24 Complicità

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Camilla

"Ti andrebbe di passare del tempo insieme al Lingotto oggi?" mi fa Greta.

"Si, certo"

"Sii, finalmente potremo passare più ore insieme"

"Ci andiamo subito dopo scuola?"

"Certo, te in che classe sei alle 14?"

"B5, perchè?"

"Io oggi esco alle 13, ma resto a scuola ad aspettarti"

"Amoree, ma se vuoi facciamo un altro giorno che usciamo uguali"

"Ti pare che io voglia aspettare di passare del tempo con te?"

"No, neanche io vorrei perdere questa occasione, vorrei stare sempre con te"

"Pure io"

SI avvicina, mi abbraccia forte e poi mi da un bacio a stampo per salutarmi prima di entrare in classe.

Abbiamo scoperto che le bidelle al piano E sanno farsi i cazzi loro e sono nettamente più simpatiche di quelle del piano B, per fortuna.

Suona la campanella e torno in classe.

Spesso quando sono con lei, ci sono i miei compagni di classe nelle vicinanze, però non mi hanno mai detto nulla e sono sicura che se lo facessero, Rebecca li sgriderebbe.

Sopratutto che Chloe iniziasse a parlare male di me e cosa ho fatto, penso scoppierebbe una rissa tra loro due.

Sa essere minacciosa quando vuole, però insomma.. basterà questo a salvarmi dall'omofobia?

Per ora vivo tranquilla, ma non mi era mai capitato di espormi così tanto e di avere una relazione così bella.

Se è un sogno, non voglio svegliarmi mai.

Voglio stare sempre con lei.

Alle 13 esco dalla mia classe e mi siedo sui divanetti davanti alla reception dove lei mi aspetta sempre.

Amo il fatto che ci aspettiamo a vicenda al mattino e all'uscita.

Alle 14 la vedo scendere le scale e noto nei suoi occhi un po' di tristezza, mi alzo e le vado incontro.

Mi abbraccia subito, in modo molto forte e nasconde la sua testa tra le mie braccia.

Sento sussurrare un "scusami..."

Cerco il suo viso accarezzandole le guance e sento che sono bagnate.

Sta piangendo.

"Hey, guardami"

Le dico alzandole la testa verso di me.

"Che succede?"

Le asciugo le lacrime sulle guance.

"Oggi ho preso 5 in mate e quindi mia madre mi ha messo in punizione e non posso uscire con te."

Un po' mi rattristisce di non vederla oggi, ma quando inizia a scusarsi per il fatto di avermi fatto aspettare un'ora per niente, cerco di calmarla.

"Non importa, faremo un altro giorno e non scusarti, mi ha fatto piacere aspettarti"

"Ora devo andare, altrimenti perdo il pullman"

"Certo, posso accompagnarti?"

"Ti ringrazio"

"Di?"

"Di essere così gentile con me, mi fai sentire davvero amata"

"Te fai lo stesso, sei l'unica che mi ha mai amata così e sopratutto è passato così poco tempo e mi sembra di conoscerti già da una vita"

"Vero, pure a me. Siamo perfette insieme" sorrido è esattamente quello che ho sempre desiderato sentirmi dire.

L'accompagno ad aspettare il pullman, nel frattempo la coccolo facendole i grattini sul braccio.

Anche se il pullman, purtroppo arriva quasi subito, non mi pento affatto di averla aspettata, anche solo il fatto di averla consolata mi riempie di gioia.

La voglio proteggere da qualsiasi cosa le faccia del male o la renda triste.

Non mi era mai successo con nessuno, questa voglia di essere utile alla persona che amo.

Un suo 'grazie per avermi aiutata' per me vale mille parole.

Torno a casa e mia madre mi guarda "perché sei tornata così tardi?"

"Ho fatto una passeggiata"

"Con chi? Con quella ragazza a cui abbiamo dato un passaggio?"

"Si chiama Greta. Comunque no. Nessuno"

"E da quando vai a fare passeggiate da sola?"

"Da quando non fa più così freddo"

"Ma se è inverno"

"Il nuovo cappotto, essendo più pesante, è perfetto per camminare con questa temperatura"

"Se ti ammali, ti arrangi"

"Sto bene, sto davvero bene"

"Hai compiti da fare oggi?"

"Ne ho sempre"

"Allora vai a farli"

"Ma non ho ancora pranzato"

"Sei te che sei arrivata tardi"

"Hai ragione, beh cosa c'è per pranzo?"

"E' sul tavolo, è tutto freddo"

"Okey, mi accontento"

"Sarà meglio, non sono la tua schiava"

"Lo so, grazie"

"Ah, ancora una cosa"

"Dimmi"

"Se tardi di nuovo, avvisa"

"Okey"

"E se esci di nuovo con quella anche"

"Con Greta, ha sempre un nome"

"Ok, si quella"

"Perché?"

"Non mi piace, dove l'hai conosciuta?"

"A scuola e perché non ti piace?"

"Come si veste"

"Ma l'importante è che piaccia a lei"

"Vabbe, non mi vestirai mai così io"

"Ognuno ha il suo stile e il dark fa parte di lei"

"Chi gioventù bruciata"

"Comunque con Rebecca, lei sta diventando una mia cara amica quindi penso ci uscirò spesso"

"Rebecca non bastava? E' molto simpatica"

"Anche lei lo è, mi fa sempre ridere. Ora vado a mangiare, ciao"

"Ciao"

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