XIII

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Quando la sveglia suonò, mi alzai e mi preparai per uscire.
Cercai di tenere il pensiero di quel sogno lontano dalla mia testa ma continuava a tornare.
Nonostante questo ci eravamo programmati di passare differentemente la giornata.
Andammo infatti sul versante opposto della montagna, lì avremmo sciato tutto il giorno.                                                                                                                   Quando anche Rob e Arthur furono finalmente pronti, ci avviammo.
Al nostro arrivo ci fermammo in una piccola baita a fare colazione e dopo aver mangiato anche quei deliziosi croissant che vendevano iniziammo finalmente a sciare.

*pov Charles*

Quella mattina, nonostante avessi la testa che mi girava più della ruota che forai a Monaco durante un gran premio, mi alzai molto presto.
Per quella giornata avevo una missione: andare da Ann, al diavolo Arthur...io dovevo andare da lei.
Sapevo che erano in una baita tra le alpi, ma non sapevo né il nome della baita né quello della località.
Ero in alto mare.
Poi all'improvviso, una luce nella mia testa si accese.
Il modo migliore per sapere la località era vedere la cronologia del computer di Arthur! Mi fiondai al secondo piano ma, con la mia solita sfortuna non avevano usato il suo.
Andai quindi a casa di Ann, era l'unica possibilità.

*TOC TOC*
C: "Salve signor Shwartzman."
S: "Charles....caro, da quanto tempo; Robert e Ann non sono qui purtroppo"
C: "Oh lo so signore, sono qui per questo vorrei sapere dove sono...può aiutarmi?"
S: "Ma certo...vieni entra pure"
C: "Grazie mille...davvero"

In cinque minuti avevo tutto quello che mi serviva.
Salutai quindi il padre di Ann e mi precipitai alla macchina.
Nel giro di poche ore sarei stato da lei.

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Dopo ore passate tra la neve, ci ritirammo in un piccolo chiosco...mangiammo qualcosa e subito dopo ritornammo a sciare.

R: "Credo che farò il percorso evidenziato in verde, ormai questa la so a memoria. Mi aspettate qui?"
"No dai vengo con te. Arthur te invece?"
A: "Facciamo che vi aspetto qui"
R: "Bene...andiamo su"

Appena salì sulla seggiovia ripensai alle parole di Charles...cosa intendeva non lo saprò mai. Era come un tormento, non mi dava pace.

R: "Eccoci....allora andiamo"
"Mhh non sono convinta, guarda qui il cartello dice PERCORSO ROSSO e finisce allo stesso punto del tuo...credo farò questo"
R: "Va bene...ci vediamo sotto nana"

Mi allontanai da Rob e mi diressi verso il mio percorso...abbassai la visiera, ripensai alle parole di Charles, ormai mi perseguitavano...sospirai e iniziai a sciare.

A metà percorso però qualcosa non andava.

"Lo sci...cazzo!"

Persi l'equilibrio, non sapevo cosa fare ero nel panico più totale poi pensai alle parole di Charles...capì che forse, si riferiva proprio a quello che mi stava accadendo.
Urlai.
Il resto non lo ricordo.

*pov Robert*

"Arthur non hai idea, è qualcosa di fantastico devo rifarlo assolutamente"
A: "immagino...ma Ann??"
"Pensavo fosse già arrivata, ha cambiato percorso magari ci mette un po' di più...aspettiamo"
A: "Va bene."

Passarono all'incirca cinque-sei minuti ma della mia sorellina non c'era traccia.

"Dobbiamo andare sopra e rifare il suo percorso."
A: "Se l'è successo qualcosa?! Cosa facciamo Rob...ho paura"
"Tranquillo al massimo avrà incontrato qualcuno."
A: "Proprio qui!?"

Ma che cazzo!
Chi voglio prendere in giro...poteva esserle successo di tutto.
Ma dovetti stare calmo sia per me che per Arthur.
Ann aveva bisogno di noi.

