9. Sono ancora sposato con lei

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«Carina la nuova ragazza» mi dice Pete mentre fumiamo l'ultima sigaretta della giornata – o la prima del nuovo giorno, visto che è ormai mattino – nel terrazzino del suo appartamento, anzi nostro

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«Carina la nuova ragazza» mi dice Pete mentre fumiamo l'ultima sigaretta della giornata – o la prima del nuovo giorno, visto che è ormai mattino – nel terrazzino del suo appartamento, anzi nostro.

«Non fosse per il carattere di merda...»

«Ah sì? A prima occhiata non sembra male».

«Invece è una stronza piena di sé che, tra l'altro, non è nemmeno in grado di stamparsi in faccia un cazzo di sorriso».

«Forse perché l'hai maltrattata per tutta la serata?» chiede Pete alzando un sopracciglio.

«E tu come fai a saperlo? Comunque, non l'ho maltrattata, le ho solo fatto vedere il peggio del nostro lavoro, ci sono anche andato piano».

«Non è quello che mi ha detto Callie».

«Beh, i bagni vanno lavati, lo faccio io e anche Callie durante i turni, così come i tavoli e gli scaffali. Se non le piace è libera di trovarsi un altro cazzo di lavoro. E chiudiamo qui il discorso!»

«Piano, tigre, non sapevo di toccare un punto debole».

Spengo il mozzicone della sigaretta nel posacenere con un po' più forza del dovuto mentre guardo accigliato il mio coinquilino, poi me ne vado in bagno. Ancora non mi sembra vero di poter fare la doccia in una vera doccia, in un vero bagno, senza via vai di gente. Alla fine ho preferito aiutare sin da subito Pete con l'affitto, mettendo mano ai pochi soldi che ero riuscito a risparmiare da quando lavoro al pub, quindi ora sono al verde. Il lato positivo di abitare insieme a Pete? Oltre al fatto di vivere in un appartamento come si deve, anche quello che finché lavoro solo nei weekend ho un passaggio gratis al locale.

Sono ormai le cinque del mattino quando riesco finalmente a toccare il mio nuovo ed enorme letto matrimoniale, che è un semplice queen size, ma in confronto a quello del dormitorio – dal quale mi rimanevano fuori i piedi – è una manna dal cielo.

Mi sveglio con un rumore proveniente dalla cucina, così mi alzo, faccio un salto in bagno e vado a controllare cosa sta succedendo. La mia camera è quella adiacente alla cucina, e per quanto questo appartamento sia il meglio del meglio in questo momento per me, ha delle cazzo di pareti fatte di carta. Non voglio nemmeno immaginare come sarà la prima volta che Pete porterà qui qualcuna. Mi siedo sullo sgabello davanti all'isola e guardo il mio coinquilino che sta tirando fuori qualcosa dal forno, con tanto di grembiule e guanto da forno.

«Non ti facevo anche cuoca...»

«Merda!» impreca posando la teglia sul bancone dopo aver fatto un salto dovuto alla mia entrata in scena. «Non prendere mai alla sprovvista qualcuno munito di teglia bollente. E, per tua informazione,» continua togliendosi il guanto da forno e puntandomelo contro, «i migliori cuochi al mondo sono tutti uomini».

«Buono a sapersi, però lo stesso non credevo fossi in grado di cucinare. Io forse riuscirei a preparare un uovo senza bruciarlo, ma non ci giurerei».

Tutta colpa di un sorrisoWhere stories live. Discover now