16 Cercare

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Camilla

Si chiama Greta, frequenta la mia scuola, non dovrebbe essere difficile trovarla, mi dico mentre la cerco su Instagram tra i post con il tag dell'istituto.
"No, non è lei.
Neanche questa.
Questa non si chiama neppure Greta.
Se solo sapessi il suo cognome maledizione." Sussurro mentre continuo a scorrere.
Ma perché la sto cercando poi?
Probabilmente sarà solo l'ennesima delusione, come quelle amicizie che va tutto bene all'inizio e poi semplicemente perdi. E non sai neppure il perché quando il rapporto inizia ad andare male e vuoi rimediare, ricevi solo un fastidiosissimo 'non ti sento da tanto', come se fosse solo colpa vostra, perché potrebbero benissimo scrivervi anche loro, mentre se lo avessero fatto per primi, avreste pure sorriso pensando 'questo è un vero amico, non si è dimenticato di me'.
Ma vabbè, ora sto cercando lei con la convinzione che resterà.
La cerco spesso anche per i corridoi a scuola.
Non so cosa sia successo esattamente, un giorno salendo le scale l'ho incrociata, non ci siamo neppure salutate, ma per un attimo abbiamo incrociato gli sguardi per poi perderci, andando in direzioni diverse.
Da allora, la sto cercando ovunque, senza avere successo.
Sembra sparita nel nulla.
Quel giorno dopo che Chloe mi disse che stava meglio senza di me e scappai dalla classe con le lacrime, cercando un aiuto, sentí d'un tratto una mano sulla spalla che mi fece fermare.
Non era né Chloe, né Greta, neanche Stella o la prof, era Rebecca.
Mi abbracciò.
"Se avessi saputo che Chloe era così stronza, non ti avrei permesso ti illuderti così per lei"
"È tutto ok, tranquilla"
"No, non sto tranquilla, sei così distrutta e non posso far nulla per rimediare."
"Andrà meglio"
"Facciamo un giro per la scuola"
"E se becchiamo il preside?"
"Sei fottutamente a pezzi e si vede, se prova solo a dirti qualcosa sul fatto che sei fuori dalla classe, interverrò prendendomi anche la colpa"
"Ma non devi"
"Devo scusarmi per non averti fermata da amare mister simpatia, la ragazza glaciale che ha una pattumiera al posto del cuore"
"Magari sa pure amare, ma non ama me"
"È una stronza lo stesso, se tu ti saresti dichiarata con me, anche se non ricambio, ti avrei sicuramente rassicurata che tra noi era tutto ok e ti sarei stata lo stesso vicina"
"Pensi sia omofoba?"
"Non lo so, ma se lo fosse sarebbe doppiamente stupida. Non bisogna mai giudicare le persone in base a cosa amano."
"Già.."
"Come ti senti? C'è qualcosa che ti turba? Vuoi qualcosa da bere o da mangiare? Ho i soldi dietro se vuoi qualcosa dalla macchinetta"
"No, non voglio niente, ma voglio raccontarti una cosa"
"Dimmi"
"Ho visto una ragazza piangere in bagno tempo fa e penso stia diventando un'ossessione, ogni volta che la vedo mi dimentico di Chloe"
"E la vedi spesso?"
"In realtà no, l'ultima volta mi ha detto che Chloe mi stava solo illudendo e mi pento di non averle dato ascolto"
"Vorrei tanto essere stata quella ragazza ed avertelo detto pure io"
"Non le ho dato ascolto però, ho baciato Chloe.."
"Cosa? Aspetta, quando? Come hai baciato Chloe?"
"Si, ecco l'ho baciata, non so che dire, mi ha respinto."
"Pensavo le avessi solo detto che ti piaceva, non pensavo che la situazione fosse così complicata"
"È troppo complicata, sento dovrei parlarne con quella ragazza. Sento che mi dirà sicuramente 'te l'avevo detto', ma non importa, voglio sentirglielo dire."
"Sai che classe fa?"
"So solo che si chiama Greta"
"Greta? Mhh, non sai altro di lei?"
"Non so nulla di lei e vorrei sapere di tutto"
"Cercala"
E così iniziai a fare.

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