invece dimmi qualcosa tu, sei riuscito a sostenere la gara delle palme?? Sicuramente la mamma ti avrà detto di no perché è troppo pericolosa. Ma io ti dò il consenso Langa! Dopotutto è la gara per cui ti stavi esercitando da ormai tanto tempo! Lo sai la gara delle palme esisteva già quando io avevo la tua età. Ero super eccitato perché era il percorso di snowboard più figo che avessi mai visto nella mia vita. Avevo intenzione di provarlo, solo che mio padre non acconsentì. Perciò sono convinto che tu invece lo faccia. È il sogno a cui aspiravamo entrambi da sempre e credo che tu sia pienamente in grado di realizzarlo! Comunque mi raccomando Langa, non scoraggiarti e proteggi sempre tua madre. Io purtroppo non ho ancora tanto tempo ma ti prometto che veglierò su di voi, qualunque cosa succeda. Intanto resterò qui a guardare i fiocchi di neve che si sciolgono contro le finestre della mia stanza. Sayonara figlio mio e fa buon viaggio"  ci fu un minuto di silenzio. Continuai a guardare la lettera fissa, poi fu reki a riaprire per primo la bocca
"wow, sono successe tutt'altre cose invece vero. Sei venuto in Giappone e hai incontrato nuovi amici. Inoltre ti sei imbattuto nello skateboard, di cui ti sei follemente innamorato?!!" beh non c'è niente da fare, reki riesce sempre a trovare il lato positivo nelle cose e puntualmente riesce sempre a farmi sorridere
" dai, magari questa lettera la mettiamo nel cassetto. Comunque tuo padre sembrava davvero un uomo figo! Era un vero appassionato di snowboard!"
"già è vero! È stato lui ad insegnarmi tutto, un po' come hai fatto tu con lo skate" e sorrisi. Credo che reki l'avesse presa come un'affermazione provocatoria, perché rispose: "lieto di servirla mi-samà" con una faccia abbastanza compiaciuta. In quello stesso momento ci chiamò mia madre
"ragazzi a tavola, ho preparato la cioccolata calda!"
"ARRIVIAMOOOO!!!!!" disse reki eccitato

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