Prendemmo la seggiovia...cercai di vedere le varie piste, non capivo più niente ero nel panico.
Una volta scesi sentimmo persone urlare, gente che correva da una parte all'altra...poi sentì qualcuno chiedere di chiamare l'elisoccorso.

A: "No Rob...No"
"Arthur ti prego stiamo calmi e chiediamo cosa succede può essere chiunque"
A: "E se dovesse essere lei..."
"è colpa mia. Non sono andato con lei"

Dopo qualche secondo che sembrò un'eternità...un signore ci disse che una ragazza più o meno della nostra età aveva uno sci che le aveva perforato la pelle , proprio sotto l'anca.
Non era cosciente e perdeva sangue.

A: "è lei...lo sapevo, vado da Ann"

Arthur aveva le lacrime agli occhi.
Io invece cercai di rimanere lucido...per lei e per tutti noi.
Appena arrivammo al punto dell'impatto,
la vidi e quella lucidità mi abbandonò.
La scena era straziante e vederla così era orribile.

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*pov Charles*

Finalmente ero arrivato...finalmente l'avrei rivista e questa cosa mi eccitava molto.
Mi diressi verso il "punto informazioni" per chiedere quali fossero le piste da sci vicine.

"Salve....vorrei sapere quali son-"
signora : " Hai visto cos'è successo sul percorso rosso...la ragazza"
signore: "No...."

Un signore accese quella specie di televisore che aveva dietro di lui, a quanto pare qualcuno si era rovinato la giornata.

*Brutto incidente sul percorso rosso di una pista da sci in provincia di Saint Mauris dove una ragazza di diciotto anni è uscita fuori pista per colpa di uno sci difettato, la situazione delle condizioni della ragazza non sono ancora chiare nonostante si pensi abbia uno sci che le perfori il bacino, altezza anca.
Si attendono altre notizie...nel frattempo abbiamo potuto parlare con due ragazzi che erano con lei, a destra il fratello, a sinistra un caro amico. *

"Ann.....no Dio ti prego no"
signore: "La conosce?"
"Si....può portarmi lì, la prego devo andare da mio fratello"

Dopo dieci estenuanti minuti ero all'inizio delle piste, presi un gatto delle nevi e salì...corsi come un matto, trattenevo le lacrime cercavo di restare forte per me...per lei.

Quando la vidi, cercai di starle accanto ma mi spinsero via.
Non potevo fare niente.

R: "Charles..."
"Rob...ti prego dimmi che starà bene"
A: "ho paura"
"Lo so, anche io...andrà tutto bene, è forte, lo è sempre stata"
R: "Chi va con lei?"
"Arthur...andrà lui, chiamaci appena sai il nome dell'ospedale"
A: "Grazie.... Vi terrò aggiornati su tutto."
R: "Vieni Charles andiamo alla baita prendiamo le sue cose e aspettiamo che Arthur ci chiami"

Volevo piangere, urlare, strapparmi i capelli.
Urlarle che l'amavo, che lo avevo sempre fatto.
Ma adesso non potevo. Non avrei potuto più.

Quando finalmente l'elisoccorso arrivò, ci dividemmo...magari per sempre magari no. Durante il viaggio non riuscivo a stare fermo...ero terrorizzato.

"Dovremmo avvisare tuo padre"
R: "Si....magari quando Ann starà in un ospedale più sicuro lo farò"

Arrivammo alla baita, prendemmo le ultime cose che erano rimaste e aspettammo notizie da Arthur.

A: "Charles....ci stanno portando a Torino, Ann ancora non si sveglia però le condizioni sono stabili o almeno così dicono"
"....mandami la posizione arriviamo"
R: "Allora...come sta?"
"Sta benino....adesso andiamo a Torino.
"Ann sto arrivando"
R: "stiamo*"
"Si si come vuoi"

SPAZIO AUTRICE:

Ciao raghi!! Come vi avevo promesso eccomi con una nuova parte.spero vi piaccia ah dimenticavo HAPPY SUMMER BREAK!!! <33

RULES // charles leclercWhere stories live. Discover now